Tra deroghe e scorciatoie la giunta Accorinti dà il via libera all'Amam per assumere due direttori

Tra deroghe e scorciatoie la giunta Accorinti dà il via libera all’Amam per assumere due direttori

Francesca Stornante

Tra deroghe e scorciatoie la giunta Accorinti dà il via libera all’Amam per assumere due direttori

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giovedì 09 Giugno 2016 - 23:12

La giunta Accorinti, dopo il pasticcio combinato dall'Amam tre mesi fa, adesso mette nero su bianco il via libera per bandire la selezione del direttore generale e del direttore tecnico. Per fare in fretta però l'amministrazione bypassa i suoi stessi atti.

Un bando per reclutare un Direttore generale e un direttore tecnico. Dovrà predisporlo l’Amam che si può così preparare ad aprire le sue porte a due nuove figure dirigenziali apicali. Lo ha stabilito la giunta Accorinti con un provvedimento che di fatto autorizza l’azienda che gestisce il servizio idrico ad avviare il percorso di reclutamento di due nuovi dirigenti che andranno ad implementare il personale in forza alla società di viale Giostra. In realtà l’Amam ci aveva già provato tre mesi fa. Con un bando lampo della durata di soli sette giorni, la partecipata aveva indetto la selezione di un direttore generale e di un direttore tecnico, ma si era trovata costretta a interrompere tutto e a ritirare l’avviso perché aveva fatto tutto “all’insaputa” del Comune (VEDI QUI). La giunta Accorinti nei mesi aveva, infatti, confezionato una serie di atti che dovevano dettare le regole per le partecipate, soprattutto in tema di assunzioni. Nel febbraio scorso però l’Amam aveva agito in assoluta autonomia, costringendo all’improvviso Accorinti ad intimare la revoca di quel bando, pieno di anomalie e passaggi poco chiari (VEDI QUI).

Adesso però è il Comune a dare il via libera. L’assessore Sergio De Cola ha messo nero su bianco una delibera che di fatto apre la strada alle due nuove assunzioni, lasciando nelle mani dell’Amam la predisposizione del bando e superando con deroghe ad hoc tutti i paletti che la stessa giunta aveva fissato, soprattutto con quell’atto di indirizzo datato 9 dicembre 2015 che stabilisce quali partecipate possono assumere e quali no in ottica Multiservizi (VEDI QUI). In base a quel documento l’Amam rientra la società che possono ampliare il proprio personale, visto anche che si tratta dell’azienda che da mesi sembra sul punto di dover accogliere tutto il pacchetto rifiuti e circa 600 lavoratori provenienti da Messinambiente e Ato3, senza che però ad oggi si sia effettivamente concretizzato nulla. E così, mentre su questo fronte si continua ad assistere ad uno stallo che di certo non fa bene ai servizi, ai lavoratori rimasti in bilico, alle casse comunali che continuano ad avere il fardello di società che producono più debiti che benefici, da un altro lato si decide di premere l’acceleratore e di ignorare il progetto Amam acqua e rifiuti, che resta la prospettiva ma che non impedisce di cercare un direttore generale che oggi verrà selezionato per una società che si occupa di servizio idrico e che domani si ritroverà con un pacchetto molto più consistente.

