Reset presenta la squadra: "Ha vinto la competenza, ha perso il manuale Cencelli"

Reset presenta la squadra: “Ha vinto la competenza, ha perso il manuale Cencelli”

Rosaria Brancato

Reset presenta la squadra: “Ha vinto la competenza, ha perso il manuale Cencelli”

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sabato 02 Marzo 2013 - 14:41

Reset brucia tutti sul tempo e tre mesi prima delle amministrative presenta la squadra che governerà Palazzo Zanca in caso di vittoria: "Il criterio di scelta è stata la competenza, non il manuale Cencelli".

Non era mai accaduto a Messina che un partito presentasse l’intera squadra tre mesi prima dalle elezioni. Eravamo abituati ad altri spettacoli, ad esempio con la squadra presentata una ventina di giorni prima, piena zeppa di deputati che, in nome del manuale Cencelli, erano lì per finta, per mettere il cappello sulla poltrona, perché in caso di vittoria del partito i veri assessori sarebbero diventati i loro riferimenti locali. Reset è diverso anche in questo ed al Comune oggi ha presentato chi sul serio, in caso di vittoria alle amministrative di maggio siederà sulla poltrona di sindaco, assessore o presidente dell’Atm, con uno schema chiaro ed attinente, basato su un criterio finora poco conosciuto: la competenza. Quasi tutti sono giovani e molti di loro hanno un elemento comune: la loro professionalità, la loro competenza è stata riconosciuta ed apprezzata altrove e quando han provato a tornare sono stati ignorati o peggio ancora sono rimasti delusi.

Eccoli: Alessandro Tinaglia (sindaco), Adriana Russo (vicesindaco), Alessia Guarnaccia (Territorio e ambiente), Ottavio Zirilli (Ricerca e innovazione) Tiziana Bazan (cultura, turismo e sport), Ivan Catanzaro (lavoro, formazione, industria), Franco De Luca (politiche sociali, rapporti con le chiese,politiche della sicurezza) Pierluigi D’Apice (politiche finanziarie, sviluppo economico), Tonino Arnao e Giovanni Poggia (che rappresentano il Comitato scientifico di garanzia a supporto dell’assessorato di Zirilli), Massimo Marchello (Polisportiva). Il direttore generale sarà Davide Savasta, mentre all’Amam andrà Carmelo Borzì ed all’Atm Giacomo Guglielmo. La presidenza di Messinambiente è scoperta perché ancora non si sa se sarà accorpata all’Ato o qualcosa di simile. (in allegato le schede di sindaco, vicesindaco ed assessori). Da mercoledì il programma sarà on line anche se i punti programmatici sono già sintetizzati negli opuscoli che vengono distribuiti nei quartieri dove il movimento si reca con la Resetmobile. In conferenza stampa gli assessori si sono presentati ai cronisti, stasera lo faranno al Palacultura, ma Tempostretto vuol dare la possibilità ai lettori di conoscerli meglio allegando le loro schede che Reset ha messo a disposizione. Come ha chiarito Tinaglia è un momento storico perché ha prevalso la competenza piuttosto del manuale Cencelli, “abbiamo deciso di farlo adesso e non dopo perché non ci piace la contrattazione, né ci è piaciuto chi, per entrare a far parte della squadra o del movimento ha chiesto di aspettare la fine delle Politiche o i prossimi mesi”. La competenza dunque, basta leggere i curricula, basta vedere cosa fa Ottavio Zirilli, messinese, col corpo al Cnr di Pisa , col cuore in riva allo Stretto dove in caso di vittoria darà tutto il suo impegno e professionalità, ma anche Pierluigi D’Apice, o Tonino Arnao, anche lui Cnr che con passione ed orgoglio ribadisce l’importanza del progetto in corso al Policlinico, unico in Italia, “la prima pietra” per la ricerca sull’autismo e che è approdato qui grazie agli sforzi di Zirilli e dei suoi. Perché la verità è questa, quando si va via il cuore resta qua e si fa di tutto per poter riunire cuore e corpo. Ci ha provato Giacomo Guglielmo, tornato con un sogno concreto, riuscendo a portare 14 milioni di euro per il progetto Mata e Grifone, (fondi europei), per autobus elettrici. Ebbene, l’allora amministrazione Genovese si è fatta scappare fondi e opportunità per non mettere a disposizione cifre irrisorie, 500 mila euro, perdendo risorse economiche ed umane, ma soprattutto un’occasione unica. Insomma, più che il treno ha perso l’autobus. Guglielmo lavora per il Comune di Catania come esperto in mobilità. L’amministrazione catanese (quindi non New York) è riuscita a varare il piano mobilità in house e linee veloci e funzionanti: “Non si possono fare miracoli, ma basta fare le cose che servono, giorno per giorno”. Tutti gli intervenuti in conferenza, anche chi lotta e lavora a Messina, hanno ribadito l’importanza della competenza e della passione, che solo messe insieme faranno decollare la città.

