Servizi sociali, l'assessore Santisi: "Critiche gratuite". la Cisl: "Guarda il dito e non la luna"

Servizi sociali, l’assessore Santisi: “Critiche gratuite”. la Cisl: “Guarda il dito e non la luna”

Servizi sociali, l’assessore Santisi: “Critiche gratuite”. la Cisl: “Guarda il dito e non la luna”

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venerdì 01 Aprile 2016 - 16:43

Botta e risposta tra la Cisl e l'assessore ai servizi sociali Nina Santisi. In primo piano i Fondi Pac, ma anche la paralisi del settore ed il mancato dialogo tra le parti.

Ancora un botta e risposta tra la Cisl e l’assessore Santisi. Stavolta il tema del contendere sono i Fondi Pac. Ieri l’affondo della Cisl, oggi la replica dell’assessore e la controreplica della Cisl.

“Premesso che il Comune di Messina, nonostante i problemi derivanti dal ritardo nell'approvazione del bilancio, NON HA PERSO i Fondi PAC (Infanzia e Anziani), si espone di seguito l’iter che ad oggi ha interessato questa fonte di finanziamento, con dati e circostanze certe, che danno la misura dell’azione amministrativa compiuta..- scrive la Santisi- Relativamente ai fondi PAC INFANZIA (primo riparto), in data 25 gennaio 2016, è stato pubblicato il Bando per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria negli asili nido di Camaro e S. Licandro, come previsto dal progetto originario, finalizzato all’ampliamento dell’offerta dei posti. Tale informazione è facilmente reperibile sul sito internet del Comune, nella sezione Bandi di Gara. Con Decreto 793/PAC dell’11 dicembre 2015, il Ministero dell’Interno ha autorizzato per il Comune di Messina il secondo riparto per un importo complessivo di € 3.380.453,08. Relativamente ai fondi PAC ANZIANI (primo riparto), il 30 marzo 2016 sono state pubblicate sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA) le due gare relative ai servizi di assistenza domiciliare integrata con i servizi sociosanitari (ADI) e non integrata (SADA). Anche tale informazione è visibile sul sito internet del Comune di Messina, nella sezione Avvisi.

Con Decreto n. 856/PAC del 28 gennaio 2016 il Ministero dell’Interno ha autorizzato per il Comune di Messina il secondo riparto per un importo complessivo di € 2.858.087,99. Con successiva nota dell’11 marzo 2016, il comune di Messina ha completato l’iter autorizzativo di cui sopra. Non si comprende, pertanto, su quali basi i dirigenti locali del sindacato denuncino la perdita di fondi, sebbene già diverse volte il mio Assessorato insieme al Dipartimento delle Politiche Sociali abbiano incontrato, in riunioni congiunte con le altre sigle sindacali, i rappresentanti della CISL aggiornandoli sul processo in itinere dei fondi PAC. Relativamente poi alle proroghe dei servizi che si sono rese necessarie, si tratta dell’unico strumento tecnico per evitare la sospensione dei servizi stessi con gravi conseguenze per il mantenimento dei lavoratori. E' una strada purtroppo obbligata, in un momento storico difficile per l'Ente, che non può trovare una diversa soluzione al problema.

Per tali ragioni, il sindacato dovrebbe prendere atto in modo oggettivo della realtà, agendo in un'ottica di collaborazione concreta, piuttosto che rivolgendo critiche troppo spesso gratuite e non supportate da informazioni corrette.

La tensione sociale, piuttosto che la coesione ed il dialogo, sono elementi di disgregazione in una società come quella attuale che certamente non ne ha bisogno”.

Immediata la controreplica della Cisl

«Una risposta singolare.L’assessore guarda il dito e non la luna – sostengono Tonino Genovese, Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto – ribadiamo che i confronti devono tradursi in atti concreti e non solo in dichiarazioni di buoni propositi. All’assessore chiediamo di dare riscontro a quanto concordato nei pochi incontri: dalla riorganizzazione del Dipartimento alla riqualificazione della spesa».

La Cisl ribadisce la sua posizione come una considerazione oggettiva sulla paralisi e l'inerzia di uno degli assessorati più importanti di un Comune.

Una replica secca, il sindacato la riserva alla parte in cui l’assessore fa riferimento alla “tensione sociale”.

«È l'indigenza e lo stato di bisogno – afferma la Cisl – a creare tensione sociale, non certo un sindacato che, da solo, da qualche anno, funge da campanello d’allarme in questa strana città. È l'annullamento dei diritti sociali e umani a creare tensione sociale, è la mancanza di dialogo e confronto a creare tensione sociale inducendo le persone ad una sorta di sudditanza sociale, psicologica ed economica. La Cisl è il sindacato che chiede confronto, dialogo e, soprattutto, presenta proposte. In questa strana città – specifica Tonino Genovese – non si è voluto comprendere che i servizi sociali si sono involuti esattamente come chi la amministra. Tutto è speculare. Parlare a noi di tensione sociale significa sinceramente essere in malafede. Una città che non ha anagrafe per famiglie affidatarie a cui potersi rivolgere in casi di affidi urgenti, una città in cui gli sbarchi sono una realtà quotidiana e non un fenomeno, non può restare in silenzio ad assistere ma ha l’obbligo morale di dovere sedersi intorno ad un tavolo e rintracciare forme di finanziamento, trovare soluzioni per l'accoglienza. Non si può immaginare che si cerchino su WhatsApp le disponibilità per accogliere 60 minori come è accaduto due giorni fa. Parliamo di minori che non vengono da una gita ma da una realtà di guerra, da un viaggio allucinante, dall’aver assistito a barbare violenze. La Cisl ha dato la propria disponibilità a collaborare non certo per sostituirsi ma per fare rete, costruire quel famoso networking con cui l’Amministrazione si riempie le bocche e le sale convegno”.

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