Aura Notarianni: "Sono finita in una scena del Teatro dell'assurdo"

Aura Notarianni: “Sono finita in una scena del Teatro dell’assurdo”

Rosaria Brancato

Aura Notarianni: “Sono finita in una scena del Teatro dell’assurdo”

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martedì 26 Marzo 2013 - 06:51

Contattata a fine 2012 per essere candidata prima alle Politiche e poi alle amministrative con Crocetta, l'avvocato Aurora Notarianni è stata all'improvviso "relegata tra gli invisibili", scoprendo che il nome scelto dal governatore era un altro solo dai giornali. "Sono scomparsi tutti. Non è così che si cambia il sistema, usando vecchi metodi".

Ad un certo punto si è sentita come i due protagonisti di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, seduti uno accanto all’altro e che dicono di andar via e non si muovono mai. “Non accade nulla, nessuno arriva, nessuno se ne va”. Vladimiro ed Estragone restano seduti aspettando Godot.

Ed è proprio così che si è sentita Aurora Notarianni , catapultata in una scena del Teatro dell’assurdo, quello di una politica che sembra voler cambiare per poi non cambiare mai. La storia dell’avvocato Notarianni parla per lei. Tra impegno sociale e attività legale, soprattutto nel settore del diritto del lavoro, con il passare degli anni ha indirizzato parte delle battaglie nella difesa dell’ambiente, del territorio messinese e di quei lavoratori che il posto l’hanno perso o visto a rischio. Cassazionista, consulente per diverse organizzazioni sindacali, è tra i 40 avvocati di Legalilavoro che in tutta Italia sono specializzati in diritto del lavoro. Tra novembre e dicembre tramite il sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica e l’assessore Davide Bongiovanni (crocettiano) viene contattata per una serie di incontri con il governatore, in vista delle amministrative e delle Politiche.

“Ho subito dichiarato la mia disponibilità, ho ricevuto tanto da questa città, voglio restituire- racconta- Penso che ognuno di noi debba imparare a restituire, regalare alla città competenza, lealtà, tempo, dedizione. Questa è casa mia, mi sono detta pronta a condividere un progetto nuovo, diverso dal passato, mettendo a disposizione la mia dimensione che è quella di chi si è battuta per i diritti del lavoro, per l’ambiente, per il rispetto delle regole”.

Nata a Paola a Messina è arrivata giovanissima perché i suoi genitori, terrorizzati all’idea “che io stessi per diventare brigatista mi spedirono qui a studiare Giurisprudenza. E da allora è diventata la mia città ed ogni volta che vado via per lavoro l’unica cosa che desidero è tornare. Qui ho costruito e non solo per me, ma per chi lavora insieme a me, per i nostri assistiti e per i nostri figli”. Se da vecchia s’immagina in un paese dell’America Latina a gestire un chiosco di bibite, il presente la vede impegnata nel sociale, con le battaglie con Emergency, le iniziative di beneficenza, e nell’attività legale. La politica sarebbe stata una parentesi, un “restituire” appunto. “Quando ho incontrato Crocetta ho precisato che volevo essere una “precaria della politica”. Avrei voluto firmare le “dimissioni in bianco”, e tra 5 anni tornare a fare altro. E’ arrivata l’ora di muoversi e agire, ma la politica per me non è un mestiere”.

Così tra dicembre e gennaio l’ipotesi che si è fatta strada era quella di una sua candidatura nella lista del Megafono al Senato, anche se sempre con l’obiettivo delle amministrative. Nel frattempo la Notarianni aveva sottoposto al governatore un progetto per l’utilizzo dell’ex ospedale Margherita come secondo Palazzo di giustizia, facendogli incontrare gli operatori del settore. Una soluzione che avrebbe consentito la fine degli sprechi. In ogni incontro Aurora Notarianni ribadiva le linee guida del suo impegno: niente vecchi metodi. Nella lista alle Politiche non ci finì “Interessava soprattutto prendere il maggior numero di voti possibili, ma l’obiettivo di candidarmi per le amministrative era ancora in piedi”. Poi, dopo i risultati delle urne all’improvviso la realtà è cambiata ed è diventata un testo di Beckett.