Come dichiara Arnao: “quello che ognuno di noi è stato costretto a fare in altre regioni adesso lo vuol fare a Messina”. Sono i volti di chi ha lasciato ed è tornato, di chi è rimasto e vuol lottare, di chi è tornato ed ha trovato le porte chiuse. Destini diversi che s’intrecciano ma con un unico obiettivo: metterci la faccia, l’impegno, il coraggio di osare e la passione.

“Mi son resa conto che non servono miracoli, ma bastano piccoli passi” aggiunge Adriana Russo, che attualmente lavora come architetto per la Regione Calabria. Lei come Guglielmo, Zirilli, Arnao, come migliaia di messinesi che sono stati costretti a vedere crescere altrove quelle proposte che qui non attecchiscono “perché non sei dalla parte giusta”. A chi gli chiede dell’alleanza col M5S o con Accorinti rispondono che “Il M5S non fa cartelli pre o post elettorali, ma ci hanno detto: ci vediamo in Consiglio comunale, e sarà un piacere. Noi siamo convinti e contenti che sarà così”.

Quella frase: “ci vediamo in Consiglio comunale, sarà un piacere”, divenuta la frase simbolo dei grillini e dei movimenti che dal basso stanno cambiando il volto dei palazzi. Piaccia o meno. Reset l’ha fatto fin dal primo giorno, cambiando il metodo e continua a farlo presentando le storie e i volti di chi farà la squadra in caso di vittoria in modo che i messinesi possano farsi un’idea sin da adesso e basandosi sui fatti e non sui cappelli lasciati dai big sopra le poltrone.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. ..e il figlio dell’abbocato che fine ha fatto?

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  2. È vai Davide

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  3. Mamma mia che delusione! Avevo pensato di dar fiducia a Reset ed a Tinaglia ma questa scelta infelice di cercare altrove personaggi dubbi che nulla hanno con la città se non un passato inconcludente non la condivido assolutamente. La storia dei 14 milioni di euro, poi, è una bufala colossale. Chi si intende di finanziamenti europei sa perfettamente che non funziona così come ha dichiarato Tinaglia che dimostra quindi, con queste affermazioni, la sua totale ignoranza in materia e la conseguente inaffidabilità. Insomma, anche lui gioca a scaricare sugli altri e non fa proposte concrete se non fumosi progetti che non significano nulla. Se questo è l’inizio, allora meglio Accorinti. Lui, almeno, è uno che ci ha sempre messo la faccia, anche rischiando in prima persona. Gli altri personaggi della Giunta poi…. Ma chi sono? Gente che non ha mai fatto e dimostrato niente. Cerchiamo persone capaci che non necessariamente debbano essere degli illustri sconosciuti perchè questa città deve risorgere e subito. Non possiamo affidarci a scommesse, perchè chi vuole scommettere va al Bingo, chi vuole amministrare, invece, deve dimostrare PRIMA di essere in grado di farlo. Dopo…. è troppo tardi!

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  4. Ragazzi, siete l’ultima speranza per cercare di vedere volti nuovi ed aria nuova a Messina, in alternativa a chi ha ridotto la città ad un feudo in macerie.In bocca al lupo. Siamo con voi, e….ci vediamo in consiglio comunale!

