I Virga: "Ecco come finì il defibrillatore che donammo ad Accorinti sindaco"

I Virga: “Ecco come finì il defibrillatore che donammo ad Accorinti sindaco”

Rosaria Brancato

I Virga: “Ecco come finì il defibrillatore che donammo ad Accorinti sindaco”

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martedì 22 Gennaio 2019 - 06:40
Associazione Leo Onlus

Di fronte a certe dichiarazioni non posso stare zitto, la verità deve emergere, lo devo alla memoria di mio fratello, che in questi anni è stata offesa”.

Vittorio Virga ha da poco letto l’articolo di Tempostretto sugli 11 defibrillatori donati dall’ex sindaco Accorinti con tanto di dichiarazioni “Non chiamatemi benefattore, l’obiettivo è creare una contaminazione perché tutti possiamo fare qualcosa per la società” e telefona in redazione per raccontare cosa accaduto negli anni scorsi.

Accorinti ha la memoria corta e ora pensa alla sua immagine di fronte alla città- spiega Virga– mai ha dimenticato di dire una cosa. C’è stato qualcuno che, quando lui era sindaco, ha donato un defibrillatore alla città. Lo abbiamo fatto noi, con l’associazione Leo Onlus, in ricordo di mio fratello Leonardo. Era il 19 giugno 2014 e lo abbiamo consegnato ufficialmente al Comune, ma da quel momento non abbiamo saputo più nulla. Anche Accorinti ha dimenticato l’esistenza di quel defibrillatore…..”.

Il dottor Vittorio Virga è fratello di Leonardo, morto in un incidente stradale avvenuto all’alba del 28 luglio 2007, poco dopo la galleria del Telegrafo sulla Messina-Palermo (per la sua morte è in corso un processo che vede imputati dirigenti del Cas).

Leonardo Virga aveva 24 anni, da due giorni si era brillantemente laureato in medicina, sognava un futuro da medico e stava rientrando da una festa di laurea di un collega. Nell’urto il guard rail ha tranciato l’Opel sulla quale viaggiava e lo ha ucciso.

I familiari hanno trasformato il dolore in un’associazione dedita alla solidarietà ed alla prevenzione, la Leo Onlus, che in 11 anni si è impegnata in numerose iniziative.

Negli anni sono state donate borse di studio per giovani laureati in medicina, apparecchiature in zone del Terzo Mondo e due defibrillatori (uno è stato donato al Domenico Savio ed è posizionato nell’oratorio).

Il 19 giugno del 2014 la famiglia Virga donò un defibrillatore al sindaco Accorinti (leggi qui) che nel ringraziare il papà Tommaso, la madre, Maria Tinchera Virga e il fratello Vittorio, usò le stesse parole ripetute anche ieri “è un momento importante, questi sono gesti che contaminano”.

Il defibrillatore era destinato all’ex Gil, ma dopo quell’incontro al Comune, la famiglia Virga non seppe più nulla.

Non c’è mai stato nessun atto ufficiale, non abbiamo firmato nulla. Per diversi anni abbiamo contattato gli uffici di Palazzo Zanca, ma nessuno ci ha mai dato risposte. Adesso, dopo le dichiarazioni di Accorinti, ho chiesto di sapere con certezza che fine avesse fatto il defibrillatore e mi è stato risposto che è all’ex Gil. Ebbene, sono andato nel pomeriggio. Il custode all’inizio non ne sapeva nulla, poi abbiamo scoperto che il defibrillatore è dentro una stanza chiusa a chiave le cui chiavi sono in dotazione solo un dottore, ed ai presidenti di due associazioni sportive. L’ex Gil è un impianto sportivo comunale che appartiene alla città e non è tollerabile che il defibrillatore sia rimasto lì, inaccessibile se non a pochi. Quindi ci si può sentire male solo quando si allena il dottore o sono presenti i presidenti delle associazioni? E chi si allena per i fatti suoi? Chi corre al mattino? E in che condizioni è oggi quell’apparecchio? Mi piacerebbe che Accorinti rispondesse a queste nostre domande, come famiglia Virga e come associazione onlus ci sentiamo offesi”

Nel corso della conferenza stampa di ieri mattina Accorinti ha annunciato che per localizzare gli 11 defibrillatori donati si potrà accedere alla sua pagina Facebook in modo da sapere esattamente, in caso di malore dove si trovano le apparecchiature e quindi individuare quello più vicino (grazie ad un sistema di geolocalizzazione).

Se si dovesse cercare quello donato ad Accorinti dall’associazione Leo Onlus nel 2014 e destinato all’ex Gil, si dovrebbe anche geolocalizzare anche chi ha le chiavi della stanza che lo custodisce, rintracciarlo e attendere il suo arrivo…. Sempre in conferenza stampa l’ex sindaco ha annunciato l’avvio di corsi di formazione per l’utilizzo, in modo che in caso di soccorso vi sia sempre qualcuno che possa intervenire sul momento.

Ma perché, quando era sindaco ed ha avuto l’occasione di utilizzare appieno il nostro dono, se ne è dimenticato subito dopo?”conclude Vittorio Virga

Rosaria Brancato

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