Da due anni senza stipendi, il grido d'aiuto dei lavoratori Ato2. Incertezze per quelli Ato3

Da due anni senza stipendi, il grido d’aiuto dei lavoratori Ato2. Incertezze per quelli Ato3

F.St.

Da due anni senza stipendi, il grido d’aiuto dei lavoratori Ato2. Incertezze per quelli Ato3

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giovedì 12 Giugno 2014 - 22:19

Il Presidente Crocetta ha concesso agli Ato la proroga fino a settembre, i lavoratori dell'Ato3 però non sanno ancora quale sarà il loro futuro occupazionale. Assemblea della Fp Cgil. Da Barcellona Pozzo di Gotto l'accorato allarme dei lavoratori Ato2 da due ani senza stipendi

L’unico sentimento che ormai riescono a provare è la vergogna. Vergogna di fronte ai figli perché riuscire a farli studiare è diventato un lusso e perché anche per compare il pane seminano debiti e devono chiedere prestiti ad amici e parenti. Vergogna perché ogni giorno vanno a lavorare e non hanno i soldi per pagare il mutuo, l’affitto, le bollette, l’assicurazione dell’auto, le cure mediche. A lanciare l’ennesimo grido d’aiuto sono i lavoratori dell’Ato2 di Barcellona Pozzo di Gotto, in questi mesi hanno scritto a tutti, dal Presidente della Regione alla Procura, fino al Presidente del Consiglio e ai Ministri. Chiedono solo aiuto. Perché ormai da due anni sono senza stipendi e non sanno davvero come continuare a vivere. Le ultime due lettere denuncia inviate a Crocetta risalgono al mese scorso, anche quelle però sono rimaste senza risposta. E intanto loro continuano a subire pignoramenti, taglio delle utenze, umiliazioni e mortificazioni. Una situazione causata dal mancato trasferimento delle somme necessarie al pagamento dei loro stipendi da parte dei 38 Comuni soci serviti dall’Ato2. Non sanno più a chi rivolgersi, non sanno quanto potranno continuare a resistere. Sanno solo che così non si può continuare a lungo.

Meno grave ma assolutamente incerto invece il futuro dei lavoratori dell’Ato3. L’ennesima, e forse ultima, proroga che ha allungato la vita degli Ato siciliani fino a settembre non ha dato alcuna certezza ai lavoratori messinesi che ad oggi non sanno ancora quando e dove saranno trasferiti. Nei giorni scorsi, attraverso una delibera di giunta, l’amministrazione Accorinti ha deciso di “prendere in prestito” temporaneamente alcuni dipendenti dell’Ato che aiuteranno il Comune a redigere il piano Aro in attesa della costituzione della nuova Srr, si tratta però solo di uno spostamento provvisorio nato in virtù del protocollo d’intesa che attualmente regola i rapporti tra Ato3 e Comune. Cosa succederà dopo? La domanda a quanto pare non ha ancora una risposta.

Il futuro occupazionale dei lavoratori dell’Ato3 è stato al centro dell’assemblea organizzata dalla Fp Cgil, a cui hanno preso parte la segretaria della Funzione Pubblica Clara Crocè e il responsabile del settore Carmelo Pino. Nel corso dell’assemblea i lavoratori hanno manifestato preoccupazione per l’alone di mistero che ancora ruota attorno alla loro posizione. La segretaria Crocè punta il dito contro l’ultima ordinanza firmata dal presidente della Regione Rosario Crocetta, con cui si è provveduto alla proroga dei commissari straordinari degli Ato rifiuti, dall'1 maggio al 30 settembre e che lascia i lavoratori in una condizione di totale incertezza.

“I dipendenti si chiedono cosa succederà dopo il 30 settembre, considerato che il quadro normativo regionale di riferimento non appare chiaro sugli effetti che la cessazione delle attività delle società d’ambito avrà sul personale in essa operante. L’approssimarsi di tale scadenza pone una serie di problematiche connesse alla mancata operatività della Srr, con tutto quello che ne consegue in termini di passaggio del personale”.

Considerata l’incertezza del quadro normativo ed i ritardi organizzativi e l’incerto futuro delle Srr, i lavoratori dell’Ato3 sollecitano l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei compiti di razionalizzazione della spesa e delle risorse pubbliche, ad avviare con urgenza la mobilità del personale attualmente in servizio verso altre società controllate dal Comune che hanno carenza in organico.

La Fp Cgil non può fare a meno di rilevare che a distanza di un anno ancora la Srr non è riuscita a presentare una proposta di pianta organica e per questo chiede al Presidente, il sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica, una immediata convocazione perché i lavoratori non possono continuare ad aspettare i tempi della burocrazia.

2 commenti

  1. F A C C E D I B R O N Z O. La frase virgolettata è di una arroganza sbalorditiva, dal sapore minaccioso. ” Considerata l’incertezza del quadro normativo ed i ritardi organizzativi e l’incerto futuro delle Srr, i lavoratori dell’Ato3 SOLLECITANO l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei compiti di razionalizzazione della spesa e delle risorse pubbliche, ad AVVIARE con URGENZA la MOBILITA’ del personale attualmente in servizio VERSO altre società controllate dal Comune che hanno carenza in organico. ” Le seguenti parole in latino fanno parte del CONFITEOR, preghiera con la quale i cattolici chiedono perdono a Dio riconoscendo le proprie colpe, ne consiglio ai dipendenti degli ATO un’uso quotidiano per scusarsi con i cittadini, ammettendo la propria fannullagine
    MEA CULPA,
    MEA CULPA,
    MEA MAXIMA CULPA.
    Signori di MessinAmbiente e ATO, e se i cittadini incazzati di brutto ritardassero il pagamento della futura TARI, cosa pensate che succederebbe? Pensate a lavorare come fanno gli OPERATORI ECOLOGICI di città come Milano, Verona, Ravenna, Treviso e… a voi la scelta della città.

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  2. F A C C E D I B R O N Z O. La frase virgolettata è di una arroganza sbalorditiva, dal sapore minaccioso. ” Considerata l’incertezza del quadro normativo ed i ritardi organizzativi e l’incerto futuro delle Srr, i lavoratori dell’Ato3 SOLLECITANO l’Amministrazione Comunale, nell’ambito dei compiti di razionalizzazione della spesa e delle risorse pubbliche, ad AVVIARE con URGENZA la MOBILITA’ del personale attualmente in servizio VERSO altre società controllate dal Comune che hanno carenza in organico. ” Le seguenti parole in latino fanno parte del CONFITEOR, preghiera con la quale i cattolici chiedono perdono a Dio riconoscendo le proprie colpe, ne consiglio ai dipendenti degli ATO un’uso quotidiano per scusarsi con i cittadini, ammettendo la propria fannullagine
    MEA CULPA,
    MEA CULPA,
    MEA MAXIMA CULPA.
    Signori di MessinAmbiente e ATO, e se i cittadini incazzati di brutto ritardassero il pagamento della futura TARI, cosa pensate che succederebbe? Pensate a lavorare come fanno gli OPERATORI ECOLOGICI di città come Milano, Verona, Ravenna, Treviso e… a voi la scelta della città.

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