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  5. MessineseAttento 2 Marzo 2013 19:22

    Che bagianate che si leggono tra i commenti.
    Si lotta per il cambiamento, per il rinnovo, per liberarsi dalla casta ed ancora c’è chi scrive che ci vogliono volti conosciuti o che in città abbiano fatto chissà cosa (!?!?).
    Il M5S sta portando in parlamento ragazzi di 25 anni che mai hanno avuto a che fare con la politica, in barba a chi asserisce che ci vuole gente che sia già conosciuta.
    Preciso che non voterò reset nè, tanto meno, Accorinti, ma voglio dire a chi parla sparando giudizi senza senso, che la squadra presentata da Tinaglia è di tutto rispetto, formata da professionisti giovani che ben riescono nei loro rispettivi campi. Se poi personalmente non li conoscete, forse siete disinformati voi e non incapaci loro.
    Speriamo che la maggior parte dei messinesi la pensi diversamente, scommetendo su facce nuove che mai potranno fare peggio di chi ha letteralmente colpito a morte Messina, anche se il loro curriculum politico era di tutto rispetto!

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  6. Reset non mi piace, l’ho sempre sostenuto altrove, e non mi piace neanche che si siano già “spartiti” gli incarichi, come se avessero già in tasca le elezioni. Credo che per loro valga lo stesso giudizio che ho dato a Palano Quero e Rella e a tutti i candidati in corsa alle poltrone di Palazzo Zanca, cioè che mi sembrano degli arrivisti. Forse sbaglierò, ma il mio consenso sarà per Renato Accorinti.
    A proposito, che figata la Resetlabmobile!

