Messina chiama Pisa. Solidarietà all'ex Colorificio, Accorinti scrive a Filippeschi

Messina chiama Pisa. Solidarietà all’ex Colorificio, Accorinti scrive a Filippeschi

Eleonora Corace

Messina chiama Pisa. Solidarietà all’ex Colorificio, Accorinti scrive a Filippeschi

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giovedì 17 Ottobre 2013 - 00:17

Il Sindaco Renato Accorinti scrive al Primo Cittadino di Pisa esprimendo solidarietà alla notizia della sentenza del Tribunale di Pisa chepredispone il sequestro immediatamente esecutivo del cosiddetto ex-Colorificio Toscano. L'evento segna la fine di una lunga esperienza che ha visto la nascita del "Municipio dei Beni Comuni" nella città Toscana.

Con la presente, intendo pertanto esprimerle, a nome mio e di tutta la Giunta della Città che mi onoro di rappresentare, Messina, il più profondo rammarico per la decisione con la quale il Tribunale di Pisa sottrae alla città di Pisa uno dei suoi beni comuni: col rispetto dovuto alle sentenze, mi auguro che si possa trovare una rapida soluzione per la continuazione di una esperienza di democrazia che tanto ha insegnato e tanto ha certo ancora da insegnare a tutti noi. Quando si spegne un fuoco di democrazia in una città non è solo quel fuoco a spegnersi, ma è l'intera città a essere un po' meno luminosa”.

La lettera che contiene queste parole è firmata dal Sindaco di Messina Renato Accorinti ed è indirizzata ad un altro primo cittadino, quello di Pisa, Marco Filippeschi. Motivo di solidarietà per il collega toscano e insieme rammarico è a sentenza del Tribunale di Pisa con cui si predispone il sequestro immediatamente esecutivo del cosiddetto "ex-Colorificio”, che segna così il quinto atto di un’esperienza conosciuta in tutta Italia come "Municipio dei Beni Comuni di Pisa".

A mio avviso, e so di condividere in questo l'opinione di illustri giuristi quali Ugo Mattei, Paolo Maddalena e Stefano Rodotà, così come di un intellettuale di primo piano quale Salvatore Settis, e, più di recente, dello stesso Consiglio d'Europa, la capacità di gestione e di innovazione sociale, politica, ma anche economica, prodotta dal "Teatro Rossi Aperto" e, appunto, dal "Municipio dei Beni Comuni" costituisce un faro luminoso nel difficile percorso di creazione di una "terza via" tra privato e pubblico, così necessaria oggi alla società italiana e alle nostre città. Da Pisa a Messina, da Roma a Napoli, a Venezia, interi spazi abbandonati da Enti Pubblici o da privati senza scrupoli sono stati recuperati e aperti nuovamente alle nostre comunità urbane dalla libera iniziativa e da settori di cittadinanza attiva: creando centri di aggregazione e di socialità laddove vigeva la sporcizia e l'indifferenza, i cittadini hanno riscoperto modi nuovi di stare insieme e di riscoprire il gusto di una democrazia non semplicemente formale, ma davvero concreta, partecipata”.

Così parla il Sindaco-attivista che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per gli occupanti del Teatro in Fiera ribattezzato Pinelli e dell’ex Casa del Portuale. Accorinti, però, non è solo più il militante pacifista delle mille battaglie, è analizza la situazione di Pisa anche dal punto di vista dell’amministratore aperto alle nuove pratiche politiche e alternative bozza di diritto forgiate nei vari laboratori dei beni comuni che costellano il tessuto urbano generalmente più degradato delle città di tutta Italia. “Conosco fin troppo bene le difficoltà che una Amministrazione pubblica ha oggi di fronte alle sperimentazioni di nuove pratiche di diritto, in special modo di quelle che toccano l'inviolabilità delle proprietà. La nostra Costituzione dà a noi amministratori non soltanto un compito di semplice gestione contabile dell'esistente, ma di vera e propria direzione politica: e i "beni comuni" costituiscono oggi, da questo punto di vista, un terreno inaggirabile per chi, come noi, ha intenzione di rendere più ampie le maglie delle nostre democrazie locali, nel solco tracciato dai Padri Costituenti e dal sangue dei partigiani. Per troppo tempo, è venuta a mancare la percezione di quella utilità sociale della proprietà privata sancita dalla Costituzione: ecco, è di questa utilità che noi sindaci dobbiamo farci interpreti e garanti”.

