Sconfitta interna per un nervoso Messina che cede alla vicecapolista Acireale per 69-77. Top scorer Adorno con 22 punti, bene Centorrino (18). I peloritani chiudono con quattro uomini fuori per cinque falli e l'espulsione diretta di Sabarese
Sconfitta casalinga per l’Amatori Messina che cede alla vicecapolista Acireale per 69-77 dopo un filotto di sei vittorie consecutive. I peloritani si sono fatti innervosire dallo scadente arbitraggio della coppia Massari-Arbace e hanno affrontato il match con troppo nervosismo. I 50 liberi tirati dagli ospiti, i quattro giocatori usciti per cinque falli e l’espulsione diretta di Sabarese hanno ovviamente complicato i piani degli atleti di Checco D’Arrigo che sono comunque riusciti a riaprire una gara che sembrava chiusa nel quarto parziale.
Acireale apre con la bomba di Pellicanò, poi Messina prende il ritmo, pareggia con Crovace da 3 punti (9-9) e grazie all’apporto di Lombardo dalla panchina vola a +6 (20-14), appena sporcato dal bel canestro di Paolantonio. Match equilibrato anche nella ripresa, con Colombo che domina sotto le plance mentre Adorno si fa valere con cinque punti consecutivi; sei falli di fila fischiati ai nero-arancio inducono gli arbitri a fischi cervellotici per compensare, mentre a metà gara l’Amatori è ancora a contatto (33-36).
Il match è molto tirato e sfugge di mano ai fischietti ragusani che nel terzo quarto fischiano due tecnici e un’espulsione diretta a Sabarese e un tecnico a Selmi spezzettando il gioco con una sfilza di liberi. Dal 41-46 del 25′ Acireale scappa al 41-54 con cinque punti di un chirurgico Pellicanò per chiudere poi il parziale sul +10 (47-57).
Lo stesso Pellicanò riprende con una tripla delle sue (47-60). Sembra finita ma Messina con la zona, la pressione e tanto cuore riesce a recuperare nonostante perda progressivamente per cinque falli quattro atleti. Fondamentali i punti di Adorno e Centorrino per riportarsi a -2 al 37′ (63-65). Ancora Pellicanò con una bomba spegne gli entusiasmi del PalaTracuzzi (63-68), Messina ha ancora la forza di tornare a -2 con Adorno ma l’unica tripla di Manzotti (67-72) spegne le residue speranze di rimonta. Termina 69-77 con gli applausi del pubblico di casa a entrambe le formazioni, che hanno disputato un match sicuramente intenso che avrebbe richiesto la direzione di fischietti più esperti.
Niente di compromesso per la società del presidente Centorrino che nelle ultime cinque gare giocherà due volte a Salerno e tre in casa cercando di conquistare i punti necessari per disputare per il secondo anno di seguito i playoff. Sconfitte come quella odierna considerato il valore dell’avversario ci possono stare ma bisogna farne tesoro soprattutto da un punto di vista mentale per eliminare le intemperanze con gli arbitri (anche quando giustificate), assolutamente dannose per l’economia del gioco. Prossimo turno per Messina domenica 13 marzo alle ore 18 a Salerno per la sfida contro la Nuova Pallacanestro.