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  7. ART.21 COSTITUZIONE.E’ OTTIMA l’intenzione di ripristinare il ruolo del Direttore Generale esterno,la cui scelta è andata a DAVIDE SAVASTA,oggi responsabile del settore controllo di gestione presso l’Università di Messina,si occupa di monitorare e valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi stabiliti,attraverso la definizione e lo sviluppo di strumenti di misurazione dell’efficienza e dell’efficacia, con particolare riferimento al sistema di contabilità analitica,con TINAGLIA sindaco,andrà a fare il suo mestiere. L’Ente locale è caratterizzato dalla separazione dei ruoli, tra indirizzo politico e gestione amministrativa,per cui necessità di introdurre una gestione manageriale,da qui la figura del DG,che abbia come obiettivo principale quello di coordinare l’attività del Comune,che deve esplicarsi non solo verso i dirigenti ma verso tutto il personale.Questo coordinamento,generalmente avviene attraverso una chiara individuazione di un PIANO STRATEGICO,trasformato poi in OBIETTIVI e PROGETTI.Sulla scorta di questi documenti,il DG deve coordinare il percorso che porta alla stesura del PIANO DETTAGLIATO DEGLI OBIETTIVI,che costituisce il documento finale di un percorso iterativo di coinvolgimento dei dirigenti,e non solo,con una metodologia dal basso verso l’alto,e quindi con un’ampia partecipazione a questo importante momento.Questo iter genera il PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE,che traduce il piano degli obiettivi nell’individuazione delle risorse necessarie a raggiungerli, con una suddivisione per centri di costo o di responsabilità. Il tutto si raccorda con le previsioni di bilancio, completando così un percorso,che si trasforma nel BILANCIO DI PREVISIONE,che torna agli organi politico-amministrativi per la sua approvazione.Questo percorso non ha funzionato a palazzo Zanca,o meglio,non è stato virtuoso.Altro compito del DG è quello di impostare e presiedere l’insieme degli strumenti valutativi,e per questo è opportuno che presieda il NUCLEO DI VALUTAZIONE e di tenere strettissimi rapporti con il Consiglio Comunale,per consentire di tradurre,al meglio, in azioni,le indicazioni politico-strategiche.Questo aspetto è particolarmente importante e innovativo ed è l’attuazione concreta del controllo strategico della POLITICA SOVRANA. Perché è necessario un approccio manageriale? Principalmente per i vincoli di bilancio,che comportano la continua ricerca di efficienza ed efficacia.Alla base c’è la gestione delle risorse umane,con le metodologie di coinvolgimento,di partecipazione,di creazione del valore,di valutazione,con i percorsi professionali che consentano una rotazione e una crescita di cultura personale e dell’Ente.I DG generalmente utilizzano,sia la tecnica della pianificazione che il controllo di gestione di qualità.In questo modo effettuano l’analisi degli scostamenti fra obiettivi e risultati.La cultura del risultato è fondamentale,intendendo l’attenzione ai cittadini e al soddisfacimento dei loro bisogni.La cultura della qualità e la certificazione della qualità sono elementi indispensabili nelle metodologie dei DG.Fra le tecniche manageriali figura,con un peso rilevante,la valutazione sia dei dirigenti che del restante personale,soprattutto con riferimento alla valutazione di risultato.Per i dirigenti gli elementi base da valutare sono i risultati conseguiti e i comportamenti organizzativi,in pratica le capacità manageriali,a Messina, sarà un’impresa da titani.Anche per il restante personale deve essere introdotto,per la retribuzione di risultato,un sistema che a palazzo Zanca fa acqua da tutte le parti,che valuti il livello di raggiungimento degli obiettivi.In questo processo,il DG ha un compito importante come momento di innovazione e di animazione delle risorse umane,in modo da creare una partecipazione corale alla trasformazione del Comune,dovrà proporre una nuova struttura organizzativa,perché questa è alla base del cambiamento.Si deve partire da un NUOVO ORGANIGRAMMA,che abbia le caratteristiche di essere a SCHEMA PIATTO,con pochi passaggi gerarchici all’interno della struttura in modo da accelerare il processo decisionale ed il percorso della pratica. L’organigramma deve essere strutturato per processi e non per funzioni,in modo da creare catene organizzative lunghe che non interrompano le decisioni.Il percorso del nuovo organigramma dovrà essere costruito con il massimo coinvolgimento.Dal nuovo organigramma poi deriveranno il nuovo regolamento dei servizi e la dotazione organica. Il DG si troverà alle prese con realizzare il miglioramento continuo,intendo un atteggiamento culturale improntato alla continua ricerca di un modo migliore di espletare il proprio lavoro,non sarà facile a Messina.Non è filosofia o meglio, non è solo filosofia,in quanto si traduce concretamente in una nuova modalità di effettuare il proprio lavoro.Un Comune è una azienda di servizi.Il servizio è spesso un bene immateriale, che diventa prodotto pubblico.Fra i compiti più importanti del DG ritengo ci sia quello della formazione dei dipendenti,legata ai percorsi organizzativi,è pertanto più corretto parlare di PIANO DI FORMAZIONE,intendo un percorso che veda coinvolti tutti i responsabili dei servizi.Aspetto di ascoltare SAVASTA.

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  8. Embè? E che c’azzecca Savasta con tutto questo? Chiedere all’università, please…

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  9. Io li conosco uno ad uno. Tu? Vanno bene solo perchè sono giovani di belle speranze? Poi, chi ha detto che ci vogliono volti conosciuti? No, ci vogliono solo persone serie e capaci. Queste saranno persone serie, ma in quanto a capacità…. O forse Tinaglia le ha scelte apposta perchè non hanno idea (amministrativamente parlando) di nulla?

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  10. demometacratico 3 Marzo 2013 10:24

    Lei si contraddica, parla di “spartizioni” proprio al movimento che infischiandosene delle vere spartizioni politiche presenta la squadra con tre mesi di anticipo.