L’occupazione della vecchia fabbrica dismessa dell’ex Colorificio Toscano circa un anno fa, poco dopo quella del Teatro Rossi, aveva fatto proclamare al Teatro Valle Occupato la nascita a Pisa del “Municipio del Beni Comuni”. La lettera di solidarietà del Sindaco di Messina al collega Toscano sta suscitando un certo interesse e curiosità nei media nazionali. Niente di sorprendente, però, se si pensa che la Giunta Accorinti è stata quella che, per prima, ha creato una commissione appositamente dedicata ai beni comuni e una delega specifica, affidata all’assessore Daniele Ialacqua. Più volte, la logica dei beni comuni promossa dalla Costituente inaugurata da Stefano Rodotà al Teatro Valle, è stata impugnata dai consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal Basso, Luigi Sturniolo e Ivana Risitano, non solo nel ripensare un nuovo assetto urbano e, di conseguenza, nuovi stili di vita, ma anche in difesa dei membri del Pinelli quando scoppiò in decima commissione il caso della loro occupazione illegittima dello stabile abbandonato in Via Alessio Valore. Insomma, un tema complesso, quello dei beni comuni, dove le vecchie e le nuove concezioni di vivere gli spazi e gestire la cosa pubblica si incontrano e si scontrano. Un panorama ancora aperto e in piena evoluzione.

24 commenti

  1. Questo pensa a tutto e tutti , a Pisa ai marocchini clandestini
    Ai detenuti alla Tav ecccc

    Ma a Messina e ai Messinesi che stanno “morendo” agonizzando da quando c’è lui chi ci penserà mai???

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  2. Fino a quando la Magistratura non lo butterà fuori da Palazzo Zanca, bisognerà sopportarlo, ma lo psuedo-sindaco non ha niente di meglio da fare che xxxxxxxxx anche ai Pisani?
    Pazientate fino a Dicembre

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  3. Quando il nostro sindaco deciderà di adoperarsi per i problemi della nostra città? Sinora lo abbiamo visto in tutte le vesti tranne in quelle di amministratore di Messina. Basta proclami, basta conferenze stampa, basta iniziative inutili. Messina necessità di atti concreti

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  4. Qualche piccola lezione di grammatica non farebbe male

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  5. Pasquino Peloritano 17 Ottobre 2013 08:07

    Chiacchiere e tabacchiere di legno.

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  6. “…Ma a Messina e ai Messinesi che stanno “morendo” agonizzando DA QUANDO C’E’ LUI chi ci penserà mai???”
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    Vedi che c’è un errore temporale nella frase…

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  7. Caro George II, per certa gente è dura avere un sindaco che con zero risorse e senza politiche clientelari sta provando con parecchio buon senso a fare una serie di cose concrete. Meglio i sindaci del passato e le solite cricche che hanno distrutto Messina ma permettevano agli amici di mangiare sulle spalle dei cittadini.
    Capisco che la tua ultima speranza è dicembre…
    Nel frattempo accendi un cero a San Francantonio & a San Giuseppe detto Peppino. E se il micarolo non dovesse avvenire fattene una ragione non ti mangiare il fegato …

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  8. MessineseAttento 17 Ottobre 2013 09:20

    Piccoli provincialotti di periferia che si strappano le vesti perchè il sindaco manda una lettera di solidarietà ad un collega.
    Gente che non sa nemmeno cosa sia la gestione dei beni comuni e che oggi si è sbalordita nel venire a conoscenza che anche a Pisa (città che il provincialotto vede come una realtà inarrivabile) esistono gestioni autonome di beni comunali.
    Pazientate fino a dicembre, quando la magistratura darà il definitivo colpo di grazia alla politica di scambio, che molti aspettano con la bava alla bocca per ricominciare a lucrare a sbafo.

