Partiti gli hashtag #matteostaisereno e #sarostaisereno, inizia il conto alla rovescia

Partiti gli hashtag #matteostaisereno e #sarostaisereno, inizia il conto alla rovescia

Rosaria Brancato

Partiti gli hashtag #matteostaisereno e #sarostaisereno, inizia il conto alla rovescia

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domenica 21 Giugno 2015 - 06:15

I risultati elettorali sono stati una batosta per Renzi e per Crocetta. Adesso sono scattati gli hashtag #matteostaisereno e #sarostaisereno e si sussurra già di anticipare i tempi per tornare alle urne, anche per evitare gli scherzi dell'Italicum. Ma c'è un'incognita: l'astensionismo diventato ormai l'unico dato in crescita nel Paese.

Chi di hashtag ferisce di hashtag perisce. E per chi studiava da imperatore è arrivato il tempo delle lezioni di ripetizioni di democrazia. Finiti i ballottaggi sono stati i 5Stelle i primi a dare segnali chiari diretti a Renzi e ad un Italicum che lui pensava fatto su misura per essere incoronato imperatore a vita, insieme alle damigelle e alla corte, e che invece, rischia di diventare una trappola. I ballottaggi sono riusciti persino a far ringalluzzire Berlusconi per non parlare di un altro Matteo, Salvini che già si vede leader di un centro-destra trasformatosi geneticamente in ultra-destra xenofoba e razzista. Ma stavolta persino lui, il Presidente del Consiglio, che prima ha fatto finta di esser lieto di elezioni regionali che hanno portato presidente della Campania un ineleggibile, De Luca , ha smesso di sorridere.

#matteostaisereno è il messaggio venuto dapprima timidamente dalle elezioni del 31 maggio, poi più forte dai ballottaggi del 14 e 15 giugno, che hanno visto la sinistra perdere Venezia, Arezzo (casa del ministro Boschi) una lunga serie di Comuni e hanno soprattutto registrato la vittoria dei 5stelle in 5 ballottaggi su 5, tra i quali Gela e Augusta. Non dimentichiamo che la Sicilia, è stata la prima terra di prova per il movimento di Grillo. Le regionali dell’ottobre 2012 infatti consegnarono all’Italia ed alla storia il primo ingresso ufficiale dei grillini nelle stanze del potere, diventando il primo gruppo all’Ars. Di lì a pochi mesi si sarebbero svolte le Politiche, nel febbraio 2013, e il M5S sbarcò in Parlamento confermando il trend siciliano. Gela e Augusta sono due “hastag” da non sottovalutare proprio perché provengono dalla Sicilia, terra di tendenze gattopardiane, ma laboratorio politico. Finita la tornata elettorale Renzi ha tirato il freno a mano anche perché, tra i suoi guai, ci sono quelli di Mafia Capitale e di un sindaco azzoppato, Marino, con tre quarti di Pd romano travolto da una delle inchieste più raccapriccianti eticamente che il Paese abbia visto. Al di là del fatto che qualcuno possa non accorgersi di stare al tavolo con Alì Baba e i 40 ladroni, se non di complicità quantomeno dovrebbe rispondere di “cecità”. Renzi sa che con l’aria che tira se Roma torna alle urne il prossimo sindaco della Capitale, quella del Giubileo, rischia di essere un 5Stelle, che hanno dimostrato di essere vivi e vegeti senza bisogno di indossare felpe contro gli ultimi. Il problema è serio, perché ha zittito la minoranza nel partito a suon di slogan e di yes man, mandando ai talk show eserciti di “registratori” che ripetevano fino alla noia le stesse frasi facendoci rimpiangere i cloni di berlusconiana memoria, e ha pensato che il 40% registrato alle Europee fosse il segnale che gli italiani si erano innamorati di lui. Ha perso la Liguria e il Veneto per essersi intestardito su scelte opinabili. Le primarie vinte a braccetto con il centro-destra in Liguria sono state un fallimento perché subito dopo Ncd e azzurri alla Paita hanno preferito Toti. Le primarie non sono un “maquillage” per coprire scelte già fatte dal capo, dovrebbero essere quello strumento di democrazia di un popolo intelligente che si sceglie da chi vuol essere rappresentato. Purtroppo nel Pd le primarie sono state stravolte nello spirito e “nel corpo elettorale” visto che a quelle votazioni ci va di tutto, come ad Agrigento dove potevano votare persino i non residenti ( e le primarie le ha vinte un Forzista salvo poi scatenare un putiferio a pateracchio fatto) Adesso Renzi tira il freno a mano sapendo che l’Italicum non è il tappeto rosso sul quale pensava di passare a braccetto con la Boschi e la Madia, ma può trasformarsi nell’ascensore che lo porta dritto fuori dal Parlamento, quel Palazzo dove non è entrato con le elezioni Politiche ma per una bizzarria della vita, dopo le primarie del Pd. Ma quell’Italicum lo ha voluto a colpi di voto di fiducia ed ora non sa come uscirne. La riforma del Senato, che nelle sue intenzioni doveva essere la ciliegina sulla torta, rischia di saltargli tra le mani. Ecco perché, dal 15 giugno l’hastag #matteostaisereno gli è stato detto dai rivali nel partito, dai 5Stelle, Salvini, Berlusconi, e dagli stessi italiani quando si sono resi conto che un conto sono i proclami, un conto i fatti.

