Già sotto contratto Berardi, Burzigotti, Martinelli, De Vito, Mileto, Giorgione e Fornito. Si punta a far restare anche Palumbo, Ionut, Baccolo, Tavares e Gustavo. Poi servirà una decina di nuovi innesti per il salto di qualità ma tutto dipende dagli sviluppi societari
Ora che la salvezza è stata ottenuta matematicamente, è tempo di pensare al futuro. Mancano tre partite alla fine del campionato, resta l’obiettivo di conquistare almeno il nono posto, per ottenere l’accesso alla Coppa Italia maggiore, e possibilmente il settimo, vale a dire la posizione che il Messina ha dimostrato di meritare. I biancoscudati hanno mostrato di essere un gradino sotto rispetto alle prime sei che hanno guidato il campionato sin dalla fine del girone d’andata, ma superiori alle altre. In lizza per il miglior posizionamento a metà classifica ci sono Andria (43 punti), Messina (42), Paganese (41) e Juve Stabia (39) ed il calendario è difficile per tutte perché, com’è ovvio che sia, s’incontrano sempre squadre che hanno maggiori esigenze di classifica. Gli unici tre punti facili sono quelli che la Juve Stabia prenderà probabilmente domenica prossima, ospitando il fanalino di coda Lupa Castelli Romani.
In attesa di sapere come andrà a finire, è bene iniziare a programmare la prossima stagione. Le ambizioni del Messina dipenderanno dall’ingresso di nuovi soci in grado di dare nuova linfa ad una società che ha disputato un campionato più che dignitoso ma che non può permettersi di fare il passo più lungo della gamba. L’interesse di alcuni gruppi sembra già in fase avanzata, non sono mancati gli incontri, ma fin quando non verrà messo nero su bianco si resta nel mondo delle chiacchiere.
Partendo da questi presupposti, sarà fondamentale la conferma, che appare scontata, del direttore sportivo Christian Argurio e del direttore generale Lello Manfredi. Il primo ha costruito una squadra all’altezza della situazione in pochissimo tempo e con pochi mezzi a disposizione, il secondo ha formato dal nulla una nuova organizzazione, con la “chicca” dell’aver riportato oltre 18mila spettatori allo stadio in occasione del derby col Catania. Da sciogliere il nodo panchina: mister Raffaele Di Napoli è sotto contratto anche per la prossima stagione e sembra godere della fiducia societaria ma non è ancora in possesso del patentino di primo allenatore.
Al momento sono in sette i giocatori che hanno già rinnovato il proprio contratto anche per la prossima stagione: il portiere Berardi, i difensori Burzigotti, Martinelli, De Vito e Mileto, i centrocampisti Giorgione e Fornito.
Il Messina proverà a mettere sotto contratto altri cinque giocatori che hanno ben figurato quest’anno: i difensori Palumbo e Ionut, il centrocampista Baccolo, gli attaccanti Tavares e Gustavo. Palumbo ha giocato un girone d’andata sopra le righe, prima dell’infortunio che lo ha messo fuori causa per il resto della stagione, però è di proprietà del Cesena ed ai romagnoli si chiederà di liberarlo ma non è detto ci si riesca; Ionut, arrivato a gennaio, è sceso in campo solo quattro volte, prima dell’infortunio, ma ha realizzato due reti e si è ben disimpegnato; Baccolo ha vissuto di alti e bassi ma ha comunque fatto vedere buone cose; Tavares e Gustavo hanno mostrato di poter ben figurare una squadra di lega pro da alta classifica.
Si arriva ad un totale di dodici, ai quali potrebbero aggiungersi anche il secondo portiere Addario (pure lui ha vissuto di alti e bassi) e gli attaccanti Cocuzza e Padulano (entrambi erano partiti molto bene, prima di essere falcidiati dagli infortuni). Per tutti gli altri, invece, poche se non nulle speranze di riconferma. La nuova rosa dovrà, quindi, essere completata con dieci/quindici innesti in grado di consentire il salto di qualità ma tutto resta legato agli sviluppi societari.
(Marco Ipsale)
