Navarra punta su innovazione tecnologica, internazionalizzazione, qualità della didattica e infrastrutture

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Navarra punta su innovazione tecnologica, internazionalizzazione, qualità della didattica e infrastrutture

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lunedì 21 Dicembre 2015 - 19:40

Il rettore sa che i passi da compiere sono ancora tanti, ma è convinto che l’Università di Messina sia sulla strada giusta e si dice certo che gli studenti laureati nel nostro ateneo non hanno nulla da invidiare, per preparazione, ai “bocconiani” o ai laureati in altri atenei prestigiosi della penisola

Il tradizionale appuntamento con lo scambio di auguri natalizi tra il rettore e la stampa è diventato un’occasione per tracciare un breve bilancio dell’anno appena trascorso ed annunciare i progetti che interesseranno l’ateneo peloritano nel 2016.

«Lo scorso anno – ha esordito Navarra- abbiamo formulato nuove regole, questo è stato l’anno in cui le abbiamo implementate». Al centro dell’azione universitaria c’è soprattutto l’innovazione tecnologica: l’Università di Messina – ha spiegato il rettore – si è già dotata di due piattaforme informatiche per rendere più efficienti sia la macchina amministrativa sia l’offerta didattica , attraverso la creazione della cosiddetta anagrafe della didattica , ed andare ad intervenire lì dove c’è maggiore necessità .

Nel 2016, l’Università mirerà a rafforzare l’internazionalizzazione, attraverso la stipula di protocolli di intesa con altri atenei ,non solo europei, al fine di dare agli studenti più meritevoli la possibilità di conseguire il tiolo accademico doppio.

Per migliorare la qualità della didattica , Navarra ha annunciato che metterà in “competizione” tra loro i Dipartimenti, assicurando maggiori risorse di bilancio a quelli che otterranno i migliori risultati sulla scorta delle valutazioni degli studenti .

Il rettore intende, inoltre, premiare i Dipartimenti che saranno in prima linea per l’orientamento nelle scuole, con l’obiettivo di rendere più attrattivo l’Ateneo ed incrementare così il numero delle immatricolazioni.

Tra i progetti del rettore rientrano gli investimenti per le infrastrutture universitarie: «In bilancio– ha detto – abbiamo stanziato quasi 4milioni di euro per le aule».

Nell’incontro natalizio con i giornalisti, Navarra – come già altre volte ha fatto in passato- ha messo in discussione il sistema di valutazione della ricerca, che –ha spiegato – si fonda su parametri fissati ex post, redendo impari la comparazione della produzione scientifica dei vari atenei.

Il rettore sa che i passi da compiere sono ancora tanti, ma è convinto che l’Università di Messina sia sulla strada giusta e si dice certo che gli studenti laureati nel nostro ateneo non hanno nulla da invidiare, per preparazione, ai “bocconiani” o ai laureati in altri atenei prestigiosi della penisola. «Se andiamo a vedere i concorsi pubblici, i laureati a Messina sono sempre tra i vincitori».

Navarra guarda al 2016 con speranza ed ottimismo, compiaciuto anche per «l’ottimo lavoro» che stanno facendo i suoi prorettori. (DLT)

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