Ma tornando alla Sicilia laboratorio di politica c’è un altro hastag già scritto: #sarostaisereno, diretto nei confronti di chi, esattamente come Renzi, pensava di poter diventare imperatore. La batosta delle elezioni per Crocetta è stato solo l’ultimo tassello di una serie infinita di problemi. Proprio lui che nel novembre 2012 annunciava al mondo il modello Sicilia, anzi, come ironicamente venne ribattezzato il “motello Sigilia” e cioè l’iniziale idillio con i grillini, due anni e mezzo dopo ha visto il movimento a 5 stelle batterlo a casa sua. Ma i dolori del governatore non dipendono solo dall’esercito di Grillo, perché tanti li ha in casa ed altrettanti se li è creati lui. Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo l’ha lanciato sul serio l’hastag #sarostaisereno ma i sonni del presidente sono inquieti da tempo. Ha un gruppo di alleati che studiano periodicamente come accoltellarlo alle spalle, altri che fanno a gare a chi gli mette i bastoni tra le ruote, un’Ars che già ha iniziato il count-down per le prossime elezioni, è stato commissariato economicamente da Renzi e Delrio e consegna al futuro la peggior Sicilia degli ultimi decenni: sull’orlo del default, con una disoccupazione da spavento, infrastrutture da medioevo, imprese agonizzanti, un’economia in ginocchio, un sistema clientelare-assistenziale soffocante, e il fallimento di tutte le riforme, dalla formazione alle province, rimaste per lo più sulla carta. Il Pd di Raciti (ed è tutto dire…) gli suggerisce di far entrare in giunta il Nuovo centrodestra di Castiglione (fresco di inchiesta per il Cara di Mineo), i renziani studiano di notte come commissariarlo e di giorno gli fanno da alleati, l’Udc sta alla finestra. In 30 mesi di valzer di assessori in giunta abbiamo visto di tutto tranne che sviluppo e risultati. In realtà Crocetta, politicamente parlando, è come il “Dead man walking” americano. Non esiste una mozione di sfiducia (ne hanno votate due per finta) solo perché i 90 dell’Ars sanno che per molti di loro è l’ultimo giro, ma si pensa già al dopo Crocetta. Dopo questa tornata elettorale si sussurra la data elettorale della primavera 2016, un anno prima della scadenza naturale del suo mandato. Chi parla di dare un nuovo slancio alla giunta sa che è come far ballare sulle punte un ippopotamo.

I due hastag quindi, #renzistaisereno e #crocettastaisereno sono lo start di un percorso che difficilmente si fermerà. Se per l’imperatore della Sicilia i tempi dell’addio potrebbero accorciarsi anche a Roma si fa strada l’idea di non andare al voto con quest’Italicum e accelerare i tempi e portare le barchette in salvo.