“Sono diventata come tutti i messinesi agli occhi dei politici: invisibile e muta. Intorno a me è calato il silenzio, sono scomparsi tutti ed alle mie richieste non ho ricevuto risposta neanche un: grazie ma abbiamo cambiato idea. Solo silenzio. Sono scattati i veti incrociati, le ipocrisie, i giochetti che hanno distrutto questa città in tanti anni”.

Fin quando, una mattina, non scopre, leggendolo sui siti e sui giornali, che la candidata sindaco del Megafono non sarà lei, ma probabilmente Giusy Furnari. Nessuno l’ha chiamata, contattata, semplicemente era finita come Vladimiro ed Estragone ad aspettare Godot. E in fondo stiamo assistendo tutti ad una scena dell’assurdo con i partiti, di destra e di sinistra, che “aspettano Godot”, quel personaggio della “società civile” che risolva tutti i problemi, riconcili l’elettorato con i vertici, si travesta da soluzione di tutti i mali ma sia disposto sempre a chiudere un occhio sui “peccatucci” della vecchia politica.

“Non pretendo nulla, ma una telefonata per dire che è stata scelta un’altra persona, è anche una questione di educazione. Avevo immaginato una squadra di alta professionalità e competenza, ma nessuno mi ha chiesto nulla. Avevo progetti, programmi per lavorare insieme ma senza compromessi, dobbiamo liberarci di forme di parassitismo che ci hanno impedito di crescere. Invece dopo tanti incontri all’improvviso sono diventata invisibile. Non accadeva nulla, c’era chi pensava a consolidare posizioni, chi a fare da servo sciocco, chi a porre veti. Poi sono scomparsi tutti e quel che hanno deciso l’ho saputo così”.

Come nel Teatro dell’assurdo I personaggi non parlano e quando arriva, come dice Aura Notarianni “l’ora di muoversi, di liberarsi dai parassiti, costruire una città diversa”, nessuno arriva, nessuno si alza. E sul giornale legge che Crocetta ha scelto un altro candidato. E quando cerca chiarezza si alza un muro ed anche quelli che l’hanno contattata spariscono nel nulla.

“Voglio solo che adesso sia stabilità una verità storica, perché nessuno possa fraintendere o falsare quanto accaduto. Non puoi dire che vuoi cambiare tutto, fare la rivoluzione e poi usare certi metodi. Adesso tutti dicono, il timore è che alle elezioni si conteranno i morti e i feriti della politica. Non è questo che conta, contano i morti e i feriti nella società, in questa città agonizzante che non si può certo cambiare con i vecchi sistemi. Servono le competenze, le storie personali. Non siamo tutti uguali. Noi avvocati ad esempio, non abbiamo giurato tutti allo stesso modo, non usiamo tutti lo stesso metro. Volevo restituire quel che Messina mi ha dato. Lo farò lo stesso continuando le mie attività, ma si è persa un’occasione tutti insieme”.

Rosaria Brancato

Dal Comitato pendolari dello Stretto abbiamo ricevuto la seguente nota di solidarietà: All’Avv.Aurora Notarianni ,non abituata ai maldestri riti della politica,va il sostegno e la solidarietà del numeroso popolo dei Pendolari dello Stretto per le tante battaglie condotte insieme per il diritto dei cittadini alla Continuità Territoriale,a prezzi equi di trasporto ed alla libera concorrenza della navigazione nello Stretto. In altre parole alla difesa dei BENI COMUNI. Del problema dello Stretto ,il Comitato si è fatto carico di parlare anche nella sede Nazionale di A.L.B.A.E’ volonta del Prof.Marco Revelli far giungere all’Avv.Notarianni tutta la stima e la vicinanza.Pietro Interdonato

18 commenti

  1. Si parla tanto di scelta di persone competenti, e poi si preferisce una professoressa di filosofia ad un avvocato… mah!!!

