All'Edipower arriva personale da Siracusa. La protesta dell'indotto

All’Edipower arriva personale da Siracusa. La protesta dell’indotto

All’Edipower arriva personale da Siracusa. La protesta dell’indotto

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lunedì 12 Gennaio 2015 - 08:18

La scintilla che ha fatto scattare la protesta è stata determinata dall’intenzione della Cmis di procedere a nuove assunzioni. Dopo l’arrivo di personale in trasferta da Siracusa si tratta quindi di un ennesimo schiaffo in faccia a quei lavoratori che ancora attendono e a cui è stato posto il ricatto di accettare il contratto di lavoro metalmeccanico anziché quello chimico

Protesta spontanea dei lavoratori addetti all’appalto manutenzione stamani alla centrale termoelettrica Edipower di San Filippo del Mela. Dalle 7 di questa mattina i lavoratori, che attendono ancora di essere assorbiti dalla società Cmis che si è aggiudicata l’appalto, sono in sit-in davanti ai cancelli dell’impianto raccogliendo la solidarietà di tutti i dipendenti delle altre aziende dell’indotto che sono rimasti fuori dai cancelli.

La scintilla che ha fatto scattare la protesta è stata determinata dall’intenzione della Cmis di procedere a nuove assunzioni. Dopo l’arrivo di personale in trasferta da Siracusa si tratta quindi di un ennesimo schiaffo in faccia a quei lavoratori che ancora attendono e a cui è stato posto il ricatto di accettare il contratto di lavoro metalmeccanico anziché quello chimico coibentazione che regola le attività che essi effettivamente svolgono.

Solo mercoledì scorso gli stessi lavoratori avevano inscenato un sit-in sotto la Prefettura ed avevano raccolto l’impegno della stessa istituzione ad intervenire per evitare il degenerare della protesta e riaffermare la giusta applicazione delle regole e dei contratti.

Per Ficltem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil si tratta “di un legittimo stato di esasperazione che era stato paventato già nei giorni scorsi e che è interamente addebitabile ai vertici di Edipower che danno in questo modo la misura della loro credibilità”. Necessario per i sindacati è adesso l’urgente attivazione di un tavolo di confronto per risolvere definitivamente la vertenza ed evitare il propagare della protesta.

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