Barcellona. Quartiere di S. Antonio. Gli abitanti lanciano l’allarme: «Intervenire prima della tragedia»

Barcellona. Quartiere di S. Antonio. Gli abitanti lanciano l’allarme: «Intervenire prima della tragedia»

Barcellona. Quartiere di S. Antonio. Gli abitanti lanciano l’allarme: «Intervenire prima della tragedia»

sabato 19 Dicembre 2009 - 18:56

Chiedono interventi urgenti e denunciano le condizioni in cui versa il quartiere a distanza di un anno dal nubifragio dello scorso dicembre.

Le intense piogge dello scorso dicembre hanno causato non pochi problemi al quartiere di S. Antonio Abate. A distanza di un anno, in questi giorni in cui il maltempo imperversa, gli abitanti della zona sono sempre più preoccupati. Temono, infatti, che possano verificarsi i danni dello scorso anno o addirittura peggio. Hanno dunque scritto, in 250, una petizione indirizzata al Sindaco di Barcellona, all’Ufficio di Protezione Civile, alla Prefettura di Messina, al Consorzio autostradale, all’Anas e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Barcellona, con l’intento di denunciare lo “stato di degrado e pericolo” in cui versa il quartiere. Un quartiere in cui – precisano gli abitanti – tra un inverno e l’altro “nulla è stato fatto” e che invece necessiterebbe di seri interventi. A cominciare dalle aree pertinenti le saie Ceraolo e Fondaconuovo. «Bastano pochi minuti di pioggia – raccontano poi gli abitanti – affinché il livello dell’acqua e del fango sulla via Statale S. Antonio e via Statale S. Antonino raggiunga le abitazioni e invada le automobili», causando gravi disagi e anche danni economici cospicui agli abitanti e commercianti della zona. I cittadini denunciano anche la presenza di un sistema di rete fognaria di insufficiente portata e fuori norma che provoca la fuoriuscita delle acque dai servizi igienici delle abitazioni ai piano terra, anche in caso di piogge poco intense, cui si aggiunge la mancata manutenzione periodica di tombini e saie e l’insufficiente pulizia delle strade (via Tindari, via I Garrisi, via II Garrisi, via III Garrisi, via IV Garrisi, via V Garrisi, via Villa, ecc) e dell’area attigua alla scuola elementare e materna di via Villa. I cittadini fanno anche presente che il muro di protezione in Via Pietro Micca, crollato in seguito all’alluvione dello scorso dicembre, non è ancora stato ricostruito, e che il livello della carreggiata in via Statale S. Antonio, nel tratto compreso tra Piazza Mazzini e Piazza Fontana, si trova al di sopra della quota d’ingresso delle abitazioni. Per tale ragione costituisce un «serio pericolo sia per il deflusso delle acque piovane che per il transito dei mezzi, soprattutto dei mezzi pesanti che si inclinano sino a toccare le facciate delle abitazioni». Il quartiere è infine sprovvisto di spazi ludico-culturali. Pertanto, l’unico luogo dove giovani e anziani possono riunirsi è la parrocchia. A fronte di tutti queste problematiche e inefficienze a livello urbanistico, gli abitanti della zona si dichiarano indignati per l’indifferenza finora dimostrata dalle autorità comunali. E affermano: «Il livello che l’acqua ha raggiunto lo scorso anno nella via Statale S. Antonio e S. Antonino ed in altre vie dello stesso quartiere e che continua a raggiungere, dimostra palesemente come ci debba essere un problema molto grave a monte, sul quale bisogna indagare». Chiedono pertanto che vengano effettuati interventi urgenti.

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