Stop a spese legali folli e ad incarichi ai “soliti noti”. Identificazione obbligatoria per i massoni

Stop a spese legali folli e ad incarichi ai “soliti noti”. Identificazione obbligatoria per i massoni

Danila La Torre

Stop a spese legali folli e ad incarichi ai “soliti noti”. Identificazione obbligatoria per i massoni

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martedì 01 Luglio 2014 - 14:04

La consigliera comunale di Cambiamo Messina dal Basso ha presentato un nuovo “Regolamento per l’affidamento di incarichi di patrocinio legale a professionisti esterni". Tocca così uno dei nervi scoperti di palazzo Zanca: il settore legale, su cui anche la Corte dei Conti ha più volte bacchettato il Comune, invitandolo a contenere le spese ed arginare l’elevato ed incontrollato contenzioso

Un nuovo “Regolamento per l’affidamento di incarichi di patrocinio legale a professionisti esterni al Comune”. A proporlo è la consigliera di Messina dal Basso, Nina Lo Presti, che ne ha illustrato le disposizioni più importanti questa mattina, in conferenza stampa, insieme a due giovani avvocatesse, Serena Pandarola ed Erika Caponetto.

Ad un anno dalla sua elezione, l’esponente del Civico Consesso ha deciso di toccare uno dei nervi scoperti di Palazzo Zanca: il settore legale, su cui anche la Corte dei Conti ha più volte bacchettato il Comune, invitandolo a tenere sotto controllo le spese legali ed arginare l’elevato ed incontrollato contenzioso.

Il regolamento proposto dalla Lo Presti, che è già allegato ad una proposta di delibera depositata agli atti del Consiglio Comunale, si fonda su due parole chiave: risparmio e rotazione.

Contenzioso e spese legali sono tra le voci che appesantiscono di più i bilanci comunali ed anche tra le principali cause della produzione di debiti fuori bilancio, la cui mole immensa (l’ultima stima dei revisori dei conti è di circa 350 milioni di euro) rischia di mandare al fallimento il Comune di Messina. «Al fine di attenuare la situazione emergenziale in cui versa il Comune di Messina – si legge nella premessa della proposta di delibera firmata dalla Lo Presti – si rende necessario, sin da subito, attuare tutte le iniziative possibili per il contenimento della spesa».

Per raggiungere questo importante traguardo, secondo la consigliera di Cambiamo Messina dal Basso è necessario «procedere ad una quantificazione preventiva dei compensi professionali da riconoscere per la difesa e rappresentanza in giudizio dell’Ente indicando come criterio a cui i professionisti dovranno attenersi nella redazione delle parcelle quello dei parametri minimi». I costi che Palazzo Zanca dovrà sostenere per portare avanti una causa dovranno essere chiari sin dall’inizio e via via aggiornati, per non ritrovarsi di fronte a spiacevoli sorprese.

«Risulta indifferibile – continua il documento – la necessità di evitare spese eccessive e non preventivate, anche al fine della formazione di debiti fuori bilancio e della garanzia di omogeneità di trattamento»

La Lo Presti chiede inoltre che l’assegnazione degli incarichi si ispiri a criteri di trasparenza, competenza, rotazione ed imparzialità. La consigliera dice stop agli incarichi ai “soliti noti” e spiana la strada ai tanti professionisti che operano in città.

«Nonostante il criterio della rotazione sia previsto dal vigente regolamento – ha spiegato la Lo Presti – non è mai stato applicato attraverso un sistema di regole trasparenti che arginasse la libera discrezionalità di chi gestisce la materia con evidenti rischi di sconfinare nell’arbitrio incontrollato; l’incarico pur essendo per definizione fiduciario e volto a garantire la migliore difesa possibile per l’Ente, nella maggior parte delle cause legali è stato affidato negli anni ad una cerchia ristrettissima di professionisti»

In virtù del regolamento presentato dalla consigliera comunale (IN ALLEGATO LA VERSIONE INTEGRALE), deve essere istituito un apposito Albo comunale aperto ai professionisti, singoli o associati, esercenti l’attività di assistenza e di patrocinio dinanzi alle Autorità Giudiziarie.

