Giustizia, protestano anche i dipendenti amministrativi

Giustizia, protestano anche i dipendenti amministrativi

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Giustizia, protestano anche i dipendenti amministrativi

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domenica 29 Gennaio 2017 - 10:26

La nota del Comitato Lavoratori della Giustizia, che hanno lasciato le sedie vuote alla cerimonia di ieri a Palazzo Piacentini. Nel mirino, soprattutto la mobilità e i tirocini, che affollano le cancellerie di personale senza un reale incremento dell'efficienza. Anzi, paralizzando ancora di più il lavoro.

I dipendenti giudiziari NON INTERVENGONO alla cerimonia inaugurale dell’anno giudiziario. Dopo le proteste eclatanti, i cartellini rossi, dopo l’accorata, reiterata richiesta ai vertici ministeriali e alla magistratura di rimediare allo scempio della mobilità come allo spreco dei tirocini, ristabilendo ordine, ruoli e priorità negli Uffici, e, soprattutto, di considerare come prioritarie per il buon andamento dell’Amministrazione giudiziaria la formazione permanente e la valorizzazione di tutti i dipendenti giudiziari di ruolo (ausiliari, operatori, assistenti, cancellieri, profili tecnici, funzionari, direttori) questa è la volta di una protesta silenziosa e dignitosa insieme.

Protestiamo contro lo scandalo della mobilità selvaggia: dopo i soccorritori della Croce Rossa Italiana, inquadrati come cancellieri, funzionari, direttori con una retribuzione superiore del 40% a quella del personale di ruolo “parcheggiati” in uffici diversi da quelli gravati da ritardi e arretrati, dove permangono le emergenze fino ad ora denunciate, è stata disposta l’assegnazione di personale proveniente dai ruoli civili della Guardia Forestale, dalla Camere di Commercio, dall’Ente soppresso del Turismo, senza tener conto della specificità delle nostre funzioni;

Protestiamo contro i tagli alle risorse per la riqualificazione del personale di ruolo che vengono utilizzate per finanziare negli uffici giudiziari ogni sorta di tirocini – che talvolta congestionano ulteriormente le attività delle cancellerie – e in ultimo i tirocini di “Garanzia Giovani” in palese violazione del divieto imposto dal Ministero del Lavoro e dalle leggi sui tirocini formativi; protestiamo contro il concorso pubblico recentemente bandito per la figura di assistente giudiziario, che riconosce sorprendentemente ai tirocinanti punteggi di preferenza e precedenza in virtù degli stage svolti – per nulla assimilabili a rapporti di lavoro subordinato – mentre nulla prevede per i dipendenti di ruolo che occupino le posizioni inferiori prestando servizio da oltre 20 anni!

Protestiamo contro il bando di selezione interna che non soddisfa minimamente le aspettative dei giudiziari prevedendo la ricollocazione in area direttiva di un’ESIGUA parte di cancellieri e ufficiali giudiziari che in quanto impropriamente propagandata come “riqualificazione” ha scatenato lotte intestine, di varia matrice, che certamente non giovano al buon andamento della Giustizia; Protestiamo contro l’assenza di risposte adeguate sulla riqualificazione , contro le promesse non mantenute e contro la deludente prospettiva di raggiungere i 40 anni di lodevole servizio prestato SENZA ALCUN RICONOSCIMENTO DI CARRIERA.

Rinunciamo di buon grado a generiche manifestazioni di solidarietà e scegliamo il silenzio come ultimo baluardo della nostra dignità.

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