Ma ci sono due dati che inquietano: Crocetta è stato eletto dal 32% dei siciliani, grazie ad un astensionismo che dal 2012 in poi è stato l’unico dato in crescita del Paese. Frattanto abbiamo avuto Monti, Letta e Renzi, non eletti da noi ma se nessuno protesta e non andiamo a votare, loro pensano che ci va bene. Ed infatti Renzi ha partorito l’Italicum proprio per questo. E’ convinto che siccome gli elettori del Pd lo hanno votato alle primarie tutti gli italiano devono adorarlo. Se continuiamo a non andare a votare, “i nostri aguzzini”, penseranno che a noi va bene così e arriveranno di step in step ad abolire ogni forma di elezione. Se non andiamo a votare vuol dire che per noi sono tutti uguali. E’ così che si aprono le porte alla dittatura. Chiamatela pure “dittatura della felicità” ma il passo è breve e sarà colpa nostra. Chi non va a votare lascia il gioco in mano a chi ha già il timone della nave. L’astensionismo è il più grande regalo che stiamo facendo ai promotori del Porcellum e degli altri animali della fattoria. Non basta scrivere hastag, su facebook, lamentarci al bar se poi rinunciamo a usare la nostra volontà nell’unico modo utile. Stiamo rischiando che in Italia vengano abrogate le elezioni per “disuso”, “disaffezione”, per quella forma di omertà e di connivenza che è diventato il silenzio del cittadino-elettore. Chi tace e non va a votare acconsente. Poi diventa inutile scrivere #matteostaisereno o #sarinostaisereno. Ci hanno già fregati.

Rosaria Brancato

22 commenti

  1. #Renatostaisereno ancora non è partito?

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  2. #Renatostaisereno ancora non è partito?

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  3. Cara ROSARIA permettimi di arricchire il tuo editoriale domenicale con i miei numeri parlanti,sconosciuti ai messinesi. Ogni DEPUTATO dei Normanni costa ai siciliani 250 MILA EURO l’anno,per giorno lavorato(si fa per dire) €1.900,in totale 132 giorni. Ciascuna seduta costa 171 MILA EURO,il numero delle sedute 209,il totale della spesa €45.843.480. COSTO MENSILE del DEPUTATO-CONSIGLIERE €20.681,di cui INDENNITA’ €6.000,RIMBORSO SOGGIORNO €4.500,COLLABORATORE €3.180,DEPUTATI SUPPLENTI €139,INDENNITA’ D’UFFICIO €510,MISSIONI €65,INDENNITA’ FINE MANDATO €500,TRASFERIMETI AI GRUPPI PARLAMENTARI €5.787. Infine la ciliegina, l’autonomia di cui ci fregiamo costa ai siciliani DUE VOLTE la LOMBARDIA a statuto ordinario. TROPPA PAZIENZA,fino a quando?

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  4. Cara ROSARIA permettimi di arricchire il tuo editoriale domenicale con i miei numeri parlanti,sconosciuti ai messinesi. Ogni DEPUTATO dei Normanni costa ai siciliani 250 MILA EURO l’anno,per giorno lavorato(si fa per dire) €1.900,in totale 132 giorni. Ciascuna seduta costa 171 MILA EURO,il numero delle sedute 209,il totale della spesa €45.843.480. COSTO MENSILE del DEPUTATO-CONSIGLIERE €20.681,di cui INDENNITA’ €6.000,RIMBORSO SOGGIORNO €4.500,COLLABORATORE €3.180,DEPUTATI SUPPLENTI €139,INDENNITA’ D’UFFICIO €510,MISSIONI €65,INDENNITA’ FINE MANDATO €500,TRASFERIMETI AI GRUPPI PARLAMENTARI €5.787. Infine la ciliegina, l’autonomia di cui ci fregiamo costa ai siciliani DUE VOLTE la LOMBARDIA a statuto ordinario. TROPPA PAZIENZA,fino a quando?