L’Albo dei consulenti legali è costituito da un registro nel quale i nominativi dei professionisti sono elencati in ordine alfabetico, diviso in n. 4 sezioni distinte per ambito giuridico e una sezione speciale (Amministrativo, Civile, Lavoro, Penale). Prevista, inoltre una Sezione speciale – Giovani avvocati – riservata ai legali con una anzianità di iscrizione all’albo inferiore ai 6 anni. L’Ente si riserva la facoltà di conferire a quest’ultimi incarichi per controversie civili (con esclusione delle cause di lavoro), tributarie e relative a verbali di contestazione per la violazione del codice della strada, il cui valore della causa non sia superiore a € 5.000,00.

Il Dipartimento Avvocatura provvederà alla tenuta dell’Albo ed al suo aggiornamento con cadenza biennale. Per la formazione dell’Albo viene predisposto avviso pubblico, al quale sarà data massima diffusione attraverso la pubblicazione all’Albo pretorio e sul sito web dell’Ente, e mediante comunicazione al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina.

Gli avvocati che vorranno iscriversi all’Albo comunale dovranno anche dichiarare l’appartenenza, eventuale, a logge massoniche ed associazioni ad essa assimilabili. Che non sarà, comunque, un motivo ostativo per ottenere l’incarico.

Secondo il Regolamento, gli incarichi esterni di rappresentanza in giudizio sono conferiti dal Sindaco su conforme deliberazione di Giunta Comunale e proposti dal Dirigente del Dipartimento Avvocatura, previa verifica della relativa copertura finanziaria. La scelta dovrà avvenire nel rispetto di alcuni principi e con una preciso ordine di priorità: rotazione dei professionisti per ogni sezione, procedendo allo scorrimento sistematico secondo l’ordine alfabetico e progressivo a seguito del sorteggio della lettera alfabetica dalla quale iniziare lo scorrimento per cognome, con esclusione dei professionisti già incaricati; specializzazioni ed esperienze risultanti dal curriculum; evidente consequenzialità e complementarietà con altri incarichi precedentemente conferiti aventi lo stesso oggetto; conferimento ad un professionista, nel corso di un anno solare, di un numero di incarichi per un importo complessivo dei compensi in misura non superiore a € 50.000,00 e ciò anche nel caso in cui sia iscritto in più di una sezione.

Il Regolamento targato Lo Presti vieta, inoltre, gli incarichi congiunti a più avvocati salvo «in casi eccezionali in cui la complessità della causa o la natura del contenzioso richieda conoscenze specifiche in rami diversi del diritto».

Tra le novità introdotte anche l’abolizione del Collegio di Difesa permanente, come esiste oggi al Comune, per sostituirlo con uno a carattere temporaneo, composto da un massimo di 3 professionisti.

Danila La Torre

20 commenti

  1. Brava la Lo Presti, solo un dubbio riguardo l’autocertificazione di eventuale appartenenza a loggie massoniche. Non credo che nessuno lo dichiarerà mai.

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  2. Brava la Lo Presti, solo un dubbio riguardo l’autocertificazione di eventuale appartenenza a loggie massoniche. Non credo che nessuno lo dichiarerà mai.

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  3. ma quando verrà approvato? MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII..

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  4. ma quando verrà approvato? MAIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII..

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  5. Se non rappresenta un motivo ostativo perchè un avvocato dovrebbe dichiarare l’appartenenza ad una loggia massonica?
    Forse per redigere una classifica oppure una statistica?
    La partecipazione al Rotary Club ed ai Lions Club non interessa alcun dirigente municipale?
    La genialità dei componenti la Giunta supera ogni limite, peccato che alla stessa non si accompagni la vergogna.

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  6. Se non rappresenta un motivo ostativo perchè un avvocato dovrebbe dichiarare l’appartenenza ad una loggia massonica?
    Forse per redigere una classifica oppure una statistica?
    La partecipazione al Rotary Club ed ai Lions Club non interessa alcun dirigente municipale?
    La genialità dei componenti la Giunta supera ogni limite, peccato che alla stessa non si accompagni la vergogna.