    (E il peluche non potrà coronare il suo sogno di sfrecciare per la città con l’auto blu)

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  9. Che se ne fa Filippeschi della solidarietà di Accorinti, non si sa. Il sindaco avrebbe fatto bene ad evitare commenti su decisioni della magistratura. Mi è sembrato più un suo incensarsi lasciando immaginare una vicinanza con realtà lontanissime da noi e che dovremmo emulare per altro.
    Quanto alla commissione da lui nominata per i beni comuni con delega a Ialacqua non mi pare abbia prodotto nulla, come il resto delle deleghe che gli sono state affidate(vedi presidenza alla Collica.. , chissà mentre gli altri decidevano chi votare lui a che pensava).
    Il tema dei beni comuni va affrontato in maniera rigorosa e rispettosa delle leggi per evitare delusioni e problemi, ma soprattutto per dare pari opportunità a tutti quelli che vogliono dare un contributo reale e non creare figli e figliastri come già avvenuto.

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  10. posto che lei può anche avere ragione sul passato, devo farle notare che non è per nulla vero che il comune ha zero risorse. in realtà ne ha moltissime. solo che non sa utilizzarle.

    in pratica si spende molto e male. soprattutto in stipendi e gestioni “allegre” della cosa pubblica.

    nei primi mesi della nuova amministrazione sono solo peggiorati i servizi, ma le spese sono continuate.

    i soldi ci sono, basta sapere riconoscere le priorità ed investire in quelle.

    purtroppo questa è un’amministrazione votata agli annunci e ad alcune crociate ideologiche, ma i fatti (che tutti aspettiamo) stentano ad arrivare.

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  11. io conosco il caso di pisa… starei bene attento a quel che si scrive e soprattutto, fossi nel sindaco, prima di indirizzare solidarietà proverei ad informarmi meglio.

    comunque in queste crociate ideologiche sarebbe sempre meglio parlare a titolo personale.

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  12. RENATINO, lascia perdere, non è per te.
    Pensi di renderti interessante, ma non ce la farai mai.
    Non insistere con cose che non puoi capire.
    E, al solito,…
    Pazientate fino a Dicembre.

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  13. Uomo di mondo.
    Hai fatto il militare a Cuneo?
    Pazientate fino a Dicembre.

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  14. MessineseAttento 17 Ottobre 2013 13:03

    E’ scientificamente provato che chi si tenta di elevare, autoincensandosi come persona migliore degli altri, soprattutto dietro l’anonimato garantito dalla rete, sia in realtà un fallito nella vita reale; un soggetto che ha avuto poco e fatto di meno, che si crea un alter ego virtuale grazie al quale si convince di essere una persona migliore di quello che in realtà è nella vita quotidiana.
    Ecco, tu sei il massimo esempio di questa teoria. Quello che si può definire un leone da tastiera e un coniglio nella vita.
    Però una cosa te la concedo, hai un’importante funzione sociale. Se qualcuno, che ha problemi, dovesse leggere le tue idiozie, si potrebbe consolare convincendosi che nella vita c’è sempre il peggio.
    Per questo e per altri motivi (personalmente mi diverti), sarebbe un peccato non doverti leggere più da dicembre, anche perchè, se il PD dovesse vincere il ricorso, finalmente (forse) avrai quel posticino che tanto aspettavi e non avresti più il tempo di riempire le pagine di TS con le tue castronerie.

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  15. caro renato ma perchè non cominci a fare ciò per cui sei stato votato? cosa cavolo se ne fa della tua solidarietà il sindaco di Pisa? dico vogliamo ancora andare avanti con sto teatrino o oltre al tibet e ste altre xxxxxx hai in mente qualcosa di concreto?
    A me come spero e credo a buona parte dei messinesi non ce ne frega una ceppa di pisa, del tibet, della foresta di camaro, del muos, dello stretto patrimonio dell’unesco (che serve solo a tumulare del tutto il progetto ponte), dei fortini, e del camminare a piedi, qua serve lavoro ed innovazione non chiacchiere e comportamenti da asceta…

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  16. invece prima di lui…eravamo la 1° città d’Italia!!!

