Riviera jonica, ieri sera Rosario Crocetta in piazza Municipio a Roccalumera

Riviera jonica, ieri sera Rosario Crocetta in piazza Municipio a Roccalumera

Giusy Briguglio

Riviera jonica, ieri sera Rosario Crocetta in piazza Municipio a Roccalumera

Tag:

giovedì 04 Ottobre 2012 - 07:57

Doveva iniziare alle 20.30, ma si è protratto di un'ora l'appuntamento con il candidato alla presidenza regionale Rosario Crocetta. Ad attenderlo sul palco e a introdurlo il sindaco di Roccalumera candidato all’Ars Gianni Miasi, l’ex assessore provinciale Mario D’Agostino ricandidato con l’Udc, il segretario provinciale del Pd Nino Bartolotta, e la giovane Oriana Puglia, ventiquattrenne della riviera jonica candidata nelle liste del Pd

Un’ora di ritardo e tutti i presenti ad attenderlo. Non troppi, molti meno di quanto la piazza del municipio di Roccalumera possa contenerne. Rosario Crocetta è sceso dalla sua auto seguito dalla scorta, sorridente, ha elargito strette di mano a chi si trovava sulla sua strada e si è diretto sul palco.
Ad attenderlo lì c’erano il sindaco di Roccalumera candidato all’Ars Gianni Miasi, l’ex assessore provinciale Mario D’Agostino ricandidato con l’Udc, il segretario provinciale del Pd Nino Bartolotta, e la giovane Oriana Puglia, ventiquattrenne della riviera jonica candidata nelle liste del Pd.
Ad introdurlo poche e veloci parole che convergevano nell’unica frase “Se Crocetta vince vinciamo tutti” o “Vorrei lasciare la parola al futuro presidente della Regione”, frase-effetto pronunciata dal segretario provinciale del Pd che ha fatto scattare l’applauso, segno che tra i presenti molti erano lì per sostenerlo e che, probabilmente, chi non lo sosteneva non si è neanche scomodato per andarlo a sentire.

Il sindaco di Gela parla bene, ogni tanto incespica e beve un po’ d’acqua, è pacato ma sa come infuocare la folla quando sente che tutti gli occhi e gli orecchi sono puntati su di lui. La sua storia personale la conosciamo ormai quasi tutti. Lui, figlio di un operaio precario e di una sarta, uno democristiano e l’altra comunista, ha vissuto da “povero”, ha lavorato nelle fabbriche per finire gli studi, ha imparato tre lingue e studiato informatica, poi è tornato a Gela e ha sentito di dover fare qualcosa per combattere il sistema mafioso e aiutare i “morti senza colpa”, finiti in mezzo a una sparatoria per caso e per incuria. Parla di storie personali, racconta di madri che hanno perso un figlio e che non possono neanche urlare il loro dolore perché qualcuno accanto a loro gli ricorda che di figli ne ha altri.
E’ uno di quelli che ha vissuto tra la gente, in un centro difficile come Gela: “In sei anni del mio mandato sono stati arrestati 850 mafiosi. Ho dovuto pagare un prezzo alto, vivo la mia condizione consapevole che sono una persona condannata a morte, ma mi considero un uomo libero perché al mattino posso tranquillamente guardarmi allo specchio”.

La lotta alla mafia, lo sappiamo bene, è il primo punto e il più importante nel programma elettorale di Crocetta, perché lui questo ha fatto nella sua vita e la sua voce rimbomba nella piazza di Roccalumera mentre urla: “Io lo so fare, non come quelli che ci hanno governato fino ad oggi”. “Noi dobbiamo rompere il patto scellerato che c’è fra politica-mafia-economia – ha proseguito il parlamentare europeo -. Creare lavoro e sviluppo eliminando la corruzione: questo è il mio programma elettorale”.

Poi ci sono tutti gli altri temi del suo programma: utilizzi dei fondi europei, sblocco delle autorizzazioni per gli imprenditori, sviluppo turistico, sviluppo dell’agricoltura, valorizzazione della scuola, diritti per le persone disagiate e tanto altro e tutto nei primi 100 giorni, assicura il candidato alla presidenza della Sicilia.
Un altro punto su cui si dibatte fortemente è l’attuazione del Patto dei Sindaci per i comuni del centro jonico, il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Se ne ricaverebbero, come si legge nel manifesto e come ripete Crocetta, circa 5.5 miliardi di euro che darebbero 24.000 nuovi posti di lavoro. “I comuni saranno più ricchi”. Ha il sapore della promessa la frase gridata da Crocetta.
Ed è sui comuni che l’aspirante governatore interviene per spezzare una lancia in favore di Gianni Miasi, in fondo è a Roccalumera anche per sostenere la sua candidatura all’Ars. Miasi, sindaco del centro jonico, è stato colpito da una mozione di sfiducia proprio la sera prima. “Non si può sfiduciare un sindaco perché si candida alle regionali. Un sindaco che si candida all’Ars lo fa perché vuole dedicarsi alla sua città – e continua -. Perché gli amici di Briguglio non dovrebbero rispettare la sua scelta? Miasi è stato uomo di parola, chi non ha mantenuto la parola sono stati altri”, tirando frecciatine neanche troppo velate, ma poi si ricompone e afferma: “Io sono molto rispettoso delle scelte altrui”.

Parla per poco più di un’ora, senza fermarsi, Rosario Crocetta, cerca gli occhi della gente e cerca di togliersi da dosso tutti i cliché che sono facilmente attribuibili all’uomo politico.
“Voi pensate che uno come me che in questi anni ha sfidato la mafia ha il pensiero di diventare governatore per guadagnare importanza? – coclude Crocetta rivolto ai presenti –. Io voglio fare una grande rivoluzione che è quella della dignità, che in questi anni la Sicilia ha visto calpestata. Non traditela questa terra, se le volete bene”.

(Giusy Briguglio)

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007