Alligo: “Per scongiurare il blocco dei servizi servono fondi regionali, comunali e statali”

Alligo: “Per scongiurare il blocco dei servizi servono fondi regionali, comunali e statali”

Marco Ipsale

Alligo: “Per scongiurare il blocco dei servizi servono fondi regionali, comunali e statali”

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lunedì 22 Ottobre 2012 - 20:10

Il commissario dell’Atm chiarisce i termini della questione e indica il fabbisogno dell’azienda fino al 31 dicembre. Il Comune darà in tutto 4 milioni. Ne servono 11 per gli stipendi e 1 e mezzo per il pagamento dei fornitori. Coi soli finanziamenti comunali, quindi, non si potranno assicurare le retribuzioni e non si potranno pagare i fornitori per mettere in esercizio bus e tram

“L’unica soluzione condivisibile, in un contesto di emergenza quale quella attuale, va ricercata nella costituzione di un fondo di cassa alimentato da risorse regionali, comunali e in via straordinaria da finanziamenti statali”.

E’ quanto afferma il commissario dell’Atm, Santi Alligo, al termine di una giornata campale, che ha visto i lavoratori dell’azienda in protesta a palazzo Zanca, tra arrampicate sui cancelli e minacce di gettarsi dalla finestra.

Alligo ha chiarito gli esatti termini della questione. Per garantire stipendi e servizio dal 1 agosto scorso (mese per il quale i lavoratori devono ancora ricevere il salario) al 31 dicembre, servono 12 milioni e mezzo di euro (11 per gli stipendi e 1 e mezzo per pagare i fornitori). Ne arriveranno 4 dal Comune, il resto è un’incognita.

“Le spettanze del personale dipendente – spiega il commissario dell’Atm – quantificate dal 1 agosto fino al 31 dicembre, compreso rateo di tredicesima e saldo del 23% di retribuzione del mese di luglio, ammontano a circa 11 milioni di euro. Il Comune di Messina ha erogato le rate mensili del contributo di esercizio quantificate mensilmente in 1 milione e 330mila euro fino al mese di settembre; e lo stesso importo verrà erogato fino all’approvazione del bilancio di previsione non potendo essere variato per legge. Ne deriva che la somma complessiva che il Comune verserà all’A.T.M. fino alla fine del corrente esercizio sarà di circa 4 milioni di euro”.

E i 4 milioni, come detto, sono appena un terzo della somma necessaria per garantire l’esercizio sino al 31 dicembre. Se non si trovano i restanti 8 milioni e mezzo, non verranno garantiti tutti gli stipendi ed in più il servizio, già di per sé scadente, potrebbe essere totalmente azzerato: “E’ del tutto evidente – prosegue Alligo – che se non interverranno finanziamenti esterni, non si potranno assicurare le retribuzioni, ma, soprattutto, non si potrà far fronte al pagamento dei fornitori strategici. I ritardi su questo fronte hanno determinato lo stato di grave decadimento del servizio per l’impossibilità all’approvvigionamento di attrezzature di ricambio indispensabili per la manutenzione ordinaria e straordinaria del parco autovetture. Come quantificato dalla dirigenza dell’Atm, la somma necessaria per assicurare il funzionamento dei mezzi fino alla fine dell’esercizio è di 1 milione e mezzo di euro, quale sommatoria degli acconti richiesti dalle società fornitrici, come condizione, per riprendere l’assistenza e la fornitura dei pezzi di ricambio”.

Conclude il commissario dell’Atm: “Gli organi competenti devono assumere provvedimenti destinati ad incidere in maniera strutturale sull’assetto dell’azienda, stante che l’attuale gestione è di fatto collassata e ad un punto di non ritorno per l’accumularsi di situazioni debitorie dovute all’assenza cronica di disponibilità di cassa”.

E gli organi competenti, Comune e Regione, dovrebbero riunirsi in settimana per affrontare la questione dei finanziamenti regionali. Il dirigente del dipartimento regionale alle infrastrutture, Vincenzo Falgares, incontrerà il commissario del Comune, Luigi Croce. Si attendono buone nuove dopo che la scorsa settimana Falgares aveva risposto picche alla delegazione di lavoratori e sindacati che si era recata a Palermo. Anche dai finanziamenti regionali, dipende molto del futuro dell’Atm. Se il responso sarà ancora negativo, le conseguenze per l’azienda saranno nefaste.

(Marco Ipsale)

4 commenti

  1. francotomasello 23 Ottobre 2012 06:44

    alligo,
    dimentichi i soldi della troica.
    responsabilita’ “nessuna”.
    responsabilita’ da mancato svolgimento del lavoro per nessuno.
    lo so dirai che mancano i mezzi ed è proprio per quello che vanno cercate le responsabilita’.
    nel mondo dell’URSS erano meglio organizzati e Più’ efficienti.
    senza saluti

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  2. VI SIETI DIMENTICATI DELLA SPAZZATURA!

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  3. puzza di bruciato 23 Ottobre 2012 11:32

    Se invece di cazzeggiare e credere alle fatine queste manifestazioni compatte e serie si sarebbero fatte qualche anno fa non è vero che l’ATM si sarebbe ridotta così.. Stesso discorso per il Teatro Vittorio e i tantissimi precari che ancora credono alle fiabe!!! I ns padri hanno lottato per il lavoro noi invece siamo convinti che la lotta ce la devono fare gli altri…

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  4. a scuagghiata da nivi….si vidunu i puttusa……..

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