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  17. MessineseAttento 17 Ottobre 2013 13:35

    Mentre quella precedente, coadiuvata da una opposizione ridicola, era concreta e alle parole faceva seguire i fatti..
    Scusi se le faccio notare la realtà, non vorrei sembrarle “poco educato”, visto che per lei chi esprime la propria opinione lo è e chi attacca sul piano personale (e dai quali mi difendo con la stessa moneta) no.
    Non vorrei che la semplice divergenza di opinioni le faccia risultare le persone maleducate.

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  18. Dove è’ finito quell’entusismo contagioso, ricco di positiva speranza, che ha coinvolto la stragrande maggioranza dei messinesi durante il ballottaggio? Non si legge altro ( e non si sente!) che invettive e sfiducia contro questa amministrazione, eppure sono passati poco più di cento giorni. La verità e’ che il ” buon” Renato e’ stato capace di far disamorare, in breve termine, tanti cittadini che nauseati della vecchia politica lo hanno scelto per dare vita ad una speranza di Città normale. Le cose però sino ad oggi sono andate diversamente e dubito che possano migliorare in seguito. Sono d’accordo con i commenti degli altri lettori circa l’inconcludenza di questa amministrazione che ha prodotto solo nomine. Una fra tutte quella del nuovo Segretario Generale che in barba ad ogni cambiamento e rispetto della legalità e’ degna della migliore tradizione politica. Non mi accomuna, ne mi consola, la speranza del 5 dicembre. Auspico, piuttosto, un breve periodo commissariale per un nuovo e rapido ritorno alle urne. Auspico altresì un fronte comune di tutte le liste civiche che sono disponibili a spendersi per la città senza se è senza ma. A casa presto il santone!

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  19. MessineseAttento 17 Ottobre 2013 13:52

    Chiedo pubblicamente scusa a george, ho scoperto solo adesso che si tratta di un pensionato. Lo avessi saputo prima avrei subito i suoi attacchi alla mia persona (e mai alle mie opinioni) senza reagire.
    Adesso scusate, vado a studio che c’è da lavorare per pagare i contributi (per una pensione che probabilmente non arriverà mai) e mantenere l’attuale sistema pensionistico italiano.
    Faccio nuovamente ammenda e vi saluto.

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  20. Le risorse ci sono ma continuano a non essere utilizzate o utilizzate male, vedi il caso dei servizi sociali(drammatica realtà sia per i lavoratori che per cittadini). Non è stato l’attuale assessore parafrasando il suo predecessore a dirci che ci sono milioni da spendere e che a settembre subito i bandi. Cosa abbiamo visto,niente prima e niente ora ( per verificare rileggere vecchi articoli, i soldi sono sempre gli stessi, l’incapacità anche). Tutto langue. Il comune continua ad essere immerso nel solito oblio, che non promette niente di buono.Anche Crocetta ci ha tirato le orecchie
    la pazienza ha un limite, speriamo anche l’incapacità, perchè se così non fosse rischieremmo oltre al danno anche la beffa.
    A quando la tanto attesa rivoluzione…
    Qui bisogna amministrare e farlo al meglio, si parla di pre dissesto , ma a come mai non lo dichiarano una volta per tutte facendo così accertare eventuali responsabilità,come suggeriva il buon Provvidenti, invece di continuare in funanboliche gestioni che non riusciamo a capire a chi possano tornare utili, .

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  21. Mi ricordi una delle cose che sta facendo, oltre alle chiacchiere inutili in tavole rotonde o rettangolari, ma sempre comunque a ruota libera.
    E’ la negazione assoluta di quello che dovrebbe essere un sindaco, infatti si veste in maniera assurda e ridicola.

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  22. Accorinti ha espresso solidarietà al sindaco di Pisa perchè lì è stata realizzata la gestione collettiva dei beni comuni che si vuole realizzare a Messina (e che anche Calabrò auspicava in campagna elettorale).
    Ci vuole tanto?

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  23. …che ancora non è tempo di panettone

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  24. In cosa differenziano tra di essi Fragale Scoglio e Le Donne (in ordine cronologico)?
    Sono tutti e tre riconducibili al partito di riferimento dei rispettivi sindaci.
    Quindi?
    I primi due hanno saputo gestire gli affari loro, questo dovrà organizzare le tavole rotonde.
    Per la città hanno fatto e faranno zero assoluto.

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