Investimento complessivo da 5 milioni di euro. Utilizzata la coprogettazione del Forum del Terzo settore e d'altre realtà impegnate su questo versante
REGGIO CALABRIA – La Città metropolitana di Reggio Calabria rilancia sull’obiettivo della rigenerazione dei beni confiscati alla ‘ndrangheta. Ufficialmente presentato, così, il progetto approvato dalla Metrocity nell’ambito del bando Interventi speciali per la coesione territoriale – Investimento 2 – Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU finanziato con fondi del Pnrr missione 5 – Inclusione e coesione.
Dieci progetti per 5 milioni di euro
Sono dieci gli interventi previsti di rigenerazione su altrettanti beni confiscati alla ‘ndrangheta – acquisiti al patrimonio dell’Ente e dati in gestione, tramite procedura di selezione ad evidenza pubblica, ad altrettante realtà del Terzo settore del Reggino – per un investimento complessivo di quasi 5 milioni di euro.
La MetroCity reggina s’è avvalsa della coprogettazione del Forum del Terzo settore e di soggetti impegnati da anni su questo fronte, da Adspem a Reggio Basket in Carrozzina al Club alpino, dal Consorzio Macramè alla Croce rossa, da Naima a Isesp a Rose blu. Nei mesi scorsi, durante un incontro a Palazzo Alvaro, erano state peraltro condivise le linee-guida per la partecipazione al bando.
Un risultato che vale doppio
Del resto la Città metropolitana, si evidenzia in una nota diffusa alla stampa, punta da anni a una gestione virtuosa dei beni confiscati, facendo perno sulla compartecipazione delle realtà territoriali più valide e virtuose. «Sottrarre un bene alla criminalità organizzata, in un territorio complesso come il nostro, e restituirlo alla collettività attraverso i progetti delle realtà associative è una vittoria doppia – osserva il sindaco metropolitano facente funzioni Carmelo Versace -, non solo dal punto di vista simbolico, ma anche come fatto concreto e sostanziale di sostegno alle finalità sociali promosse da enti e cooperative del Terzo settore».
