Aule del Caio Duilio nella zona sud? Coro di no: "Così il Nautico muore"

Aule del Caio Duilio nella zona sud? Coro di no: “Così il Nautico muore”

Rosaria Brancato

Aule del Caio Duilio nella zona sud? Coro di no: “Così il Nautico muore”

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sabato 19 Settembre 2020 - 18:02

La proposta di spostare alcune classi a 3 km dalla sede centrale crea disagi e potrebbe portare alla fine dello storico istituto

Dal Caio Duilio un coro di no alla soluzione proposta dal sindaco metropolitano per sopperire alla mancanza di aule (18) con il trasferimento in due immobile della zona sud, a tre km dalla sede centrale peraltro adatto solo in parte alle esigenze dell’istituto nautico. A spiegare i motivi del no è la dirigente scolastica Maria Schirò:

Il no della preside Schirò

Si tratta di una situazione critica che non fa altro che aggravare la carenza atavica di aule che il nautico messinese ha sempre denunciato alle amministrazioni di turno. La proposta prospettata per l’ITTL Caio Duilio consiste  nello spostamento di un certo numero di aule presso un’ennesima sede staccata, anzi due,  alcuni locali situati in zona centro sud della città, in particolare in via Uberto Bonino, area Zir, distanti quasi tre chilometri dalla sede centrale ed altri, distanti altri duecento metri dai primi. Gli undici locali, posti a circa tre chilometri dalla sede centrale, necessitano di alcuni lavori adeguamento e messa a norma, mentre negli altri 20 locali proposti, i lavori richiederanno un tempo maggiore.  

3 km dalla sede storica

Mi piace essere chiara, non intendo, in un momento così difficile e complesso, fare resistenza od ostruzionismo nei confronti delle soluzioni prospettateci dal sindaco De Luca, ma intendo ribadire con forza che la proposta che ci è stata fatta, non fa altro che penalizzare ulteriormente ed ancora una volta i nostri studenti: circa 200 di loro provengono da fuori comune e dalla Calabria e altrettanti dai villaggi limitrofi e giungono ogni mattina ai terminal dei mezzi pubblici, posti nella zona della stazione o del porto. La posizione delle attuali sedi consente loro di spostarsi a piedi per arrivare in orario a scuola; viceversa per raggiungere queste nuove sedi sarebbero costretti a prendere l’ennesimo mezzo di trasporto pubblico ed attraversare il traffico cittadino, cosa che si ripeterebbe al rientro a casa, considerato che i tempi di percorrenza stimati, dalle nuove sedi alla stazione, sono di circa 12 minuti con un mezzo motorizzato e senza traffico e di 30 minuti a piedi, con conseguenti oggettive ricadute temporali: saremo costretti ad obbligare l’utenza a partire anticipatamente da casa, quando già molti ragazzi fuori sede, tra cui molti calabresi, si alzano alle cinque ogni mattina, per rientrare con altro ritardo alle proprie abitazioni.

Troppi disagi

Questi ulteriori disagi costringerebbero la gran parte degli studenti a desistere dalla frequenza scolastica od a trasferirsi in altre scuole, abbandonando l’obiettivo di proseguire gli studi nel settore marittimo.  Si tratterebbe inevitabilmente di una soluzione logistica destinata a decretare, con il tempo, il decremento della popolazione scolastica e conseguentemente la morte di questo storico istituto, che per anni, in passato, ha rappresentato per i messinesi una preziosa realtà da preservare, esaltare e tutelare.  Voglio ricordare che il nostro istituto è uno dei pochissimi ormai ad avere un unico indirizzo; la soluzione ipotizzata comporterebbe notevoli difficoltà nell’organizzare razionalmente le attività didattiche su varie sedi così distanti tra loro. Dispersione di tempo e rischio per il personale scolastico, costretto a spostarsi attraversando le strade centrali in orari di punta e ritardi nel cambio d’ora sarebbero all’ordine del giorno.

E i laboratori?

