L'ispezione della Regione da ragione ai consiglieri comunali di Barcellona che chiedono le dimissioni del presidente del consiglio Angelo Paride Pino
L’ispezione della Regione sul “caso” della gestione del consiglio comunale di Barcellona si è conclusa con la sostanziale conferma dei rilievi mossi dai sei consiglieri comunali che avevano contestato l’operato del presidente del Consiglio Angelo Paride Pino.
I sei chiedono ora le immediate dimissioni di Pino: “La risposta dell’Assessorato delle autonomie locali al nostro esposto, nonostante il tentativo di confondere le acque ad opera del Segretario Torre, restituisce giustizia a quanto subito dai consiglieri comunali in questo primo scorcio di consiliatura ad opera del Presidente Pino, confermando le lamentate violazioni del dettato regolamentare, volte a sfavorire la partecipazione in aula dei consiglieri dissenzienti e ad assicurare che il dibattito venisse escluso quando non conveniente per qualcuno.”
“Di fronte ad un esito talmente eclatante è ancor più evidente la totale inadeguatezza dell’attuale Presidente del Consiglio a ricoprire tale ruolo con imparzialità, fatto del quale la stessa maggioranza dovrebbe prendere atto, e ne chiediamo quindi le immediate dimissioni, riservandoci di porre in essere tutte le azioni previste dall’ordinamento affinché venga ridata agibilità democratica al Consiglio Comunale.”, concludono
David Bongiovanni del PD, Antonio Mamì, Raffaella Campo e Gabriele Sidoti del Movimento Città Aperta, Ilenia Torre e Melangela Scolaro di Fratelli d’Italia.
Con una nota che considera chiuso il procedimento d’ispezione, l’Assessorato Enti Locali chiarisce che non sono state rispettate le norme sulla formazione delle commissioni e sulla gestione dei tempi di intervento dei consiglieri.
L’Assessorato ricorda anche che, con la soppressione del CoReCo, la Regione non può adottare alcun provvedimento e gli eventuali illeciti penali vanno segnalati all’autorità giudiziaria.
