Bar, bookshop, bus per i croceristi, biglietti: nuova vita per il Museo di Messina

Bar, bookshop, bus per i croceristi, biglietti: nuova vita per il Museo di Messina

Francesca Stornante

Bar, bookshop, bus per i croceristi, biglietti: nuova vita per il Museo di Messina

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mercoledì 30 Ottobre 2019 - 07:25

Il direttore del Museo regionale di Messina lancia la programmazione per regalare nuove opportunità al museo ma anche alla città

Un Museo aperto alla città. Nel vero senso della parola. Un Museo che sia capace di diventare punto di riferimento per i messinesi, luogo in cui darsi un appuntamento, prendere un caffè, fare una pausa pranzo. Un Museo che ha tanto da offrire, dentro e fuori. E che per questo vuole reinventarsi per sentirsi davvero parte integrante del tessuto cittadino. Non solo ed esclusivamente culla di un patrimonio grande e pregiato, ma luogo vivo e vitale.

Una nuova vita

E’ questo l’obiettivo che il direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, vuole centrare. Lo ha spiegato durante una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele. Micali ha parlato dei due ingredienti fondamentali che fanno parte della nuova programmazione lanciata dal MuMe: fruizione e valorizzazione. Si vuole ripartire da qui. Con la consapevolezza che le risorse finanziarie sono poche, che la Regione non dà gli strumenti necessari per volare alto, ma con una serie di idee che mirano a dare un nuovo volto al Museo di Messina.

Risorse scarse

«Il nostro Museo ha vissuto sempre di programmazione che però non si è potuta tradurre in appuntamenti chiari e delineati perché siamo privi di autonomia, dipendiamo dalla Regione. E’ un Museo che non un suo bilancio autonomo e dunque non può decidere cosa fare. Si deve subordinare tutto alla disponibilità economica. Dunque abbiamo ragionato e preso delle decisioni che devono essere portate a conoscenza della comunità. Intanto per capire se il nostro indirizzo va nella giusta direzione e se i messinesi intendono accompagnarci. Poi, perché bisogna individuare le risorse necessarie per portare avanti il nostro programma».

La fruizione

Quindi ci saranno delle azioni concentrate sulla “fruizione”. Partendo dalla certezza che il Museo di Messina non è uno museo che fa grandi numeri. Messina non è una città turistica, se si esclude il crocierismo. Un Museo vive per lo più di presenze turistiche, quindi si parte da numeri di fruizione abbastanza bassi. Basti pensare che nel 2018 sono stati incassati solo 67 mila euro e per il 2019 il trend si preannuncia negativo.

Il paradosso

In tutto ciò c’è anche un paradosso che ha spiegato Micali: al Museo regionale di Messina, così come ad altre realtà regionali simili, non è consentito di avere un proprio sito di promozione. Non si può fare. Il MuMe vive all’interno delle pagine regionali, dunque non riesce a promuoversi in modo veloce e adeguato alle dinamiche economiche e turistiche dei nostri tempi.

Le novità

Ecco perché serve ripartire con una prospettiva diversa. Quindi si parte da una serie di servizi aggiuntivi come bookshop, catalogo digitale, punto vendita merchandising, caffetteria e servizio catering per eventi, mostre e congressi che saranno curati dalla Aditus srl, raggruppamento di imprese che ha vinto l’appalto del Dipartimento regionale ai beni culturali per i servizi di assistenza culturale e ospitalità al pubblico.

Un nuovo accesso

Si punta poi ad aprire il secondo accesso del Museo, quello previsto dal progetto che dà sul viale della Libertà in modo da rendere autonomi la nuova struttura museale e l’ex Filanda, ma pur sempre complementari. «Vogliamo che i cancelli restino aperti in modo permanente alla città dalle 8 del mattino alle 22. Il Museo deve avere i cancelli aperti e portare il cittadino ad essere un frequentatore abituale. Nello spazio che oggi è l’unico luogo di accesso, realizzeremo un gastrobar, un bookshop e un’area merchandising. Chiunque potrà fermarsi, pranzare, prendere un caffè, darsi un appuntamento in un luogo che ha delle qualità che nessun altro spazio cittadino può avere. Il tutto sarà accompagnato da una vita culturale che riempirà i nostri spazi»

Attenzione anche ai percorsi didattici di accompagnamento. «Ci saranno audioguide, guide di supporto, approfondimenti. Siamo un po’ indietro su questo fronte, quindi ci stiamo confrontando, grazie all’Università di Messina, con un percorso che guardi alla produzione di un sistema unico e innovativo che raccoglierà tutte le abilità in un’unica soluzione per permettere a chiunque di seguire l’intero percorso di visita».

Bus per i croceristi

Fondamentale anche poter arrivare al Museo. Soprattutto puntando ai croceristi, in modo da canalizzare anche il turismo mordi e fuggi.

«Abbiamo iniziato a ragionare con Comune e Atm per individuare una nuova linea bus dedicata al Museo. Dalla prossima primavera questo sistema diventerà stabile e connetterà direttamente il terminal croceristico e il museo. Servirà anche una segnaletica urbana dedicata».

Museo “sociale”. Abbiamo avviato un dialogo con l’Irccs per un progetto dedicato ai malati di Alzhaimer che si svolgerà all’interno del museo.

Biglietto sospeso e biglietto diviso

In cantiere anche due novità per i biglietti: il biglietto “sospeso” e il biglietto “diviso”. Il biglietto sospeso sarà come il pane o il caffè sospeso. Chi vorrà potrà acquistare un biglietto di accesso e lasciarlo in giacenza. Un modo per dare la possibilità a chi non ce l’ha di vivere la bellezza. Il biglietto diviso invece permetterà a chi lo vorrà di dividere la sua visita in più volte durante una settimana. Magari per motivi di tempo, di studio, di condizioni di salute, chi vorrà potrà replicare la sua visita tutte le volte che vuole durante l’arco di una settimana.

Francesca Stornante

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