"Regaliamo cuccioli di razza"... attenzione è una truffa! I consigli della Polizia Postale

“Regaliamo cuccioli di razza”… attenzione è una truffa! I consigli della Polizia Postale

Veronica Crocitti

“Regaliamo cuccioli di razza”… attenzione è una truffa! I consigli della Polizia Postale

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domenica 25 Gennaio 2015 - 20:49

Una vera e propria truffa che si avvale dell'ingenuità delle vittime, del loro cuore tenero dinnanzi a cuccioli a 4 zampe e della pubblicità mirata di internet. Ecco i consigli della Polizia Postale per evitare di cadere nella trappola e, nel caso sia troppo tardi, per risolvere la situazione.

Regalasi cuccioli di razza, già svezzati dalla mamma. Per informazioni, mandare un’email a info@…. oppure chiamare il numero 33344….”. Un semplice annuncio che compare sul pc, inaspettatamente, quasi internet leggesse nel pensiero dei tanti che, proprio in quel momento, stanno cercando sul web qualcuno disposto a vendere un nuovo amico a 4 zampe, di razza, già svezzato. Neanche a farlo apposta, ecco che compare l’inserzione richiesta. E allora è un attimo: email al presunto proprietario oppure una chiamata per capire di cosa si tratti e per accordarsi sull’eventuale “passaggio” del cucciolo. Solitamente, a rispondere è una persona molto cortese che rassicura subito sulla salute dell’animale, sulla sua forza e sulle sue ottime condizioni.

Purtroppo siamo costretti a donarlo a causa di un trasferimento all’estero. Stiamo quasi per partire e, se non troviamo presto un nuovo padroncino, il cucciolo rimarrà solo”, è la spiegazione più comune. Un colpo di fortuna come mai nella vita, si potrebbe pensare, ed in più gratis. Ma, attenzione, perché la truffa è dietro l’angolo. “L’unica spesa che richiediamo – continua il fantomatico proprietario – è quella di spedizione, circa 150-200 euro. Servono solo per il trasferimento del cucciolo e poi, una volta a casa, sarà tutto vostro”.

Piccola pausa di riflessione per valutare se la cifra di 150-200 sia davvero così alta rispetto alla fortuna di aver trovato l’animale desiderato, di razza, e che, se acquistato in un negozio, costerebbe molto di più. Il tutto mentre il truffatore continua ad inviare foto e video del piccoletto a 4 zampe, talmente tenero che sarebbe un’offesa rifiutare l’offerta. Solitamente il pagamento richiesto è da inviare attraverso i canali esteri di Western Union o Moneygram. La vittima, ormai soggiogata da quelle foto e da quel musetto dolcissimo che la osserva da un pc, cede ed accetta. A quel punto scatta il meccanismo della truffa vera e propria.

Vengono subito fuori i primi impedimenti con altre richieste di denaro quali visite veterinarie per poter spedire l’animale, necessità di una gabbia adeguata per la spedizione, tasse di spedizione doganali dato che l’animale si trova all’estero con il padrone. La vittima allora ha due scelte: assecondare le richieste e continuare a pagare oppure non darvi seguito. Nel secondo caso scattano le varie richieste estorsive. Vi sono tanti escamotage: invio di falsi documenti che attestano che l’animale si trova in dogana ed è bloccato per causa della vittima, invio di falsa carta intestata di pubblici Uffici esteri inesistenti che intimano di provvedere alle spese, minaccia su un'eventuale morte dell’animale che sarebbe da addebitare solo a chi l’ha ricevuto in dono. Inutile sottolineare che non esiste nessun animale, che il vecchio proprietario è solo un truffatore o, addirittura, un’associazione organizzata, e che le foto con il bel musetto dell’amico a 4 zampe erano solo riciclate.

I CONSIGLI DELLA POLIZIA POSTALE.

I truffatori vengono rintracciati e puniti? Non sempre. A seguito della denuncia, la Polizia Postale intraprende un’attività investigativa che segue la traccia economica e la traccia informatica. Purtroppo le tracce portano quasi sempre all’estero: o perché il truffatore si trova effettivamente all’estero, o perché sfrutta server che si trovano all’estero. Questo passaggio da uno Stato all’altro rende difficoltosa e dispendiosa l’indagine che incontra così una battuta d’arresto.

Come deve comportarsi il truffato? Denunciare! Denunciare un tentativo di truffa o una truffa che si è consumata è un obbligo giuridico e morale del cittadino. La vittima deve segnalare la truffa alla Polizia Postale.

Qual è l’utilità della denuncia? Evitare altre vittime. Anche se il singolo caso non si concluderà con la cattura del truffatore, la denuncia servirà comunque ad accrescere la conoscenza statistica del problema e ad attivare sistemi di informazione appropriati da parte delle Autorità.

Il truffatore ti minaccia? Non avere paura! Spesso il truffatore, scoperto, minaccia la sua vittima di ritorsioni o, addirittura, di denuncia con richiesta di risarcimento. Si tratta solo di intimidazioni. Il truffatore online non è un criminale violento e le conseguenze delle sue minacce restano limitate all’ambito psicologico. (Veronica Crocitti)

2 commenti

  1. Ma se nell’inserzione, invece di cucciolo di razza, avessero scritto “bastardino”,la truffa avrebbe avuto seguito?
    Io penso sarebbe stata immediatamente cestinata.
    Se si mettesse una piccola pena anche per il truffato, tale perché accecato dal facile guadagno, gli inquirenti lavorerebbero meno e potrebbero impegnarsi su fatti più importanti.
    Chissà in quanti pregustavano, una volta ricevuto il cuccioletto, un facile guadagno nella rivendita, questa volta salata.
    Per me è difficilissimo porre una linea netta di demarcazione tra truffatore e truffato!

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  2. Ma se nell’inserzione, invece di cucciolo di razza, avessero scritto “bastardino”,la truffa avrebbe avuto seguito?
    Io penso sarebbe stata immediatamente cestinata.
    Se si mettesse una piccola pena anche per il truffato, tale perché accecato dal facile guadagno, gli inquirenti lavorerebbero meno e potrebbero impegnarsi su fatti più importanti.
    Chissà in quanti pregustavano, una volta ricevuto il cuccioletto, un facile guadagno nella rivendita, questa volta salata.
    Per me è difficilissimo porre una linea netta di demarcazione tra truffatore e truffato!

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