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  5. A completamento fornisco i numeri della CASA COMUNE, u municipiu, nelle vecchie LIRE fanno ancora più impressione. INDENNITA’ di SINDACO a cui RENATO ha rinunciato €7.282,74 (£14.101.351), ASSESSORE come Antonio PERNA di cui non si sa più nulla €4.733,78 (£9.165.876), PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE, la Emilia BARRILE per intenderci €4.733,78 (£9.165.876), CONSIGLIERE COMUNALE come Rita LA PAGLIA (chi è?) indennità massima €2.184,82 (£4.230.401). Quando vi chiederanno il voto ricordatevi della cutra in gioco e poi dopo, molto dopo, delle promesse elettorali, dell’interesse generale promesso, di una migliore qualità della vita garantita con isole pedonali, più mobilità, meno inquinamento e rumore, di una riduzione dei tributi e ………

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  6. A completamento fornisco i numeri della CASA COMUNE, u municipiu, nelle vecchie LIRE fanno ancora più impressione. INDENNITA’ di SINDACO a cui RENATO ha rinunciato €7.282,74 (£14.101.351), ASSESSORE come Antonio PERNA di cui non si sa più nulla €4.733,78 (£9.165.876), PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE, la Emilia BARRILE per intenderci €4.733,78 (£9.165.876), CONSIGLIERE COMUNALE come Rita LA PAGLIA (chi è?) indennità massima €2.184,82 (£4.230.401). Quando vi chiederanno il voto ricordatevi della cutra in gioco e poi dopo, molto dopo, delle promesse elettorali, dell’interesse generale promesso, di una migliore qualità della vita garantita con isole pedonali, più mobilità, meno inquinamento e rumore, di una riduzione dei tributi e ………

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  7. Cronaca ed analisi perfetta. Inappuntabile. Complimenti, Rosaria Brancato.

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  8. Cronaca ed analisi perfetta. Inappuntabile. Complimenti, Rosaria Brancato.

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  9. …come sempre pungente ed irriverente…ma un pò “maschilista” nel passaggio della Boschi e Madia…

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  10. …come sempre pungente ed irriverente…ma un pò “maschilista” nel passaggio della Boschi e Madia…

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  11. Oggi il MATTEO più bravo dell’altro MATTEO a parlare alla pancia della gente li raduna a Pontida per celebrare il giuramento tenuto nel 1167,portando alla nascita della Lega Lombarda contro il Barbarossa. Verrà issata la bandiera padana e suonato il Va Pensiero di Verdi scelto quale inno della Padania, ignorando che il grande compositore era pienamente inserito nel risorgimento italiano. Il MATTEO più bravo ha messo in soffitta il dio Po e il rito dell’ampolla per ammaliare i cattolici fondamentalisti del family day di ieri,nemici delle unioni civili,di chi ha gusti sessuali diversi dai loro,ma anche contro tutto e tutti compreso papa FRANCESCO. Il MATTEO padano dichiara di essere pronto a governare l’Italia,c’è di peggio MATTEO fiorentino.

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  12. Oggi il MATTEO più bravo dell’altro MATTEO a parlare alla pancia della gente li raduna a Pontida per celebrare il giuramento tenuto nel 1167,portando alla nascita della Lega Lombarda contro il Barbarossa. Verrà issata la bandiera padana e suonato il Va Pensiero di Verdi scelto quale inno della Padania, ignorando che il grande compositore era pienamente inserito nel risorgimento italiano. Il MATTEO più bravo ha messo in soffitta il dio Po e il rito dell’ampolla per ammaliare i cattolici fondamentalisti del family day di ieri,nemici delle unioni civili,di chi ha gusti sessuali diversi dai loro,ma anche contro tutto e tutti compreso papa FRANCESCO. Il MATTEO padano dichiara di essere pronto a governare l’Italia,c’è di peggio MATTEO fiorentino.