La giunta infatti autorizza l’Amam a bypassare tutte le indicazioni previste negli atti che fin qui hanno delineato l’impalcatura amministrativa di quella che sarà la mini Multiservizi, soprattutto le varie tappe che l’esecutivo Accorinti aveva posto come condizione al reclutamento di personale. In pratica, prima di poter bandire una selezione, l’Amam avrebbe dovuto approvare da parte del Consiglio comunale del provvedimento relativo alla nuova ricognizione in ordine alla sussistenza dei presupposti per il mantenimento delle società a partecipazione pubblica anche sotto il profilo della convenienza economica deliberato dalla giunta lo scorso 31 marzo; definire dei contratti di servizio; presentare di apposito piano industriale a validità triennale corredato del piano del fabbisogno del personale che dev’essere impronato al principio di riduzione dei costi del personale; certificare la regolarità nell’approvazione dei bilanci di esercizio. E invece si può procedere immediatamente anche se tutti questi passaggi non si sono consumati. Una decisione motivata dalla necessità di garantire il regolare funzionamento dell’azienda. Nella delibera si legge che «la nomina del Direttore Generale si rende necessaria ed imprescindibile, al fine di assicurare alla società la presenza di una figura professionale indefettibile, alla quale assegnare la responsabilità gestionale della complessiva organizzazione tecnica, amministrativa e finanziaria dell'azienda». Per il direttore tecnico si spiega invece che «il reclutamento di un dirigente Tecnico – settore idrico integrato a tempo determinato per un periodo di tre anni è essenziale ed indifferibile, al fine di assicurare Ia necessaria attività di direzione e coordinamento degli aspetti tecnico-organizzativi sottesi al regolare funzionamento del servizio idrico integrato ed al miglioramento quali-quantitativo dello stesso». Secondo l’amministrazione c’è il rischio che l’assenza delle due figure possa pregiudicare gravemente la complessiva organizzazione tecnico, amministrativa e finanziaria deli' azienda e il regolare svolgimento del servizio idrico integrato, con possibili ricadute sull’efficienza del servizio, tenuto conto, tra l'altro, della recente crisi idrica, derivante dal dissesto idrogeologico, che ha coinvolto l'intera cittadinanza e che ha comportato una serie di problematiche di natura tecnico-gestionale. Esigenze sollecitate in questi mesi direttamente dalla società presieduta da Leonardo Termini, in vista del pensionamento di Luigi La Rosa che, dopo una lunga serie di proroghe, ha salutato definitivamente la società lo scorso 1 maggio.

Per l’amministrazione «resta comunque ferma l’esigenza di assicurare la riduzione dei costi del personale a livello di "Gruppo aziende partecipate dal Comune di Messina", configurandosi la facoltà di deroga quale espressione del potere-dovere dell'Ente proprietario – socio pubblico controllante di percorrere soluzioni coerenti con le prescrizioni finalistiche dell’atto di indirizzo, senza compromettere il corretto svolgimento dei servizi pubblici locali affidati alle "Società" secondo i criteri di efficacia, efficienza ed economicità».

Il Comune ricorda i requisiti che dovranno possedere i candidati al posto di direttore generale: laurea Vecchio Ordinamento o specialistica o magistrale , per i cittadini di uno stato membro dell'Unione Europea titolo di studio equipollente ai sensi di legge in materia; documentata esperienza di management, maturata negli ultimi 10 anni, per almeno 5 anni nel ruolo di direttore generale della P.A. o presso aziende pubbliche o private che abbiano, non meno di 70 dipendenti; cittadinanza italiana o cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione Europea; godimento dei diritti civili e politici; assenza di condanne penali passate in giudicato anche se beneficiate della non menzione, di procedimenti penali in corso ovvero amministrativi per Ilapplicazione di misure di sicurezza o di prevenzione che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni, la costituzione del rapporto di lavoro nella "Pubblica Amministrazione; non avere una età superiore ad anni 63. Sarà invece il Cda dell’Amam ad individuare irequisiti professionali per la selezione del dirigente tecnico.

L’Amam adesso dovrà procedere, come aveva fatto tre mesi, cioè con un avviso di mobilità tra le partecipate. A questo punto non resta che attendere di leggere il bando.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. MessineseAttenta 10 Giugno 2016 09:13

    Perchè fare un bando quando i nomi già si conoscono?

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  2. MessineseAttenta 10 Giugno 2016 09:13

    Perchè fare un bando quando i nomi già si conoscono?

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  3. Da oggi si parte con il toto nomi….. vediamo chi vince..

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  4. Da oggi si parte con il toto nomi….. vediamo chi vince..

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  5. ma con Termini com’è finita? si firmau a stazione Termini ?

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  6. ma con Termini com’è finita? si firmau a stazione Termini ?

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