27 nuovi giovani autisti per l'Atm di Messina. Nodi da sciogliere

Atm Messina, ecco i primi 27 nuovi giovani autisti. Ma sulle assunzioni spuntano i problemi

Francesca Stornante

Atm Messina, ecco i primi 27 nuovi giovani autisti. Ma sulle assunzioni spuntano i problemi

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mercoledì 29 Luglio 2020 - 16:30

Tutti giovani sotto i 30 anni, sono i primi 27 nuovi autisti che l'Atm di Messina ha deciso di assumere. In tutto saranno 70. Ci sono però dei nodi da sciogliere

I primi 27  hanno firmato. Da oggi sono ufficialmente autisti della nuova Atm spa. Sono tutti giovani tra i 21 e i 30 anni, lavoreranno con un contratto di apprendistato per un anno. Ovviamente sperando che questo percorso iniziato oggi possa rappresentare solo l’inizio. 20 di loro sono messinesi, 6 della provincia di Messina e uno arriva da Palermo. Molti di loro avevano lasciato la Sicilia per cercare lavoro altrove, soprattutto al nord Italia, dove hanno già svolto qualche esperienza lavorativa. Adesso con questa opportunità tornano a casa e iniziano un cammino nell’azienda trasporti di Messina. I nuovi assunti prenderanno servizio da sabato 1 agosto. 

«Con questa prima tranche di assunzioni e con quelle che seguiranno – ha dichiarato il Presidente Pippo Campagna – cominciamo a realizzare alcuni importanti obiettivi: innanzi tutto, l’abbassamento della età media dei dipendenti ed in particolare dei conducenti che è attualmente molto alta. Potenzieremo il servizio alla cittadinanza e otterremo un contenimento del costo complessivo del personale grazie agli sgravi contributivi previsti  per tale tipologia di contratti. Non meno importante – ha aggiunto Campagna – è l’aver offerto a questi giovani la possibilità di lavorare nella loro terra d’origine senza essere costretti all’emigrazione».

27 di 70

Sono i primi 27 su un totale di 70 autisti che la nuova Atm spa ha deciso di assumere immediatamente. 70 giovani da impiegare con contratto di apprendistato. Proprio su questo punto però stanno sorgendo dei problemi.  Dall’Atm comunicano che entro la fine del mese, quindi nel giro dei prossimi due giorni, si procederà alla firma dei contratti per gli altri 43 che si sono piazzati nelle posizioni utili della graduatoria. Ma sembrano essere sorti alcuni ostacoli che rischiano di trasformare queste assunzioni in un enorme pastrocchio.

L’apprendistato

In particolare è emerso che tra i 70 che hanno vinto la selezione, in tanti avrebbero già lavorato con contratto di apprendistato, cioè lo stesso con cui li deve assumere Atm. E sono sorti dei dubbi sul fatto che questa formula di contratto possa essere replicata. Il punto è che al momento del bando e della selezione non era stato specificato da nessuna parte che non si poteva partecipare se si aveva già avuto un’esperienza lavorativa in apprendistato. Dunque ora a quanto pare ci sarebbero almeno una trentina di vincitori che però hanno già lavorato così e che dunque non si è capito se si possono assumere o meno. Con la conseguenza che si rischia di far piombare tutto nella solita guerra a suon di ricorsi.

I nodi da sciogliere

A segnalare oggi la questione è il consigliere comunale Libero Gioveni che chiede all’Atm: “Come si sbroglia questa matassa delle assunzioni di diversi autisti che dovrebbero essere assunti col contratto di apprendistato professionalizzante ma che già l’apprendistato l’avevano già fatto o lo stavano facendo altrove? Sembra si stia infatti verificando – spiega Gioveni – che una buona parte dei futuri autisti siano già stati assunti in altre aziende di trasporto attraverso lo strumento dell’apprendistato, per cui questa condizione vieta una nuova assunzione in un’altra azienda con lo stesso strumento. Si potrà ben comprendere quindi – come questa situazione imbarazzante stia creando non pochi problemi all’azienda e chiaramente a questi ragazzi, alcuni dei quali si erano addirittura licenziati per poter partecipare al concorso».

Dunque Gioveni chiede risposte precise. Innanzitutto perché Atm non aveva specificato in sede di selezione questo passaggio? E cosa rischia adesso l’azienda in caso di ricorsi? Perché non aver fatto un bando senza il vincolo dell’apprendistato? Domande a cui il consigliere spera di trovare risposte. Per la nuova azienda, per la città che solo con l’iniezione di nuovi autisti potrà beneficiare di un trasporto pubblico efficiente e per i tanti giovani che in questo momento sono appesi a un filo.

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