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  2. no.proroga.rettori. 26 Marzo 2013 09:41

    Ho un tributo personale di gratitudine nei confronti di Aurora Notarianni, la donna e l’avvocato che non ha esitato a mettere la sua professionalità a disposizione della mia indignazione, producendo atti legali per impedire che, facendo scempio della dignità e della onorabilità dell’Ateneo messinese, continuasse a permanere in carica un Rettore condannato in primo grado per reati contro la pubblica amministrazione commessi nell’esercizio delle proprie funzioni. Una vicenda di una gravità senza precedenti, in ordine alla quale dentro e fuori dall’Università, pur con straordinarie eccezioni come quella del Professor Cupaiuolo, si pratica la regola del silenzio. Spiace constatare che tra coloro che nulla hanno ritenuto di avere da ridire sulla gestione dell’Università messinese e sulla permanenza in carica del Rettore a fronte della condanna ad egli comminata in primo grado, vi sia anche la docente universitaria oggi candidata alla carica di sindaco di Messina dal Presidente Crocetta. Spiace, ma non sorprende.
    Antonella Arena

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  3. è il triste destino di chi non ha voti…

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  4. Talvolta più che un giornale web sembra di leggere il bollettino parrocchiale delle invettive e delle lagnanze. Ed a leggere l’articolo non si capisce di cosa si rammarica la signora Notarianni. La prenda con… filosofia piuttosto.

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  5. mariateresamessina 26 Marzo 2013 11:17

    Una delle tante che già si sentiva sindaco della città di Messina. sceltada chi? da Lumia che con Messina non c’entra nulla, e dalla Collica sindaco di Barcellona P.G. Tra l’altro non è nemmeno siciliana o messinese. La città ha già avuto sindaci di Barcellona …
    Quali battaglie poi sono state fatte dalla Notarianni?

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  6. Cara Aurora questa è la società…speriamo cambi…

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  7. Alessandro Grussu 26 Marzo 2013 12:10

    Cosa avrebbe una docente di filosofia di meno di un avvocato?

    A maggior ragione considerato che, senza nulla togliere all’avv. Notarianni, la prof. Furnari – di cui mi onoro di essere stato allievo – è persona di competenza e preparazione umana e culturale non comune.

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  8. Giuseppe Arrigo 26 Marzo 2013 12:21

    Gentile avvocato Notarianni, capisco le sue ragioni, ma se non è stato fatto il suo nome come candidato a Sindaco della città, probabilmente è perché lei ha sempre detto che non voleva misurarsi alle primarie, strumento democratico apprezzato da tanti.
    La professoressa Furnari, al contrario, ha accettato la proposta ed ha deciso di mettere in gioco la propria persona, la propria storia, la propria competenza, confrontandosi con gli altri candidati.
    Condivido in pieno la “scelta” che il Governatore Crocetta ha fatto e mi permetto di dirle di più: se si fosse candidata alle primarie la avrei votata senza esitazione, però ritengo che il confronto è sempre uno strumento positivo, mentre il voler essere candidati condivisi a tutti i costi senza misurarsi non porta mai a nulla di buono. cordiali saluti

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  9. Salvatore Vernaci 26 Marzo 2013 12:56

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini – non ritiene un comportamento corretto quello tenuto da parte di Chi abbia, prima, presentato l’Avv. Aura Notarianni a Rosario Crocetta, probabilmente, evidenziandone l’alta professionalità, le doti ed i meriti e, poi, valutando, forse, in termini di voti personali, la illustre Professionista, hanno posto in essere, unitamente al Presidente, un comportamento, eticamente, poco corretto, nei riguardi di una Donna, affermata Avvocato. L’Avv. Aura Notarianni fa parte dei Procuratori dei Cittadini di CITTADINANZATTIVA di Messina, cioè di una Associazione OnLus che è una risorsa per la Città, che intende essere in prima fila nel processo di cambiamento e costruzione dello sviluppo di Messina. Crocetta, anche in questa occasione, purtroppo, ha dimostrato, di non essere quel Presidente della Regione, fiero, coraggioso, determinato e credibile, non solo nel rappresentare degnamente gli interessi del Popolo Siciliano, ma anche, e soprattutto, nei rapporti e nei comportamenti con i singoli Siciliani, ivi compresa l’Avv. Aura Notarianni. Il Coordinatore dei Procuratori dei Cittadini di CITTADINANZATTIVA di Messina si permette di dare un consiglio al Presidente Crocetta: “Meno proclami, meno spot, meno partecipazioni e comparse televisive, più concretezza, subito interventi urgenti per creare lavoro ed occupazione, subito interventi sociali per combattere la povertà e l’emarginazione, subito interventi incisivi per far funzionare gli Uffici della Regione, perché “ se questi non funzionano, c’è sempre chi (la mafia), corrompendo, li farà funzionare come vuole lui” (Arcivescovo di Palermo)

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  10. mariateresamessina 26 Marzo 2013 15:05

    Ma chi sarebbero i procuratori di cittadinanza attiva?Cosa hanno fatto in concreto per la citta’ di Messina? Forse qualche congresso autoreferenziale?
    Quali attivita’ nel sociale?

