Resta alta la tensione tra i lavoratori del Cus, da 31 mesi in attesa di stipendio

Resta alta la tensione tra i lavoratori del Cus, da 31 mesi in attesa di stipendio

Resta alta la tensione tra i lavoratori del Cus, da 31 mesi in attesa di stipendio

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lunedì 10 Settembre 2012 - 17:46

I cinque dipendenti hanno scritto una lettera al Procuratore Lo Forte, dicendosi «indignati dal continuo perpetrarsi di questo scarica barile tra Enti»

Resta alta la tensione tra i lavoratori del Cus. A distanza di oltre due settimane dalla proclamazione dello sciopero ad oltranza, i cinque dipendenti del Centro Universitario Sportivo di Messina, lamentano di non avere ricevuto ancora alcuna notizia riguardo il recupero delle circa 31 mensilità maturate. La vertenza, dunque, resta irrisolta. Neanche il recente consiglio di amministrazione convocato dall’Università con al punto VIII dell’Ordine del giorno il “ Rapporto sui Campionati Nazionali Universitari e Stato del Cus Messina – sottolineano i cinque lavoratori in una lettera indirizzata anche al procuratore Lo Forte- ha prodotto alcuna soluzione al problema ed il rettore Francesco Tomasello ha dichiarato di essere in attesa di ricevere dal Centro Universitario Sportivo di Messina un nuovo piano finanziario precisando, che il precedente non comprendeva la completa situazione debitoria.

«Ci corre obbligo precisare e ricordare- continuano i lavoratori nella lettera – che nel precedente piano finanziario presentato dai Commissari CAMA e MELAI, esposto e condiviso con il Consiglio di amministrazione dell’Università degli Studi di Messina il 03 Agosto 2010 e, successivamente, approvato dal Consiglio Federale del CUSI ROMA nella seduta dell’8 Agosto 2010, era già stato accertato il totale disavanzo maturato fino a quel periodo, tant’è che lo stesso prevedeva tra l’altro il totale rientro dello stato debitorio nei confronti del personale dipendente in un anno».

I dipendenti del Cu si chiedono quindi polemicamente «a chi sono attribuibili i fallimenti di questi quasi tre anni di Attività Commissariale? Al CUSI ROMA che ha nominato i Commissari senza sovraintendere sul loro operato come avrebbe dovuto fare, come tra l’altro riportato nella delibera di nomina del 04 Febbraio 2010? All’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MESSINA, che ha indicato il nome del Dott. Sergio CAMA come Commercialista di Fiducia dell’Ateneo Messinese, grazie alla sua particolare competenza ed esperienza in materia economica e finanziaria, dovendo affrontare delicate problematiche di ripiano dei debiti, di ristrutturazione e di riorganizzazione dello sport universitario e quindi di ripristino delle ordinarie condizioni di gestione previo rinnovo degli organi statutari disciolti ? Oppure ai Commissari Straordinari CAMA e MELAI che in questi quasi 3 anni di Commissariamento si sono accorti solo adesso che il piano di risanamento approvato nel 2010 dall’ UNIVERSITA’ DI MESSINA e dal CUSI ROMA non è mai partito?»

Il personale del Cus si dice «indignato dal continuo perpetrarsi di questo scarica barile tra Enti che dovrebbero operare in regime di efficienza e trasparenza » e ricordano «al Presidente del CUSI Roma Dott. Leonardo COIANA (tra i destinatari della lettera) , come nell’anno 2009 a causa della precedente vertenza, l’allora Presidente del CUS Messina ed attuale membro del Consiglio Federale del CUSI Roma Dott. Piero JACI ebbe il buon senso di rimettere il proprio incarico insieme a tutto il Consiglio Direttivo, ci auguriamo che anche in questo caso il buon senso abbia il sopravvento».

«Restiamo sempre in attesa di fatti concreti», concludono i firmatari Marco Gallinari, Giuseppe Gangemi, Lorenza Nicocia, Giuseppe Scattareggia, Antonio Spadaro

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