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  7. Dalle colonne di TempoStretto spesso ho lanciato l’allarme per questa brutale AGGRESSIONE LEGALE degli avvocati messinesi per conto di cittadini messinesi contro Palazzo Zanca, la nostra casa COMUNE. Noi messinesi da qualche tempo organizziamo la nostra economia per mangiare noi stessi, lo facciamo nel commercio, da qui la nostra avversione nell’accettare l’isola pedonale o qualunque manifestazione che porti visitatori nella nostra città, se dipendesse dai nostri commercianti il porto sarebbe già chiuso alle navi da crociera. La stessa cosa avviene nelle poche attività artigianali e produttive, non ci pensiamo neppure a guardare ad un mercato al di fuori dello Stretto o dei Peloritani. Ritorno ai nostri avvocati, per loro Palazzo Zanca è una pacchia, un modo per mangiare noi stessi nelle vesti del Comune, scrissi di Palazzo Zanca come del loro paradiso in terra di Messina. Da anni il 90% delle delibere di Giunta, sotto ogni sindaco o commissario, sono dell’ufficio AFFARI LEGALI. Alzi la mano chi non ha un contenzioso con il Comune. Il mio contenzioso è contro una ordinanza adottata dall’Area Tecnica Dipartimento Ambiente/Sanità, con la quale ordina a provvedere a una serie di lavori per la tutela della Pubblica e Privata incolumità, cambiando atteggiamento rispetto ad una precedente ordinanza contro i proprietari del fondo sovrastante, interessato da un movimento franoso, chi non ha il suo smottamento franoso a Messina? L’ufficio di cui sopra nelle due ordinanze, invece di rimanere TERZO tra i proprietari delle palazzine e quelli del fondo, ordinando a tutti di eseguire i lavori, si schiera alternativamente con le due parti, senza averne la competenza e la funzione, spetta al Giudice amministrativo decidere a chi spetta eseguire i lavori, al Comune spetta ordinare alle due parti di eseguirli. Invece si dovrà pagare l’avvocato perchè su questo aspetto del provvedimento il TAR gli darà torto. Molto spesso invece di restare TERZI il Comune diventa parte, tanto gli avvocati sono pagati dal PANTALONE messinese. Poi ci sono i contenziosi per le inefficienze di molti uffici, ma da anni i dirigenti e i dipendenti sono premiati con ricchi contratti integrativi. Come se ne esce fuori? Chiedendo aiuto alla Madonnina dello Stretto.

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  8. Dalle colonne di TempoStretto spesso ho lanciato l’allarme per questa brutale AGGRESSIONE LEGALE degli avvocati messinesi per conto di cittadini messinesi contro Palazzo Zanca, la nostra casa COMUNE. Noi messinesi da qualche tempo organizziamo la nostra economia per mangiare noi stessi, lo facciamo nel commercio, da qui la nostra avversione nell’accettare l’isola pedonale o qualunque manifestazione che porti visitatori nella nostra città, se dipendesse dai nostri commercianti il porto sarebbe già chiuso alle navi da crociera. La stessa cosa avviene nelle poche attività artigianali e produttive, non ci pensiamo neppure a guardare ad un mercato al di fuori dello Stretto o dei Peloritani. Ritorno ai nostri avvocati, per loro Palazzo Zanca è una pacchia, un modo per mangiare noi stessi nelle vesti del Comune, scrissi di Palazzo Zanca come del loro paradiso in terra di Messina. Da anni il 90% delle delibere di Giunta, sotto ogni sindaco o commissario, sono dell’ufficio AFFARI LEGALI. Alzi la mano chi non ha un contenzioso con il Comune. Il mio contenzioso è contro una ordinanza adottata dall’Area Tecnica Dipartimento Ambiente/Sanità, con la quale ordina a provvedere a una serie di lavori per la tutela della Pubblica e Privata incolumità, cambiando atteggiamento rispetto ad una precedente ordinanza contro i proprietari del fondo sovrastante, interessato da un movimento franoso, chi non ha il suo smottamento franoso a Messina? L’ufficio di cui sopra nelle due ordinanze, invece di rimanere TERZO tra i proprietari delle palazzine e quelli del fondo, ordinando a tutti di eseguire i lavori, si schiera alternativamente con le due parti, senza averne la competenza e la funzione, spetta al Giudice amministrativo decidere a chi spetta eseguire i lavori, al Comune spetta ordinare alle due parti di eseguirli. Invece si dovrà pagare l’avvocato perchè su questo aspetto del provvedimento il TAR gli darà torto. Molto spesso invece di restare TERZI il Comune diventa parte, tanto gli avvocati sono pagati dal PANTALONE messinese. Poi ci sono i contenziosi per le inefficienze di molti uffici, ma da anni i dirigenti e i dipendenti sono premiati con ricchi contratti integrativi. Come se ne esce fuori? Chiedendo aiuto alla Madonnina dello Stretto.

