Il legale: "La gestione Manna non c'entra". L'ex dg Conte: "Io, novello Robin Hood"

Il legale: “La gestione Manna non c’entra”. L’ex dg Conte: “Io, novello Robin Hood”

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Il legale: “La gestione Manna non c’entra”. L’ex dg Conte: “Io, novello Robin Hood”

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sabato 11 Gennaio 2014 - 12:11

Strascichi polemici dopo il no del giudice all'Atm come parte civile perché ha richiesto la costituzione fuori tempo utile. La rettifica dell'attuale legale dell'azienda e la replica dell'ex direttore generale Claudio Conte

Scoppiano le polemiche dopo il rigetto della richiesta di costituIone di parte civile dell’Atm da parte del giudice monocratico Pagana che si sta occupando di uno dei tanti tronconi processuali relativi alla mala gestio dell’azienda di via La Farina. Costituzione richiesta alla prima udienza utile per il neo legale dell’Atm, l’avvocato Vittorio Di Pietro, incaricato dal commissario Domenico Manna di occuparsi del processo. Il legale ci tiene quindi a precisare che se qualche udienza è trascorsa “infruttuosamente”, non è stato certo per scelta dell’attuale gestione, e che non era certo lui a ricoprire l’incarico, in precedenza. Riceviamo e pubblichiamo quindi, di seguito, la lettera del legale, che ricostruisce accuratamente tutti i passaggi. Vi fanno seguito le dichiarazioni dell’ex direttore generale Claudio Conte.

• Il sottoscritto legale è divenuto, per la prima volta, componente del Collegio di Difesa dell’ATM solamente in data 6 novembre 2013 (Delib. Comm. N. 130) con il mandato di valutare e apprestare le opportune difese dell’Azienda in sede penale.
Quindi, deve evidenziarsi che, né alla data del 24/06/2013 – individuata dal Giudice Monocratico quale termine ultimo per la regolare costituzione di parte civile – né alle udienze precedenti a quella odierna – l’ultima delle quali si è tenuta il 25/10/2013 – lo scrivente era stato investito da alcun incarico legale dall’Azienda.
Pertanto al sottoscritto non può addebitarsi alcun comportamento negligente in ordine alla dichiarata tardività della costituzione di parte civile.
Parimenti, alcuna omissione può essere ascritta all’attuale Commissario Speciale, Ing. D. Manna, che si è insediato in data 2/07/2013 e quindi successivamente all’udienza del 24/06/2013 in cui sarebbe stata ammissibile – secondo la opinabile valutazione del Giudice Monocratico, difforme rispetto al prevalente orientamento giurisprudenziale – la costituzione di p.c. e che è venuto a conoscenza della pendenza del giudizio interessato solo di recente, grazie alle inchieste interne attivate su impulso dello stesso, atteso che nel procedimento oggetto dell’articolo giornalistico l’ATM non è stata formalmente individuata dalla A.G. come persona offesa dal reato e conseguentemente non è stata destinataria di alcuna comunicazione giudiziaria.

L’avvocato Di Pietro sottolinea infine un altro aspetto: ” la decisone adottata dall’A.G. penale non pregiudica assolutamente l’attivazione di procedure risarcitorie nella naturale sede civile, per i fatti illeciti contestati ai dipendenti dell’Azienda”.

“La questione giuridica in effetti è un poco più complessa” interviene Claudio Conte: “l’Atm non era neppure stata individuata dal giudice come parte offesa” “Ed anche nel mio caso, ad esempio – precisa il direttore generale – le ipotesi di condotte illecite ai danno dalla Regione avanzate dalla Procura non erano rappresentate come da me perpetrate per intascare personalmente un qualche vantaggio, ma per far ottenere quei soldi all’Azienda. Insomma, io sarei un novello Robin Hood che ha rubato ai ricchi per dare ai poveri, in questo caso i dipendenti dell’Atm”.

