Trovate microspie nella stanza del sindaco di Monforte San Giorgio

Trovate microspie nella stanza del sindaco di Monforte San Giorgio

Serena Sframeli

Trovate microspie nella stanza del sindaco di Monforte San Giorgio

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lunedì 30 Giugno 2014 - 07:32

Dopo la busta contenenti i due proiettili destinati a Cannistrà, l’assessore Battaglia chiede una bonifica ambientale. Già dai primi mesi dall’insediamento, il Sindaco era stato oggetto di attacchi e minacce effettuate via Facebook da profili anonimi

Nuovi problemi per il Primo Cittadino di Monforte San Giorgio, Giuseppe Cannistrà. Dopo l’episodio dello scorso marzo in cui Cannistrà ha ricevuto una busta contenente due proiettili, a seguito di una bonifica ambientale nell’ ufficio del sindaco sono state rinvenute due microspie dotate di modalità audio e di video ripresa. Dalla bonifica è inoltre emerso che il computer nell’ufficio del Primo Cittadino è stato manomesso attraverso l’installazione di un programma nascosto che consentiva la trasmissione di tutte le operazioni che venivano effettuate con tale dispositivo a terzi non ancora identificati.

L’iniziativa di effettuare attraverso personale specializzato una bonifica degli uffici comunali è stata dell’Assessore Antonino Battaglia in quanto, già dai primi mesi dall’insediamento, il Sindaco era stato oggetto di attacchi e minacce effettuate via Facebook da profili anonimi; Cannistrà aveva provveduto ad adire le competenti Autorità giudiziarie tramite l’Avv. Piera Basile la quale, a seguito di tale incarico, è stata oggetto di gravi attacchi. A portare alla bonifica è stata la strana circostanza per cui tutti i fatti di cui si discuteva all’interno della stanza del primo cittadino, dopo brevissimo tempo, divenivano di dominio pubblico e venivano diffusi da tali profili anonimi.

Grande l’incredulità del Sindaco Cannistrà che afferma: “continuo ad essere sconcertato in quanto episodi simili non si erano mai verificati a Monforte San Giorgio, né tantomeno nessuno avrebbe mai immaginato cose del genere. Nel mese di Marzo mi erano stati recapitati due proiettili e sabato scopro che tutta la mia attività veniva spiata da soggetti non ancora identificati”. “Trovo incresciosi- prosegue Cannistrà- tali fatti, i quali diventano più inquietanti ove si consideri che tutti gli attacchi e le minacce alla mia persona venivano e vengono effettuati da profili anonimi. Non mi spiego il perché di tanto accanimento. Forse perché il nostro operato sta alterando poteri consolidati o meccanismi di potere radicati? Vorrei comunque tranquillizzare tutti sul fatto che episodi del genere, per quanto amari e sconcertanti, non minano, nè mineranno minimamente l’impegno di questa Amministrazione Comunale nel portare avanti le proprie iniziative e i propri principi”. “Il nostro impegno- conclude il Primo Cittadino- resta legato all’assoluta convinzione che l’onestà e la trasparenza non possono soccombere di fronte a chi non si fa scrupolo alcuno nell’utilizzare qualsiasi mezzo pur di infangare e delegittimare la nostra azione amministrativa. Da un anno a questa parte siamo vittime di continue offese, minacce e gesti vigliacchi, ma tutto questo non ci ha fermati né ci fermerà nel portare avanti quell’opera di cambiamento, quell’inversione di tendenza nella quale crediamo fermamente e della quale necessita la realtà di Monforte San Giorgio”.

Sulle indagini, che sono state delegate alla Procura Distrettuale di Messina, vige il massimo riserbo.

Intanto giungono dalle associazioni cittadine messaggi di solidarietà: La Cyber Community dei Monfortesi nel Mondo, tramite il portavoce Guglielmo Scoglio, condanna “il nuovo grave episodio ed esprime al Sindaco, impegnato nel non facile compito di amministrare e far crescer culturalmente e moralmente il nostro Paese in un momento storico obiettivamente difficile, vicinanza e solidarietà”.
“Ancora una volta- si legge nella nota- siamo certi che, mentre le Forze dell’ordine e la Polizia postale non faranno mancare il loro impegno per giungere dei responsabili, anche tutti i cittadini di Monforte e i componenti dell’Amministrazione comunale vorranno condannare fermamente l’accaduto, riaffermando la necessità che siano rispettati i principi etici e morali sui quali si fonda la civile convivenza”.

4 commenti

  1. puzza di bruciato 30 Giugno 2014 10:03

    Non capisco dov’è il problema!!! Essendo il sindaco un ns dipendente devono abituarsi ad essere continuamente in streaming. Tanto i sindaci, le giunte gli assessori ecc. ecc. svolgendo il lavoro come rappresentanti del popolo e controllandoli sul posto di lavoro non penso che nessuno violi la loro privacy.. Insomma li paghiamo, ed anche profumatamente, noi….

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  2. puzza di bruciato 30 Giugno 2014 10:03

    Non capisco dov’è il problema!!! Essendo il sindaco un ns dipendente devono abituarsi ad essere continuamente in streaming. Tanto i sindaci, le giunte gli assessori ecc. ecc. svolgendo il lavoro come rappresentanti del popolo e controllandoli sul posto di lavoro non penso che nessuno violi la loro privacy.. Insomma li paghiamo, ed anche profumatamente, noi….

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  3. Si prega di collegare la bocca al cervello! Una cosa è la trasparenza e la comunicazione di una amministrazione, un’altra è SPIARE un qualsiasi cittadino. Ben vengano streaming degli incontri, accesso agli atti e open data ma qui si parla di spiare persone con lo scopo di minacciarle.
    Informati anche su quanto sono profumati questi stipendi nei piccoli comuni.

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  4. Si prega di collegare la bocca al cervello! Una cosa è la trasparenza e la comunicazione di una amministrazione, un’altra è SPIARE un qualsiasi cittadino. Ben vengano streaming degli incontri, accesso agli atti e open data ma qui si parla di spiare persone con lo scopo di minacciarle.
    Informati anche su quanto sono profumati questi stipendi nei piccoli comuni.

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