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  9. invelatosempre 1 Luglio 2014 19:58

    Quindi niente Massoni?
    Benissimo! I massoni laici, quelli risorgimentali, hanno l’elenco presso la Prefettura e non sarà un problema verificare.
    Ma quelli cattolici, all’ordine del ++++++? Con i vari ciellini, Memores Domini, Opus Dei, sconosciuti a tutti tranne alla ++++++++! come procederà la dura e pura consigliera Nina Lo Presti?

    Visto che solo i fascisti e i comunisti condannano le persone per le idee piuttosto che per gli atti compiuti, a chi si rifarà la nostra consigliera? Li manderà nei campi di sterminio o opterà per un più economico rogo?
    Ma non sarebbe più sensato dire che avete già gli amici degli amici da sistemare?

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  10. invelatosempre 1 Luglio 2014 19:58

    Quindi niente Massoni?
    Benissimo! I massoni laici, quelli risorgimentali, hanno l’elenco presso la Prefettura e non sarà un problema verificare.
    Ma quelli cattolici, all’ordine del ++++++? Con i vari ciellini, Memores Domini, Opus Dei, sconosciuti a tutti tranne alla ++++++++! come procederà la dura e pura consigliera Nina Lo Presti?

    Visto che solo i fascisti e i comunisti condannano le persone per le idee piuttosto che per gli atti compiuti, a chi si rifarà la nostra consigliera? Li manderà nei campi di sterminio o opterà per un più economico rogo?
    Ma non sarebbe più sensato dire che avete già gli amici degli amici da sistemare?

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  11. sembra tanto un film comico di bassa lega…

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  12. Questa signora ne spara una più grossa dell’altra….

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  13. sembra tanto un film comico di bassa lega…

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  14. Questa signora ne spara una più grossa dell’altra….

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  15. Giuseppe Secondo 1 Luglio 2014 20:40

    se l’appartenenza a logge massoniche non è ostativa, e lo spero bene che non sia ostativa, poichè violerebbe il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, perché l’obbligo di dichiararla? perché non far dichiarare anche l’appartenenza politica o l’orientamento sessuale? anche a fronte di un provvedimento sacrosanto e necessario a contenere la spesa e a limitare “gli amici degli amici” bisogna ficcarci dentro l’elemento propagandistico altisonante.

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  16. Giuseppe Secondo 1 Luglio 2014 20:40

    se l’appartenenza a logge massoniche non è ostativa, e lo spero bene che non sia ostativa, poichè violerebbe il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, perché l’obbligo di dichiararla? perché non far dichiarare anche l’appartenenza politica o l’orientamento sessuale? anche a fronte di un provvedimento sacrosanto e necessario a contenere la spesa e a limitare “gli amici degli amici” bisogna ficcarci dentro l’elemento propagandistico altisonante.

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  17. mai la massoneria ha avuto tanta pubblicità come oggi, quasi quasi divento massone pure io

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  18. mai la massoneria ha avuto tanta pubblicità come oggi, quasi quasi divento massone pure io

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  19. Non si ritiene giusto di applicare questa norma anche ai Consigliere Comunali, soprattutto per certi capi gruppo di dichiarare quello che sono : cioè “Maestri Massoni”

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  20. Non si ritiene giusto di applicare questa norma anche ai Consigliere Comunali, soprattutto per certi capi gruppo di dichiarare quello che sono : cioè “Maestri Massoni”

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