Continua la raccolta firme per eliminare il pedaggio di Ponte Gallo

Continua la raccolta firme per eliminare il pedaggio di Ponte Gallo

Marco Celi

Continua la raccolta firme per eliminare il pedaggio di Ponte Gallo

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lunedì 22 Maggio 2017 - 08:11

Ormai da diversi anni il consigliere della VI Circoscrizione Biancuzzo porta avanti la battaglia per abolire l'iniquo pagamento del pedaggio per l'uscita a Ponte Gallo. dal 25 aprile ha iniziato una raccolta firme, con l'obbiettivo di 10000 consensi, per presentarla anche al premier Gentiloni.

Dopo Piazza Duomo, San Saba, Ponte Gallo stesso e per ultima Piazza Cutugno di Ganzirri, la petizione promossa dal consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo, per chiedere l'abolizione del pedaggio di Ponte Gallo, iniziata il 25 aprile, ha raggiunto quota 2550 firme. Dopo anni di richieste all'amministrazione, al CAS, al Ministero e denuncie a mezzo stampa, il problema del pagamento di 1,20 euro di pedaggio all'uscita di Villafranca resta irrisolto per la popolazione messinese, costretta a pagare un pedaggio, da 45 anni, per un percorso di circa 8 km, entro i confini del suo territorio comunale e senza mai lasciare la tangenziale, peraltro ridotto ad una sola corsia per via di numerosi cantieri e in condizioni tutt'altro che eccellenti.

Purtroppo le avverse condizioni meteo non hanno permesso che ieri, domenica 20 maggio, la raccolta firme si svolgesse per il meglio, fermandosi soltanto alla quota di 82 firme raccolte in un ora. Ma la missione di Biancuzzo, insieme agli altri consiglieri Sanò e Lambraio, non è conclusa. L'obiettivo finale restano 10000 firme, e saranno organizzati altri appuntamenti per continuare la raccolta.

"Non ci fermeremo, andiamo avanti e siamo uniti – dichiara Biancuzzo – buona volontà, impegno, determinazione, umiltà, e la voglia di fare ci danno la forza per continuare, senza invidie. Questa è la nostra battaglia: il futuro della riviera nord".

Una volta raggiunte le firme poste come obbiettivo, Biancuzzo ha intenzione di portare, a sue stesse spese, una copia della petizione fino a Roma, al premier Gentiloni, presentando anche una copia al prefetto e al sindaco di Messina.

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