Autonomia differenziata, Confesercenti Reggio “chiede conto” ai politici calabresi

Autonomia differenziata, Confesercenti Reggio “chiede conto” ai politici calabresi

Redazione

Autonomia differenziata, Confesercenti Reggio “chiede conto” ai politici calabresi

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giovedì 28 Ottobre 2021 - 18:58

REGGIO CALABRIA – Una richiesta di delucidazioni. E, possibilmente, d’agire… Questo il contenuto della “lettera aperta” inviata dal presidente di Confesercenti Reggio Calabria Claudio Aloisio al neoPresidente della Regione Roberto Occhiuto, al sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, ai nuovi consiglieri regionali e a senatori e deputati calabresi circa il ddl sull’autonomia differenziata inserito nel Nadef, ossia la Nota d’aggiornamento al Documento d’economia e finanza 2021.

Via libera a un federalismo iniquo

Claudio Aloisio, presidente Confesercenti Reggio Calabria

Il disegno di legge «non era presente in nessuna delle bozze circolate fino al giorno prima dell’approvazione da parte del Governo», osserva Aloisio; ed è stato dunque aggiunto «non si capisce bene quando e da chi».
A questo punto, però, il problema non è più questo. Ma è che l’autonomia differenziata «spiana la strada politico-legislativa a un potenziamento ulteriore di quel federalismo, monco e iniquo, che tanti danni ha provocato e continua a provocare al Meridione».

Un federalismo «competitivo», più che cooperativo come avrebbe dovuto, rilevano da Confesercenti Reggio Calabria; e intanto, a 21 anni dalla modifica del Titolo Quinto della Costituzione, i Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) «non solo non sono stati mai resi operativi ma, addirittura, ancora nemmeno definiti», sicché per la ripartizione dei fondi agli Enti intermedi si continua a utilizzare il più che penalizzante criterio della spesa storica.

Persi 600 miliardi in 10 anni

Risultato: come da dati Eurispes, sono stati dirottati al Nord «solo negli ultimi dieci anni oltre 600 miliardi di euro spettanti al Sud». Per non parlare delle storture da tempo subite dai cittadini di Reggio, «una delle città più povere d’Italia che è inverosimilmente anche la più tassata in assoluto».

Con l’autonomia differenziata, 23 materie oggi a competenza concorrente Stato/Regioni entrerebbero nella sfera regionale esclusiva: segmenti fondamentali, dalla Sanità alle risorse energetiche, dai trasporti alla scuola.

Inserimento in Nadef, che trucco!

Perché il ddl all’interno del Nadef? Per impedire l’eventuale promozione di un referendum abrogativo (escluso, in materia tributaria), a fronte di uno strumento per rendere più ricche regioni già ricche e, inevitabilmente, abbandonare al loro destino le regioni meno sviluppate.

Ma perché Confesercenti Reggio Calabria sente il bisogno di farsi viva sul punto? In sostanza per chiedere «come sia possibile che i rappresentanti regionali, la deputazione calabrese e tutti i colleghi meridionali – scrive Aloisio – non abbiano ancora levato una forte voce unitaria e messo in atto, ognuno per le proprie competenze, tutte le azioni propedeutiche a contrastare questo gravissimo e indecoroso colpo di mano che, se portato a compimento, darà il definitivo colpo di grazia a tutte le speranze per una crescita economica e sociale dell’intero Sud Italia».

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