"Baby gang e razzismo. Le forze dell'ordine meritano il nostro grazie"

“Baby gang e razzismo. Le forze dell’ordine meritano il nostro grazie”

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“Baby gang e razzismo. Le forze dell’ordine meritano il nostro grazie”

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sabato 07 Marzo 2020 - 07:50

#babygang Una studentessa replica alla lettera aperta pubblicata da un viaggiatore che è stato testimone di episodi di minacce a bordo del treno

Salve a tutti, sono una cittadina messinese, studentessa, residente nella zona sud della città, ma non rivelerò il mio nome a differenza di altri soggetti il cui scopo è scrivere “lettere aperte” per ricevere due minuti di notorietà a discapito di altri.

La lettera sulla baby gang


Volevo esprimere il mio parere in merito ad un articolo che gira in rete il cui titolo è “Le baby gang e il razzismo esistono. Ecco cosa avviene sul treno verso casa”. Apro una parentesi: ritengo che scrivere un articolo con lo scopo di far riflettere i tanti lettori di Tempostretto circa comportamenti di stampo razziale che purtroppo sono frequentemente rilevabili nella nostra città (ma non solo) sia lodevole. E’ importante denunciare tali atteggiamenti, aggressioni verbali e non, condannarli e non applicare per nessunissima ragione alcuna forma di omertà e indifferenza nei confronti di essi.

Vile l’accusa alle forze dell’ordine


Premesso ciò, vorrei esprimere la mia indignazione riguardo quanto è stato scritto nell’articolo. Personalmente trovo alquanto disdicevole, vile nonché moralmente ignobile servirsi di avvenimenti come questi, di tematiche estremamente importanti come appunto il razzismo, con il puro scopo di infangare, denigrare, diffamare l’operato di coloro che stanno costantemente al nostro servizio, di coloro che tutti i giorni non fanno altro che mettere a rischio la propria vita per difendere quella di ognuno di noi. Porgo a colui che ha scritto quella lettera le seguenti domande: “Ma lei è a conoscenza delle procedure che gli agenti di polizia abbiano effettivamente applicato? Lei può affermare con estrema sicurezza che gli agenti in questione si siano limitati a un semplice “bonario richiamo” come lei lo ha definito? Inoltre, ritengo opportuno rivolgerle anche quest’ultima domanda: lei è a conoscenza se la donna, che purtroppo è stata ingiustamente vittima di tale aggressione, abbia sporto denuncia nei confronti dei suoi aggressori in modo da permettere agli agenti di procedere nel miglior dei modi? Poichè, come lei ben saprà, la mancanza di elementi più approfonditi e necessari al fine di individuare dei colpevoli e di poter ricostruire ottimamente la dinamica del fatto, non potrebbe rendere ciò possibile.

Polizia ferroviaria è da lodare


Che dire, trovo tutto ciò estremamente turpe e rimango spiacevolmente colpita da come, al giorno d’oggi, non vengano mai sottolineati i meritevoli atti che ogni giorno le forze dell’ordine compiono, ma da come si pensi, invece, il più delle volte a diffamare gratuitamente e con una prepotente ignoranza, chi compie semplicemente il proprio dovere.
Per cui mi sento di invitare l’artefice di tale scritto a riflettere sul pessimo messaggio che ha diffuso tra lettori, a chiedere scusa alla Polizia Ferroviaria di Messina poichè con le sue parole piene di ignoranza e superficialità non ha fatto altro che ledere la loro immagine e sminuire la loro missione. Inoltre mi sento di invitarlo in futuro a portare rispetto nei confonti delle forze dell’ordine che purtroppo ad oggi non vengono tutelate neppure dallo Stato stesso, ma nonostante ciò rimangono ligi al dovere e servono con orgoglio e lealtà il nostro Paese.
Cordiali saluti, una semplice studentessa

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Un commento

  1. È proprio vero più volte mi sono trovato nella stazione di messina ed ho visto la Polfer presente cosa che mi fa sentire sicura…

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