Il sindaco tiene a sottolineare: "Dovremo mantenere gli standard richiesti nel segno della sostenibilità ambientale e dei servizi
Il difficile comincia adesso. “Ottenere la Bandiera blu significa dover garantire determinati standard. Al centro di tutto ci stanno la sostenibilità ambientale e la cura del territorio. Ed è un riconoscimento per i cittadini. Siamo tutti chiamati a tutelare questo patrimonio. Ci mettiamo subito al lavoro, con l’assessore Francesco Caminiti, per essere all’altezza di quest’attestato”. Il sindaco Federico Basile risponde al telefono da Roma mentre si gode il doppio riconoscimento: Bandiera blu per Messina, con Capo Peloro e Santa Margherita, e per tante realtà della Città metropolitana. Tre i tratti di costa premiati dalla Foundation for Environmental Education (Fee, Fondazione per l’educazione ambientale), per un totale di oltre 11 km: Messina Nord (4.087 metri), Messina Tirreno (3.947 metri) e Messina Sud (2.675 metri).
Ma cosa comporta la Bandiera blu? In primis, l’assistenza ai bagnanti, la pulizia, l’accessibilità e i servizi devono essere garantiti al meglio. Questo era il terzo tentativo per la città dello Stretto. “Messina con i suoi 55 km di costa potrebbe essere candidata tutta, nello specifico però le spiagge più fruibili sono sicuramente quelle di Capo Peloro e Santa Margherita“, ha di recente evidenziato Basile. E qui, negli ultimi due anni, è stata sperimentata l’assistenza ai bagnanti nelle due spiagge, sono state posizionate passerelle accessibili, installate docce e isole ecologiche per la raccolta differenziata.

“Messina ha lavorato bene negli ultimi anni e il nostro compito è quello di verificare di anno in anno se gli standard qualitativi si sono mantenuti o migliorati”, ha a sua volta sottolineato nel mese di marzo il presidente Fee (Foundation for Environmental Education), Claudio Mazza,.
I criteri di assegnazione della bandiera blu
La Bandiera blu viene assegnata ogni anno sulla base di 32 criteri che valutano la gestione sostenibile del territorio, la qualità delle acque di balneazione, i servizi offerti, l’educazione ambientale e la sicurezza. Quest’anno, inoltre, la Fee ha chiesto ai Comuni di presentare un Piano d’Azione per la Sostenibilità per il triennio 2025-2027, focalizzato su obiettivi chiave come la mobilità sostenibile, la lotta al cambiamento climatico e la protezione degli ecosistemi.

Forse i messinesi non hanno capito bene l’importanza di questo riconoscimento.
Mi viene da sorridere quando penso che abbiamo la bandiera blu. Bisogna risolvere il problema della fognatura della parte collinare di Ganzirri. Si parla di acque di prima pioggia che risolveranno il problema E si continuano a spendere altri soldi inutilmente perché l’unica soluzione è quella di fare una fognatura che la porti al depuratore di Rodia, naturalmente dimensionandolo adeguatamente. Altri lavori di spreco sono le piste ciclabili che non servono a nulla! Servono soltanto a restringere le carreggiate stradali e poiché Messina è una città che si sviluppa in lunghezza non si fa altro che rallentare il traffico; il che significa che ci sarà un aumento di consumo di carburanti (W l’ecologia). In merito alle piste ciclabili , a tutt’oggi le bici che circolano sono quasi nulle, tenendo conto che da noi non c’è alcuna tradizione delle bici…… Ci sarebbe da dire tante tante altre cose, ma i papaveri non vogliono…..