Biblioteca "Giacomo Longo", la Regione congeda la direttrice Tosi Siragusa

Biblioteca “Giacomo Longo”, la Regione congeda la direttrice Tosi Siragusa

Marco Olivieri

Biblioteca “Giacomo Longo”, la Regione congeda la direttrice Tosi Siragusa

domenica 29 Giugno 2025 - 19:07

La funzionaria comunica la mancata proroga da parte del dirigente generale dei Beni culturali. A maggio era scoppiata la polemica per gli sfratti

MESSINA – Dal primo luglio l’avvocata Tosi Siragusa non sarà più la direttrice della Biblioteca regionale “Giacomo Longo”. Incarico che ha sempre vissuto con dedizione. Nel mese di maggio aveva sollevato il caso degli sfratti che investono due sedi della struttura. E da lì la nota piccata della Regione siciliana. La precisazione è stata del dipartimento dei Beni culturali, con il dirigente generale Mario La Rocca: “Si conferma la volontà dell’amministrazione regionale e del dipartimento di rinnovare il contratto di locazione. Sono state riavviate le interlocuzioni con il sacerdote Lino Grillo, legale rappresentante del Seminario arcivescovile, proprietario dell’immobile, al fine della sottoscrizione del nuovo contratto. Si è così superato un’impasse causato dalle improvvide condotte della direttrice della Biblioteca regionale che in altra sede sarà chiamata a risponderne”.

Il congedo della direttrice Siragusa

Questo è il post della direttrice sulla pagina Fb della Biblioteca regionale: “Si comunica che la sottoscritta, non avendo ricevuto dal dirigente generale dei Beni culturali e dell’identità Ssiciliana proroga del proprio incarico di direzione di questa Biblioteca, in scadenza al 30 giugno, a far data dal primo luglio non sarà più nell’esercizio delle proprie funzioni. Si intende esprimere ringraziamento a chi ha fin qui interagito con attiva amichevolezza, seguendo con crescente interesse la miriade di attività di innegabile qualità e valenza messa a punto in questi sette anni di propria direzione della Giacomo Longo (con ausilio del personale che ha reso indiscussa collaborazione). Biblioteca che è cresciuta in modo esponenziale, con oggettiva espansione della propria visibilità fino a divenire centro propulsore di educazione permanente, formazione culturale, promozione e valorizzazione del patrimonio librario preziosissimo reso disponibile con abnegazione e resilienza alla cittadinanza e all’utenza anche di segno internazionale”.

E ancora: “Il tutto malgrado le pesanti criticità che si sono dovute fronteggiare, che non hanno prodotto scoraggiamento e fatto desistere dall’operare. Al contrario. Di quanto approntato resterà testimonianza nei post, nelle foto e nei video postati, a futura memoria. Un plauso ad autorità, istituzioni scolastiche, studiosi, associazioni, organi di stampa , che hanno reso pregiato contributo nella realizzazione di eterogenee iniziative. ,sempre apprezzate da un pubblico che ha trovato nella Giacomo Longo consone risposte alla propria variegata domanda culturale”.

“È stato bello e utile. Un percorso, il nostro, fecondo, del quale si va fieri e che ha registrato convinto gradimento, come dimostra il sostegno con le più di mille sottoscrizioni ricevute in poco tempo su iniziativa di qualificati e abituali sostenitori, per non far calare il sipario su questa istituzione con ascendenze settecentesche. E un patrimonio di 600.000 elementi fra manoscritti, incunaboli, testi a stampa, periodici quali giornali e riviste, incisioni, cartografie, foto cartoline e altro. È onorevole combattere alcune battaglie, pur se trattasi di guerre invincibili per forza di cose in questa martoriata terra di Sicilia. Un caro saluto a ciascuno”, conclude la direttrice.

La Biblioteca regionale non ha ancora una “casa” sicura, ha più volte evidenziato Tosi Siragusa. Né, per la funzionaria, la soluzione della Cittadella della cultura all’ex “Margherita” è praticabile: “Alla Biblioteca regionale servirebbero 10mila metri quadri, mentre al padiglione 10 dell’ex “Margherita” sono disponibili circa duemila e trecento metri quadri. E quindi servirebbero anche altri padiglioni. A Palermo hanno ristrutturato la sede storica. A Catania è stato acquistato lo spazio, per la Biblioteca regionale, del monastero dei benedettini. Anche a Messina quest’istituzione dovrebbe avere un ruolo centrale, senza rimanere in una situazione precaria”.

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Salita Villa Contino 15 - 98124 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007

Questo sito è associato alla

badge_FED