Boccata d'ossigeno per l'Atm, martedì una parte degli stipendi arretrati

Boccata d’ossigeno per l’Atm, martedì una parte degli stipendi arretrati

Francesca Stornante

Boccata d’ossigeno per l’Atm, martedì una parte degli stipendi arretrati

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giovedì 15 Novembre 2012 - 13:24

Lo ha annunciato questa mattina il direttore generale dell'azienda Claudio Conte. I lavoratori riusciranno ad avere il saldo di luglio, lo stipendio di agosto e il 50% di settembre.

I tanto sudati e attesi stipendi stanno arrivando. Questa volta davvero. Lo dice un comunicato ufficiale che porta in calce le firme del direttore generale dell’Atm Claudio Conte e del direttore amministrativo Ferdinando Garufi. Nella nota recapitata oggi ai lavoratori dell’Atm si annuncia che il comune ha versato nelle casse dell’azienda trasporti i famosi 2.666.000 euro frutto dei due dodicesimi che il commissario Croce aveva deliberato nelle scorse settimane. Serviranno per dare ai lavoratori quella boccata d’ossigeno che hanno aspettato per mesi. A questo punto si devono solo attendere i tempi tecnici necessari per portare questi soldi dalle casse alle tasche dei lavoratori, l’azienda però conta di riuscire a fare tutto il prossimo martedì 20. Con la cifra versata dal Comune si riuscirà a pagare il saldo di luglio, che ammonta al 23%, lo stipendio di agosto e il 50% di settembre. Si resterà comunque con quasi due mensilità e mezzo di arretrati, ma di questi tempi, considerata la situazione economica del comune, sono tutti consapevoli di non poter pretendere di più.

I lavoratori però continueranno a tenere i riflettori accesi sulla vertenza Atm e sui problemi che di certo non si risolvono con il pagamento di queste mensilità. Poi ci sono i debiti dal saldare, i mezzi guasti, i contributi da versare, anche se su questo fronte uno spiraglio positivo si è aperto durante la riunione in Prefettura di due giorni in cui si è discussa l’ipotesi di attivare un decreto ministeriale che compensa i debiti contributivi. La notizia però oggi sono gli stipendi che finalmente arriveranno per i 600 lavoratori che ormai erano ridotti allo stremo delle forze. Dopo 22 giorni di durissima protesta a Palazzo Zanca continuano ad attendere l’incontro tra Comune e Regione per discutere del futuro dell’azienda e del servizio di trasporto pubblico cittadino. (Francesca Stornante)

Un commento

  1. invece di tenere i riflettori accesi,consumando energia a pagamento,spengano le luci e cercano di buscarsi la pagnotta facendo il loro dovere,cioe’: controllare che a bordo dei bus e tram paghino tutti…..

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