Bianco, “padre padrone” arrestato in flagranza per detenzione d’armi e munizioni

Bianco, “padre padrone” arrestato in flagranza per detenzione d’armi e munizioni

mario meliado

Bianco, “padre padrone” arrestato in flagranza per detenzione d’armi e munizioni

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mercoledì 27 Aprile 2022 - 09:20

Pistola detenuta illegalmente con le munizioni in un capanno. Ma la richiesta d'aiuto della figlia ha fatto emergere una lunga storia di violenze domestiche

BIANCO – Arrestato in flagranza di reato per detenzione illegale d’armi e munizioni un 87enne pensionato di Bianco da parte dei militari della Compagnia del centro della Jonica reggina.
L’episodio afferisce a venerdì scorso, 22 aprile: ad agire, coi militari della Compagnia bianchese, i carabinieri dello Squadrone “Cacciatori” Calabria, nel contesto d’attività di perquisizione e rastrellamento sul territorio.

Maltrattamenti & terrore domestico

Tutto è nato già il giorno prima a causa della segnalazione di presunti maltrattamenti in famiglia da parte della figlia dell’87enne, che nel corso di lunghi anni si sarebbe reso protagonista di un’articolata sequenza di violenze e minacce, purtroppo mai oggetto di denunce da parte dei familiari vittime di turno a causa della paura.

La moglie segregata in casa

Così come da tempo l’83enne consorte dell’uomo si trovava da tempo segregata in casa ad opera sua, in condizioni di sudditanza economica: al momento dell’intervento dei Carabinieri, la donna ha riferito d’essere stata duramente picchiata dal marito, dopo l’ennesimo litigio per futili motivi.
E proprio temendo per l’incolumità della madre, la figlia s’era finalmente decisa a chiedere aiuto alle forze dell’ordine.

Pistola e munizioni detenute illegalmente

Perquisizioni domiciliari a casa del pensionato e poi in un suo terreno nella vicina Sant’Agata del Bianco hanno consentito di scovare una pistola semiautomatica detenuta illegalmente (in quanto mai denunciata), peraltro in ottime condizioni, con relative munizioni: tutto nascosto all’interno di un capanno per attrezzi.

L’arrestato è stato quindi posto ai domiciliari, in attesa d’udienza di convalida dell’arresto e dell’interrogatorio di garanzia.

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Un commento

  1. certo i domiciliari nei casi di violenza domestica è la giusta soluzione??? che schifo l’Italia! inutile e lenta giustizia!!

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