È polemica tra il Comune e la Handball Club Messana, società di pallamano che milita nella massima serie. La decisione del Comune di cedere il palazzetto per l’organizzazione di un evento espositivo rischia di far saltare il match contro la Jomi Salerno. Si dovrebbe giocare al PalaNebiolo ma serve l'autorizzazione della Federazione
La Handball Club Messana non avrebbe potuto augurarsi un inizio anno peggiore. L’amministrazione comunale ha autorizzato, tra il 3 e il 9 gennaio 2017, l’utilizzo del PalaRescifina per la realizzazione di un evento espositivo dedicato agli sposi. «Contemperare le esigenze delle società sportive e la possibilità di “fare cassa” ospitando un evento sporadico», così si legge sulla delibera oggetto della polemica.
La manifestazione extrasportiva sta creando scompiglio nella società di pallamano femminile che milita nella massima serie. La decisione del Comune rischia di mettere a repentaglio il match di giorno 7 gennaio, calendarizzato con largo anticipo, che avrebbe dovuto svolgersi al PalaRescifina contro la Jomi Salerno.
«Il Comune di Messina ha indicato il PalaNebiolo come sede alternativa dove poter disputare la gara – spiega Filippo Spadaro, responsabile attività della H.C. Messana. Tuttavia, prima di trasferirci eccezionalmente in un altro impianto occorre l’autorizzazione da parte della Federazione Italiana Giuoco Handball».
Secondo la Giunta, «si dovranno stabilire precisi adempimenti a carico dell’organizzazione (dell’evento espositivo, ndr), e in particolare l’assunzione degli oneri relativi al costo aggiuntivo sostenuto per lo spostamento dell’attività sportiva agonistica dal PalaRescifina».
«Finora non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in tal senso», prosegue Spadaro, «e in mancanza della tassa di spostamento gara, che certamente noi non possiamo versare, non sarà possibile giocare in un campo diverso. Ciò comporterà l’automatica sconfitta a tavolino e l’applicazione di sanzioni a carico della società. Ritengo che si debba inviare la richiesta, accompagnata dalla relativa tassa, entro il 2 gennaio. Siamo in attesa ma di certo non possiamo subire un danno economico a causa della decisione del Comune».
Secondo il dirigente della società di pallamano, «si tratta di un’imposizione giustificata dalla volontà di Palazzo Zanca di fare cassa su un impianto sportivo appena ristrutturato che certamente non nasce per realizzare eventi espositivi. Non credo che questa giunta – aggiunge Spadaro – abbia impegnato soldi pubblici per la copertura del Palasport e per il rifacimento di parte del parquet allo scopo di ospitare manifestazioni di tipo fieristico».
D’altra parte, anche se la realizzazione di tale evento rappresenta una possibilità di ottenere un introito quale provento per l’utilizzo del PalaRescifina, più volte l’amministrazione, con il sindaco in testa, ha garantito massima priorità alle attività sportive.
«Noi siamo l’unica realtà di vertice che usufruisce del PalaRescifina – conclude Spadaro – e, nel caso in cui la Federazione dovesse giudicare non idoneo il PalaNebiolo, agiremo in sede legale per il risarcimento dei danni. Il calendario è stato fissato a luglio e il Comune avrebbe dovuto autorizzare questo tipo di manifestazioni nel rispetto degli impegni assunti dalle società sportive».
Gabriele Quattrocchi