Altro importantissimo aspetto, che non posso far sottovalutare, riguarda l’obbligo per gli studenti di questo indirizzo, di frequentare i laboratori di settore, (e mi riferisco a simulatori di conduzione navale, simulatori di direzione macchine navali, ecc, costosi ed ingombranti), obbligo utile a garantire la conformità dei percorsi specifici, ed il raggiungimento di competenze in uscita, requisiti e standard internazionali e comunitari, fissati da convenzioni e direttive per il settore marittimo. Il percorso formativo trasporti e logistica, infatti, deve garantire ed assicurare l’applicazione delle Direttive Ue sulle competenze minime di formazione della “gente di mare”, e rispondere dei risultati direttamente al Ministero dell’Istruzione. Tali laboratori d’indirizzo sono situati nella sede centrale, e nel caso di spostamento su sedi molto distanti, gli studenti sarebbero impossibilitati a frequentarli.

Le lezioni inizieranno lo stesso

Infine, tengo molto a precisare che nella mia lunga carriera professionale, caratterizzata da professionalità e forte senso di responsabilità nei confronti degli studenti e rispetto delle esigenze delle famiglie, ho sempre utilizzato il buon senso per garantire il servizio scolastico, seppur con mille difficoltà e talvolta assumendo in prima persona l’impegno di sopperire all’inerzia delle amministrazioni, pur di garantire la continuità dell’attività didattica. Anche in quest’occasione, se pur tra tanti disagi, grazie alla professionalità e la tenacia di tutta la mia comunità scolastica, le attività partiranno. Partiranno in termini di legge, con le possibilità che la norma ci consente, garantendo a tutti i nostri studenti l’opportunità di partecipare sia in presenza, che a distanza in modalità didattica integrata. Ci siamo dotati delle strumentazioni tecnologiche necessarie e siamo pronti a dare il via a questo nuovo anno scolastico. Noi garantiremo, dunque, il prossimo 24 settembre, nonostante tutto, l’avvio delle attività didattiche, nel massimo rispetto delle condizioni di sicurezza, soprattutto in relazione alle misure di prevenzione e contenimento del rischio Covid-19.

Realtà d’eccellenza

Oggi, il Caio Duilio nel settore marittimo internazionale e su tutto il territorio nazionale  è considerata una realtà d’eccellenza grazie ai risultati determinati dalle risorse professionali e strumentali che ha in sé. L’interesse dell’utenza per il Nautico di Messina è sempre stata determinata soprattutto dal livello qualitativo della formazione che eroga e dall’immagine che negli anni, ha saputo dare di sé: una scuola capace di formare figure e professionisti di qualità per il settore marittimo, che hanno portato alto il nome della città di Messina in tutto il mondo ed oggi certe scelte miopi ed imposte dall’alto, ribadisco, rischiano di decretare, dopo circa due secoli di storia, la fine del Nautico messinese. Voglio infine aggiungere che proseguiremo e garantiremo il servizio così, fino a quando non verranno adottate soluzioni idonee alle esigenze dei nostri studenti come quelle da noi proposte ed inascoltate. Il nostro lavoro lo sappiamo fare, lo facciamo e lo continueremo a fare bene come abbiamo fatto fino ad oggi, nonostante tutto”.

Il no degli studenti

ANCHE I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI HANNO VOLUTO DIRE LA LORO ED E’ UN NO. Com’è noto, l’Istituto Nautico vanta un’antica tradizione che ha da sempre rappresentato il mondo marittimo delle città di Messina, di Reggio Calabria e dei loro territori. Fondato con Regio Decreto del 30 ottobre 1862, è, tutt’oggi, l’unico istituto di settore nella città di Messina ed accoglie una vasta utenza proveniente dalle province di Messina e di Reggio Calabria. Il “Caio Duilio”, quindi, vanta una tradizione marinaresca, legata alla storia di Messina e rispondente, oggi, alle esigenze innovative di specializzazione, legate al mondo dei trasporti navali, della logistica e della cantieristica, che rappresentano i principali indotti del mercato del lavoro marittimo. Il Diploma rilasciato è abilitante e le competenze acquisite dagli alunni sono spendibili a livello internazionale.