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  11. ma poi Godot è arrivato?

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  12. Certo che i poteri forti di questa città non avrebbero potuto mai accettare un ssindaco scevro da ogni compromesso.
    Sicuramente nessun “inciucio” sarebbe potuto avvenire, la città avrebbe guadagnato in legalità e riscoperto i diritti di ogni cittadino.
    Le battaglie civiche condotte dall’avv. Notarianni sono a conoscenza di molti ed i voti sicuramente li avrebbe avuti sia dala società civile sia da forze politiche di destra e di sinistra, chi non la avrebbe votata sicuramnente lo avrebbe fatto solo perchè non avrebbe potuto, come solito fare, avere ritorni personali o false promesse.
    Non si discute la prof. Furnari, che sicuramente, sarà una persona corretta, così some tanti altri candidati a sindaco, ma per fare l’amministratore di una città allo sfascio come la nostra ci vuole pure ben altro.
    Peccato per la città e per i nostri figli…

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  13. mariacarmen pucciano 26 Marzo 2013 18:21

    solo per precisare che l’avv. Notarianni non è solo uno dei quaranta avvocati di Legalilavoro ma è una dei cinque soci fondatori del network.
    Inoltre se mariateresa messina vuole conoscere le battaglie dell’avv. Aura, basta che lo chieda e ne avrà una precisa elencazione!
    purtroppo in questa città un sindaco come aura notarianni avrebbe dato fastidio ai soliti quattro “compari” che hanno sempre e solo fatto i propri interessi!
    forza aura, siamo tutti con te, sempre!!!!

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  14. Aura il teatro ha le sue regole e come disse Marchetti nel suo bellissimo spot elettorale non sempre c’è chi << getta giù la maschera >>

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  15. Si va bene ma io eviterei di dare risalto ad un sito che è composto da 40 professionisti privati che tali rimangono ed occorre un sereno distinguo tra attività di lavoro ed impegno civile. Il fatto che qualcuno si impegni per propria attitudine alla materia del lavoro non significa essere automaticamente paladini degli oppressi contro gli oppressori. Senza niente togliere alla Notaraianni ogni avvocato che opera anche nel silenzio da solo ma con dignità diligenza e scrupolo per il giusto e’ un cittadino impegnato civilmente.
    Ci sono cause vinte da tanti avvocati che fanno onore alla toga indipendentemente dalla notorietà…

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  16. Sento il bisogno, nel dire grazie a chi ha voluto esprimere la sua (anche contraria) opinione riguardo alle mie dichiarazioni, di precisare che sono stata contattata da David Bongiovanni, che conosco da anni, e non da Maria Teresa Collica che di recente ho avuto il piacere di incontrare e che stimo e apprezzo per il suo coraggio, l’indipendenza e la generosità
    Grazie di cuore. Aurora Notarianni

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  17. mariateresamessina 27 Marzo 2013 15:00

    Solo nella città di Messina ci sono oltre 3.000 avvocati. In Italia oltre 300.000. Migliaia di avvocati fanno diritto del lavoro in tutta Italia (nella sola Messina saranno oltre 300). Francamente se qualcuno mi può dire l’importanza di un’associazione di 40 (diconsi quaranta) avvocati in tutta Italia. Ci sono a Messina centinaia di professionisti che tutti i giorni compiono battaglie civili nei Tribunali senza lo “starnazzare” e la pubblicità data dai giornali locali.

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  18. ma questa imperatrice del foro non ha mai preso in considerazione l’ipotesi che crocetta potrebbe non aver gradito né lei né le sue proposte?
    Per quanto mi riguarda la città è oppressa da una cappa di mediocri autoreferenziati convinti di essere il centro dell’universo che continuano a “starnazzare” sotto i riflettori grazie a qualche amico giornalista come ha ben scritto mariateresamessina.

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