7 commenti

  1. ing. Claudio Conte 11 Gennaio 2014 15:59

    Ritengo ascivibile ad un mio difetto di comunicazione le parole attribuitemi nell’articolo di cui sopra. Chiarisco quindi di seguito gli esatti termini del mio intervento.
    In relazione all’articolo pubblicato ieri pomeriggio sullo stesso argomento, ho richiesto soltanto le seguenti precisazioni da parte della redazione:
    1. L’udienza svoltasi ieri, in cui è stata depositata la richiesta di costituzione di parte civile dell’ATM, non mi ha visto “imputato” (rectius: “alla sbarra”, come si legge), trattandosi di un troncone diverso dal procedimento principale, che quindi non mi riguarda.
    2. Confermo che in nessuno dei due procedimenti l’ATM è riguardata quale “Persona offesa”.
    3. Ho infine richiesto che nel consueto riassunto della vicenda a partire dalle prime battute, la testata, per completezza di informazione, chiarisse che finanche la Procura della Repubblica ha cristallizzato in atti il concetto che i “proventi” della ipotizzata truffa alla Regione non sono finiti nelle mie tasche, ma sono stati introitati dalla stessa ATM. La prospettazione accusatoria assume infatti che siano stati destinati al pagamento del Premio di Risultato a tutti i dipendenti full time a tempo indeterminato.
    Ringrazio per l’ospitalità.
    ing. Claudio Conte

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  2. letterio.colloca 11 Gennaio 2014 17:32

    Mi arrendo ….alla sfacciataggine con cui TUTTI -nessuno escluso- i personaggi coinvolti in “RESE DEI CONTI” imbastite dalla attuale, sia pur lenta, Magistratura che vuole anche lei capire come costoro abbiano potuto ” appezzentire” Messina, un dì salotto bene della Sicilia.
    Oggi,sento che i maiali neri dei Nebrodi stanno distruggendo orti e giardini: da tempo, Messina ha concesso ospitalità….ad un’altra razza di maiali che continuano ad impoverire i messinese e, con troppa faccia tosta, giustificano le loro “negligenze nei soli doveri, le incapacità professionali conclamate, appropriazione di denari incassati anche distrattamente, e …..,quando scoperte le malefatte, SFRONTATAMENTE tentano di difendersi con frasi come:
    a-non me ne sono accorto;
    b-così fanno tutti, è prassi (hanno fatto diventare tale anche il furto dello stipendio che esigono per la loro inefficienza);
    c-abbiamo ricevuto questa “eredità” da quanti ci hanno preceduto.
    Eppoi, costoro alla “dote” della faccia di latta uniscono la vergogna della bugia in cui si rifugiano, la totale mancanza del comune senso morale e di orgoglio ed amor proprio.
    Da cittadino e lavoratore posso dichiarare non aver in alcun caso detto bugie, né riparato dietro a giustificazioni “bizantine”, né abusato della fiducia conferitami nella mia vita ed in tutti i campi.
    A dirla alla messinese:
    OGGI, IL MIGLIORE DI QUESTA RAZZA DI …… INURBATI, HA LA ROGNA.
    Ce ne può liberare soltanto la MAGISTRATURA relegandoli insieme in RECINTI lontani dalla gente perbene.
    In politica amministrativa? UN SIGNOR COLONNELLO DEI CARABINIERI.
    Per il resto della politica?……..Disperdiamo i frutti di tali male pianti infestanti! ne avranno bene le prossime generazioni di messinesi.

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  3. Ingegnere lei è un professionista stimato , i dipendenti ATM facchini dichiarati , protetti dai sindacalisti.

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  4. alla fine in questo tipo di vicende si è al bivio con due sole opzioni , l’imbroglio per fini personali tipo xxxxx e l’imbroglio plurimo , nel secondo palesemente tutto a beneficio dell’azienda e dei cittadini . Gli autobus nell’era Conte , prima dell’inchiesta circolavano credo fosse visibile a tutti.

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  5. Meglio che Robin Hood se ne va in pensione , perche la Regione e’ arrivato al capolinea…..

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  6. Sig letteriocolloca ma che caspita hai voluto dire? Non si capisce un belin

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  7. letterio.colloca 12 Gennaio 2014 19:47

    Non è da tutti capire tutto!
    Giacchè non faccio l’insegnante di sostegno né pretendo che Lei possa capire quanto ha letto di mio e non ha capito,TENTI almeno di farsi una pallida idea guardando -non deve leggere e ancora meno capire!- la manifestazione della no-Tares di oggi in pazza Municipio.Il mio scritto ANTICIPAVA soltanto la sofferenza dei messinesi onesti e pensanti ma governati da “quell’altro” tipo di pseudomessinesi xxxxxxxxxx e che non capiscono un ……. .belin.
    CONOSCE????????
    Cordialmente.

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