    Quelli che faranno le spartizioni sono quelli che aspettano di dividere posti e poltrone. Di non scontentate nessuno. Presentare la squadra di governo infischiandosene di queste logiche che ci hanno rovinato le sembra essere arrivisti? In verità, il verbo è corretto. Siamo proprio arrivati…

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  11. Nel bene o nel male, purché se ne parli, un genio della pubblicità, anni or sono,tuonava così. Se qualcuno conosce nel dettaglio le risposte alle presunte castronerie pronunciate da Tinaglia e dal designato titolare all’ ATM, dottor Guglielmo, lo espliciti ed apra un confronto oppure smetta di fare schiumazza…..
    Abbiamo intrapreso una direzione che ci ha portato, contrariamente a quanto sostenuto dal vecchio sistema partitico, sino a questo punto, sempre aperti e disponibili al dialogo, cosa si vuole di più ?? Eppure non ho fatto ancora il callo alle esternazioni senza finalità di taluni scriventi, criticate quanto volete ma subito dopo pronunciate la vostra ricetta, diversamente da ciò non credo siate meritevoli di ascolto .

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  12. non per entrare in polemica ma per ribadire: chiedere all’Università, please!

    Davide Savasta

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  13. FRANCESCO TIANO 4 Marzo 2013 10:41

    Tiziana Bazan è la Vostra esperta nel settore cultura turismo e sport, manca lo spettacolo. Sarei interessato al suo progetto di sviluppo per Messina. Potete farmi conoscere il suo programma. Vi ringrazio anticipatamente.

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  14. Lei, invece, è poco attento. Ho accentuato “spartire” in senso metaforico per sottolineare che quanto stà facendo Reset (proposte e presentazione della “squadra”) non mi trova favorevole. Tutto qui.
    Ed è lapalissiano che la maggior parte dei candidati alle poltrone di Palazzo Zanca, si presenta per un tornaconto personale (notorietà, visibilità, ambizioni e per ultimo, il fine economico) e non certo per risollevare le sorti di Messina.
    Arrivista non è un verbo, ma un sostantivo. Le consiglio di affinare la sua grammatica, a dire il vero un pò carente.

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  15. demometacratico 4 Marzo 2013 11:40

    Lei confonde gli errori di digitazione (da telefonino) con la grammatica. Ma non è la sola confusione che manifesta. Inoltre prima di salire in cattedra con la grammatica, impari a scrivere lei. Sarebbe anche il caso che curasse la sintassi e la comprensione della retorica, che fanno parte della antiche virtù del Trivio che lei evidentemente non conosce.

    Per iniziare potrebbe imparare a scrivere correttamente quel terribile “un pò”, uno degli errori peggiori della lingua italiana. È un troncamento, o apocope, della parola “poco”, si tronca l’ultima sillaba. Quindi si scrive con apostrofo finale, che indica appunto il troncamento, non con accento sulla vocale. Le ho appena insegnato *un po’* di grammatica, questa volta gratuitamente.

    La saluto.

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  16. Il programma sarà al tempo reso pubblico potrà, qualora voglia,
    estrarre contenuti e valutazioni. Sempre pronti a ricevere consigli ed indicazioni anche da chi in questi mesi non ha mai saputo dare ne gli uni e ne le altre…….

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  17. Confessi, a scrivere la controreplica è stato aiutato, vero?
    Sig. DEMOtivato-METApsichico-demoCRATICO non si rifugi dietro ad un presunto errore di digitazione: ARRIVISTA NON E’ UN VERBO!
    Proviamo a coniugarlo:
    Io arrivisto
    Tu arrivisti
    Egli arrivista
    Noi arrivistiamo
    Voi arrivistate
    Essi arrivistano
    Riguardo al mio “pò” (un errore comune, non madornale come il suo), sarò stato condizionato dall’averlo visto scritto senza l’apostrofo centinaia di volte da eminenti studiosi, giornalisti e politici. E se anche si volesse mettere l’apostrofo alla “o” sempre un errore si commetterebbe perchè sulla tastiera è riprodotto il simbolo del minuto primo. Per apporre l’apostrofo bisognerebbe immettere il codice Unicode relativo (0027 latino base) con una combinazione da tastiera.
    Declino il suo invito ad insegnarmi la grammatica: non ne è all’altezza.

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  18. ma che cos’è il manuale cencelli? che lingua parlano?

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