Messina, una città che pretende di crescere isolata dal mondo

Messina, una città che pretende di crescere isolata dal mondo

Giovanni Mollica

Messina, una città che pretende di crescere isolata dal mondo

mercoledì 28 Dicembre 2011 - 12:49

Genovesi, Triestini, Livornesi e Veneziani ampliano i loro porti e, soprattutto, tentano di collegarli alle grandi reti ferroviarie europee. Per assicurarsi fette più grandi dei giganteschi traffici di merci che attraversano il Mediterraneo, dirette verso il Mare del Nord. Capodistria amplia da 280 a 404 ettari la sua area logistica e si propone quale terminale più conveniente per i container da caricare su treni A/V diretti verso i Paesi dell’Est europeo. Messina punta sulla piattaforma intermodale logistico-distributiva di Tremestieri: 15 ettari lontani da veri porti, aeroporti e collegamenti ferroviari veloci. Ma forse sbagliano tutti e abbiamo ragione noi

Che stupidi questi Genovesi!
Pensate che, da anni, si battono per far realizzare un collegamento ferroviario ad A/V e A/C tra la città della Lanterna e Tortona/Novi Ligure, verso Milano e Torino. L’hanno battezzato il “Terzo Valico dei Giovi” perché – pensate la stupidità! – ce ne sono già altri 2!
Questa “direttissima” GE-MI farà parte di quel pezzo della Rete Transeuropea che unirà il Mediterraneo con il Mare del Nord, cioè Genova con Rotterdam. Il così detto Ponte dei Due Mari, col fine di portare verso l’Europa centrale le merci che saranno sbarcate nel porto ligure. Non che attualmente non ci siano i collegamenti, come già detto ce ne sono già 2: la Succursale e l’Ovadese, ma con il Terzo Valico si risparmierà un bel po’ di tempo. Oltre venti minuti per andare a Milano e una mezzoretta per Torino.
Per non parlare dell’obiettivo commerciale che gli amministratori che vivono sotto Righi si sono posti: arrivare, in pochi anni, a 4 milioni di container, quando oggi sono ancora sotto i 2 milioni. Meno che a Gioia Tauro. Certo, a Genova i container vengono aperti e rendono, in termini economici, dieci volte di più che nel porto calabrese, ma il Governatore Scopelliti si è impegnato a far modernizzare al più presto la rete ferroviaria da Gioia verso Nord; così da consentire il passaggio dei container da 20 piedi – che, attualmente, debbono proseguire sul gommato.
Quelli scemi dei Genovesi, invece, hanno già ottenuto dal neo Ministro Passera 1,1 miliardi come prima tranche del finanziamento del Terzo Valico. E, in aggiunta, dragano il fondo del mare per consentire l’attracco delle nuove navi da 18 mila teu. Colossi che richiedono fondali di 18 metri, come quelli del porto di Gioia Tauro. Insomma, a Genova sono partiti i lavori per l’ampliamento del porto e l’A/V ferroviaria e i cittadini non protestano nemmeno!
Insomma, quando avranno terminato,si accorgeranno di avere buttato al vento più di 6 miliardi. Avrebbero fatto meglio a imitarci, chiedendo che fossero destinati alla prevenzione del dissesto idrogeologico che, da quelle parti, è persino più grave del nostro.

Ma loro, poveretti, non hanno politici illuminati del calibro di D’Alia e Genovese.
Un esempio di cattivo uso delle risorse. E poi dicono che i Genovesi sono attenti al denaro!
Perché poi stanno facendo ‘sto gran casino? Dicono che la ragione sia quella di far sbarcare in Italia i 490 mila container provenienti da Suez e destinati al nostro Paese (Sicilia e Calabria comprese) che, in barba alla geografia, arrivano a Rotterdam,Anversa e Amburgo. Per poi ritornare giù.
Pare che così si possano recuperare 4,6 miliardi di sola IVA, soldi che attualmente entrano nelle voraci casse di Olanda, Belgio e Germania.
Hanno voglia gli esperti del settore a dire che, se i porti italiani fossero più efficienti, i soli porti liguri potrebbero vedere i loro traffici aumentare di 1,5 milioni di container. Un fiume di ricchezza che prenderà il via con il completamento di questo benedetto Terzo Valico. Chissà se è vero. L’epoché (l’astensione scettica dal giudizio quando si ritiene che gli elementi necessari siano insufficienti) non è nata in Liguria.

A Messina nessuno tra i parlamentari illuminati pare chiedersi perché gli armatori dovrebbero preferire Genova a Rotterdam quando potrebbero arrivare in Sicilia 2 giorni prima e, in un giorno solo, mandare tutto in treno fino a Milano e dintorni.
Così come gli ambientalisti in salsa peloritana si sforzano di non vedere i danni causati dalle navi che vanno da un lato all’altro dello Stretto: è di pochi giorni fa la pagina del Corriere della sera nella quale si affermava che una grande nave inquina come 14 mila automobili.
Noi Messinesi siamo molto più intelligenti dei Genovesi.

3 commenti

  1. Nelle altre città di mare gli ambientalisti favoriscono la nascita di ormeggi per piccole imbarcazioni.
    Porticcioli belli da vedere , mentre le nostre spiaggie sono piene di strani ed orrendi carrelloni.
    Le barche stanno a mare …ovunque…. ma non a Messina.

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  2. Condivido pienamente il contenuto di questo articolo caro Mollica.
    Il “paesino” nel quale tiriamo avanti (di questo passo ancora per poco) è già morto da un pezzo. Invece di andare a Roma a reclamare provvediventi radicali e incisivi con giganteschi investiventi, mi riferisco sopratutto al ponte, in scia al quale avverrebbe nella nostra cittadina una rivoluzione economica inimmaginabile, esperti (???) “nostrani”, delegazioni politiche, ambientalisti, ecc. hanno la brillante di chiedere al governo di di mettere una pietra tombale al progetto che per noi potrebbe ssere decisivo.
    Malauguratamente questo dovesse avvenire, non ci resterebbe altro da fare che andare a Dinnammare a guardare passare gli uccelli migratorie a pregare la Madonnina che ci pensi lei a un tozzo di pane per la sua citta.

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  3. Se veramente chiedessimo 6 miliardi di euro per la prevenzione del dissesto idrogeologico/sismico, saremmo davvero molto più intelligenti dei genovesi.
    Non c’è altro da aggiungere, anzi si: questo discorso sig. Mollica lo faccia ai tanti messinesi/abitanti della provincia che hanno perso la casa, gli averi e qualcuno anche la vita per la mancata prevenzione e spero che siano gli ultimi…

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