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  13. Complimenti davvero. Concordo in tutto. Renzi è veramente il peggior politico che abbiamo mai avuto. Secondo me è persino peggio di scilipoti. Quello che registro è che stanno continuando ad affamare un popolo mantenendosi laute prebende e privilegi. Di Noi non gliene frega niente, assolutamente niente. Complimenti anche per l’invito ad andare a votare. Solo così li possiamo fare sbaraccare, finalmente. Via centro destra e via centro sinistra. Attenti ai riciclati. NESSUNO DEI COLPEVOLI DEL DISASTRO ATTUALE PU0′ ESSERE DEGNO DI RAPPRESENTARCI. A CASA A ZAPPARE. E STOP AI VITALIZI, una volta per tutte. Voterò chiunque lo inserirà nel proprio programma elettorale insieme con la ineleggibilità per più di due legislature.

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  14. Complimenti davvero. Concordo in tutto. Renzi è veramente il peggior politico che abbiamo mai avuto. Secondo me è persino peggio di scilipoti. Quello che registro è che stanno continuando ad affamare un popolo mantenendosi laute prebende e privilegi. Di Noi non gliene frega niente, assolutamente niente. Complimenti anche per l’invito ad andare a votare. Solo così li possiamo fare sbaraccare, finalmente. Via centro destra e via centro sinistra. Attenti ai riciclati. NESSUNO DEI COLPEVOLI DEL DISASTRO ATTUALE PU0′ ESSERE DEGNO DI RAPPRESENTARCI. A CASA A ZAPPARE. E STOP AI VITALIZI, una volta per tutte. Voterò chiunque lo inserirà nel proprio programma elettorale insieme con la ineleggibilità per più di due legislature.

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  15. MessineseAttento 21 Giugno 2015 12:57

    Tutto giusto, ma credo si scriva hasHtag…

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  16. MessineseAttento 21 Giugno 2015 12:57

    Tutto giusto, ma credo si scriva hasHtag…

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  17. un governo sia a livello nazionale che locale non può passare 3/4 della sua durata a difendersi dalle congiure “amiche” o nemiche bisogna decidersi per trovare il modo che chi viene eletto amministri con tranquillità.Per la nostra Costituzione Renzi non è un abusivo usurpatore:così è ci piaccia o no.Per quanto riguarda Crocetta:le varie giunte che ha cambiato dimostrano solamente la ipocrisia dei partiti regionali e il loro esclusivo tornaconto camuffato “per il bene della Sicilia”.La crisi della Regione parte da lontano è ipocrisia scaricare tutto su Crocetta che ha la sua responsabilità:sarebbe ora scaricare tutti i responsabili e volgere lo sguardo altrove,M5S? Abolizione dello Statuto? O nuove strade…? Abolire la Regione non le Prov

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  18. un governo sia a livello nazionale che locale non può passare 3/4 della sua durata a difendersi dalle congiure “amiche” o nemiche bisogna decidersi per trovare il modo che chi viene eletto amministri con tranquillità.Per la nostra Costituzione Renzi non è un abusivo usurpatore:così è ci piaccia o no.Per quanto riguarda Crocetta:le varie giunte che ha cambiato dimostrano solamente la ipocrisia dei partiti regionali e il loro esclusivo tornaconto camuffato “per il bene della Sicilia”.La crisi della Regione parte da lontano è ipocrisia scaricare tutto su Crocetta che ha la sua responsabilità:sarebbe ora scaricare tutti i responsabili e volgere lo sguardo altrove,M5S? Abolizione dello Statuto? O nuove strade…? Abolire la Regione non le Prov

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  19. Gent. Sig.ra Brancato, mi sono innamorato dei suoi articoli, poichè la sua ironia supera ogni immaginazione.

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  20. Gent. Sig.ra Brancato, mi sono innamorato dei suoi articoli, poichè la sua ironia supera ogni immaginazione.

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  21. INDENNITA’ DI SINDACO a cui RENATO ha rinunciato!! Ne sei proprio sicuro MAIEDIT?

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  22. INDENNITA’ DI SINDACO a cui RENATO ha rinunciato!! Ne sei proprio sicuro MAIEDIT?

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