L’importanza dei laboratori

Proprio all’interno di questo sistema, ormai esteso a tutti gli Istituti Nautici del territorio italiano, tutte le discipline e, in particolare, quelle di indirizzo, sono caratterizzate da una molteplicità di metodologie didattiche che richiedono OBBLIGATORIAMENTE l’utilizzo di laboratori di indirizzo e di simulatori di navigazione e di macchine, così come definito dalla normativa europea. Studiare le materie di indirizzo in situazioni di realtà risulta essere determinante per una formazione innovativa. Sulla base di queste premesse, la sede storica del “Caio Duilio” in Via La Farina, legata anche alla memoria di chi ha frequentato questo istituto, rappresenta un vanto per chi vive il mare e lo Stretto di Messina come fonte di ispirazione e di passione.

La cronica carenza di aule

Ad oggi, le classi del primo biennio risultano essere allocate presso la sede del Verona Trento garantendo, in tal modo, agli alunni del secondo biennio e delle quinte classi, di potere utilizzare i simulatori e i laboratori posti alla sede centrale. Il corso Costruttori Navali e una classe che turna ogni due settimane si trovano allocate presso i locali dell’ex ARPA in Via Santa Cecilia e tale situazione crea non pochi disagi per gli alunni che devono seguire le lezioni in laboratorio. Tutti gli spostamenti rappresentano anche un carico di responsabilità non indifferente per tutto il personale scolastico incaricato della sicurezza degli alunni. Tuttavia, nonostante il profondo disagio in atto, le sedi distaccate dalla centrale afferiscono ad un’area limitata alla zona limitrofa alla Stazione centrale e Marittima, facilmente raggiungibili dalla maggior parte degli alunni provenienti dalla periferia e dalla provincia messinese e calabrese. A fronte di quanto illustrato, tutti gli alunni del “Caio Duilio” chiedono alla S.V. che venga presa in considerazione la richiesta degli stessi affinché vengano restituite le aule del secondo piano della sede storica di Via La Farina. Ciò porterebbe a ridimensionare se non addirittura a risolvere le problematiche logistiche  del glorioso Istituto Nautico.

Le promesse disattese di De Luca

Ad oggi dopo vari incontri con il sindaco Cateno De Luca (il primo a novembre 2019, in quell’occasione furono illustrate da noi rappresentanti, al primo cittadino, le carenze strutturali e la mancanza di aule. In quell’incontro lo invitammo ad una delle nostre assemblee d’istituto, gli regalammo una felpa della scuola personalizzata con il suo nome, gli facemmo fare un tour della scuola, affinché verificasse le moltissime carenze dell’istituto che ci penalizzano quotidianamente. Con entusiasmo, il sindaco ci promise che avrebbe fatto il possibile per restituirci la nostra sede storica originaria, sottolineando l’enorme spreco economico, degli enti locali, per le molteplici sedi che occupiamo.

Così il Nautico morirà

Un secondo incontro avvenne a febbraio 2020. In quell’occasione, presentammo una petizione di circa 650 firme degli alunni che chiedevano ulteriori chiarimenti in merito al problema sopra esposto. La risposta del sindaco si materializzò in un sopralluogo nella sede della scuola secondaria “Mazzini-Gallo” , utile a scoprire che solo 12 delle circa 30 aule erano occupate dagli studenti. Infine, l’ultima beffa datata 17/09/2020, con il sindaco De Luca che informa che sono state trovate delle aule nella zona sud della città esattamente allo Z.I.R situata a circa 3 chilometri dalla sede centrale, per risolvere il problema logistico del Caio Duilio. Tutto ciò ci lascia sconcertati e delusi. Un eventuale spostamento creerebbe molteplici problematiche per gli studenti delle province e della Calabria, che arrivati alla stazione o al porto sarebbero costretti ad usare un altro mezzo di trasporto che comporterebbe grandi ritardi e uscite anticipate. Non si esclude nemmeno l’ipotesi che molti alunni potrebbero abbandonare l’istituto. Siamo stanchi di aspettare e sentire le solite promesse che poi non vengono mantenute, abbiamo il diritto di studiare e passare le nostre giornate in aula in modo dignitoso.

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