Il gup ha rinviato a giudizio alcuni responsabili del Cas e ne ha prosciolti due. La vicenda riguarda la morte del giovane automobilista trafitto dalla barriera protettiva durante un incidente. Il guard rail, secondo l'accusa, non era a norma. Il giovane si era laureato solo tre giorni prima

Si è conclusa con tre rinvii a giudizio e due proscioglimenti l’udienza preliminare per la morte del 24enne Leonardo Virga. Il giovane, all’alba del 28 luglio 2007, si schiantò con la sua Opel Agila contro il guard rail all’interno della galleria San Michele dell’autostrada Messina-Palermo.
Il Gup Walter Ignazzitto ha rinviato a giudizio l’ex direttore dell’area tecnica del Cas Felice Siracusa, il direttore dell’area operativa servizi tecnici Gaspare Sceusa ed il direttore dei lavori di rimozione della barriera di protezione nella galleria San Michele, Fortunato Aveni. I tre, che rispondono di omicidio colposo, dovranno comparire davanti al giudice monocratico il 26 gennaio prossimo. Sono stati prosciolti, per non aver commesso il fatto, l’allora commissario straordinario del Cas Benedetto Dragotta ed il direttore generale del Cas dell’epoca Ubaldo Luxi.
Virga che si era laureato in Medicina solo tre giorni prima, stava ritornando a Messina dopo aver partecipato alla festa di laurea di un collega a Condirò. Giunto nella galleria S.Michele il giovane perse il controllo dell’auto che finì il guard rail. La barriera protettiva squarciò le lamiere dell’auto e colpì mortalmente il ragazzo.