L'amministrazione presenta Pedibus a scuole e genitori

L’amministrazione presenta Pedibus a scuole e genitori

L’amministrazione presenta Pedibus a scuole e genitori

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sabato 21 Settembre 2013 - 11:44

Incontro nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca promosso dagli assessori Panarello e Cacciola per illustrare alla città il nuovo progetto per far andare i bambini a scuola in modo alternativo. Ecco tutti i dettagli per partecipare all'iniziativa.

Le scuole hanno riaperto i battenti da pochi giorni e il Comune lancia ufficialmente il suo progetto per offrire agli alunni un nuovo modo di raggiungere gli istituti. “Pedibus” era già stato presentato nelle scorse settimane, oggi è stato illustrato dai promotori, gli assessori alla Pubblica Istruzione e alla Mobilità, Patrizia Panarello e Gaetano Cacciola, a dirigenti scolastici e genitori. L’incontro di oggi, a cui ha partecipato anche la Fondazione di Comunità che sta sponsorizzando l’iniziativa, è servito per fornire a coloro i quali dovranno essere i protagonisti del progetto tutti i dettagli di quello che innanzitutto sarà un esperimento.

L’idea che sta alla base di Pedibus è far percorrere ai bambini un tragitto a piedi per andare e tornare da scuola. Una sorta di autobus umano, composto da una carovana di bambini in movimento accompagnati da un adulto, con capolinea, fermate, orari e percorso prestabilito. Per l’amministrazione comunale, che si ispira ad altre città italiane ed europee in cui già è in vigore, Pedibus è il modo più sicuro, ecologico, divertente e salutare per andare e tornare da scuola. Attraverso questo nuovo sistema si punta ad insegnare ai più piccoli valori che vanno dal rispetto dell’ambiente all’importanza dell’attività fisica. Considerato anche che la speranza è di ridurre sensibilmente il traffico nelle ore di punta di entrata e uscita da scuola.

Ad ogni istituto verranno consegnati dei questionari per capire le esigenze delle famiglie, tutti coloro che desiderano aderire all'iniziativa possono proporsi come accompagnatori (genitori, nonni, parenti dei bambini), inviando una mail a pedibus@comune.messina.it. Nella mail devono essere indicati tutti i dati anagrafici della persona disponibile ad accompagnare i bambini, con cognome, nome, data di nascita, telefono, mail, rapporto di parentela con l'alunno, cognome e nome dell'alunno, la scuola, la classe e la sezione. Chi volesse avere più informazioni su progetto, regolamento e materiale divulgativo può collegarsi all'indirizzo www.comune.messina.it/pedibus/.

Nelle scorse settimane non sono mancate già le polemiche, soprattutto dai villaggi che da sempre lamentano servizi inesistenti sul fronte del trasporto pubblico. A questo punto però non resta che vedere il primo Pedibus in movimento per poter dire se a Messina questo esperimento funziona.

Francesca Stornante

7 commenti

  1. Abbiamo bisogno di esperimenti : dall’autobus al pedibus.
    E poi a fine anno premiazione per la buona riuscita dell’evento….
    In attesa della flotta comunale di attreversamento dello stretto , iniziamo col pedibus.
    Che peccato , avevamo un progetto già pronto e confezionato: già pronto per l’inizio dell’anno scolastico eppure della campagna elettorale ricordo le trasmissioni e le interviste sulla flotta comunale di attraversamento dello stretto e dei 17 milioni di euro realizzabili a pieno regime e fatico a ricordare del mitico pedibus.

    Aspettando Felice Calabro’

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  2. Appartengo ad una generazione che andava a scuola a piedi;oggi vedo invece ragazzi che per fare moto frequentano palestre mentre vengono accompagati in auto quasi fin dentro le scuole.
    Premesso ciò, questo progetto mi sembra discutibile:infatti presuppone che si frequenti una scuola vicino casa,mentre spesso i bambini frequentano scuole lontane,perchè vicine al luogo di lavoro dei genitori. E poi è bello camminare a piedi,ma non quando il tempo è cattivo.Certo si può fare l’esperimento,ma non sono molto ottimista.

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  3. L’incontro di oggi e’ stato surreale (oltre ad essere iniziato con un’ora di ritardo). Il progetto ha limiti molto evidenti sotto il profilo delle responsabilità e, pur essendo apprezzabile in linea di massima l’idea, a Messina si tratta di pura fantasia che immagino naufragherà miseramente. Detto questo, per il momento e’ opportuno aspettare e vedere come verranno risolti i problemi di natura assicurativa e quelli legati alle verifiche sulle persone coinvolte (non basta il volontariato, e’ importante sapere a chi si affidano i propri figli). È tralascio ogni commento sulla qualità dei percorsi che, nei progetti piedibus, DEVE essere garantita…

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  4. Ma facciamo i seri! Non riuscendo a sanare i bilanci Del Comune delle partecipate, si propongono queste sciocchezze. Bisogna far funzionare l’atm, bisogna sostituire l’attuale gruppo di dirigenti con altri più capaci e qualificati. Bisogna formulare un piano industriale Che preveda la ripresa del servizio pubblico efficiente. Ma il santone indiano e i suoi seguaci non hanno la minima idea di come fare. Spero tanto nei ricorsi altrimenti Messina affonda. Questi sono proprio ricottari

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  5. “Proporsi come accompagnatori”. MA SIETE PAZZI. Dovrei affidare mio figlio ad uno che si propone come accompagnatore? AVETE ARIA FRITTA IN TESTA?

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  6. Siamo giunti alla follia pura.
    Invece di organizzare autobus e polizia municipale per un servizio efficente che scoraggi tutto quel movimento di auto che genera confusione ed erosione della busta paga, si intende giocare.
    Fatto ciò dovranno essere punite con il massimo rigore le soste selvagge persino nelle rotatorie che diventano strettoie buone per fare gimkane per bici.
    Se anche voi non siete capaci almeno non fate ridere tutta l’Italia.

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  7. Cari bambini e ragazzini di cumia, larderia,zafferia, tipoldo, faro superiore, non lamentate l’assistenza di mezzi pubblici, avete visto come i vostri compagnetti che abitano sul viale possono andare s scuola a piedi? Sempre a lamentare state. Meno male che qualcuno ha risolto i problemi del trasporto pubblico in questa città. propongo di utilizzare i pochi autobus che restano come furgoni paninoteca e i binari del tram come rotaie per un grande parco giochi. Povera messina, non possiamo manco lamentarci perché questo lo abbiamo voluto noi… anzi voi .

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