Il Decreto Legge n. 7 del 31 gennaio 2007 convertito in Legge 2 aprile 2007 n.40, meglio noto come “decreto Bersani bis-, ha esteso il concetto di portabilità anche ai mutui.
Vuol dire che un mutuatario può trasferire il suo debito ad un’altra banca che gli propone condizioni migliori, riducendo al minimo costi e formalità.
Così, mentre in passato la sostituzione di mutuo implicava la cancellazione della vecchia ipoteca e l’iscrizione di una nuova, quest’operazione può essere ora condotta mediante un unico atto di surrogazione, con conseguente risparmio sui costi notarili e di imposta, il cui pagamento non andrà così ripetuto.
L’onorario del notaio per l’atto di surrogazione risulterà quasi dimezzato rispetto al costo di un tradizionale atto di mutuo. Considerando il costo complessivo, incluse le spese fisse, si assisterà tuttavia ad una riduzione di circa 1/3.
Tra l’altro la Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Manovra Finanziaria 2008) stabilisce che con la surrogazione deve essere garantita al cliente “l’esclusione di penali o altri oneri di qualsiasi natura.- Quindi tutta l’operazione può essere condotta senza sopportare spese di sorta, con la sola eccezione dell’atto notarile.
Il debitore si troverà così a rimborsare la nuova banca, alle condizioni concordate con quest’ultima.
In termini fiscali verranno conservati tutti i benefici goduti sul mutuo sostituito.
Questo è ciò che la legge doveva garantire dal Gennaio 2007 , ma in realtà cosa è accaduto ?
Il 5 marzo 2007 una indagine dell’Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori) rilevava che l’87% delle banche interpellate nella citta’ campione di Firenze non accetta la surrogazione ai fini del trasferimento di un mutuo.
Su 15 istituti bancari ben 13 hanno dato risposta negativa (Unicredit Banca, Banca Monte dei Paschi di Siena, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca Nazionale del Lavoro, Banca di Roma , Banca Antonveneta , Meliorbanca, Sanpaolo Invest, Micos Banca gruppo bancario Mediobanca, Banca Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Cassa di Risparmio di San Miniato, Banca Toscana, Cassa di Risparmio di Firenze).
Come riferisce l’Aduc, le giustificazioni addotte dalle banche interpellate per la non applicazione dell’art. 8 del decreto legge n. 7/2007 sono state le piu’ varie, tra cui:
– la banca e’ in attesa di circolari o disposizioni attuative;
– la banca e’ in attesa di un sistema computerizzato che le permetta di comunicare direttamente col Catasto;
– la suddetta disposizione di legge non e’ vincolante fino ad aprile 2007;
– non vi e’ alcuna disposizione di legge che obbliga la banca ad accettare la surrogazione;
Il 4 aprile 2008, durante una puntata della trasmissione Le Iene di Italia 1, Massimo Roccia, direttore dell’area consumatori dell’Abi (Associazione bancaria Italiana), ha ammesso la sistematica violazione della legge Bersani sulla portabilita’ gratuita dei mutui, dalla sua approvazione fino ad oggi. L’Abi si e’ impegnata quindi a mettersi in regola entro poche settimane dopo la messa in onda del servizio, come se l’applicazione di una legge fosse sottoposta alla buona volonta’ delle banche.
Il 14 maggio 2008, l’ Antitrust , l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto dieci istruttorie nei confronti di altrettante banche sulla portabilità dei mutui. Le istruttorie nei confronti degli istituti di credito sono state aperte per -pratica commerciale scorretta-. Le banche sono: Unicredit Banca di Roma, Bipop Carire e Banco di Sicilia (tutte e tre del gruppo Unicredit); Intesa San Paolo; Mps; Antonveneta; Ubi Banca; Bnl; Banca Popolare di Milano; Deutsche Bank; Carige; Banca Sella.
Il 19 maggio scorso, anche il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha inviato una lettera a tutte le banche sollecitandole ad applicare la nuova normativa.
In conclusione , ancora una volta gli interessi particolari delle lobby bancarie vengono tutelati a danno e beffa degli interessi generali dei risparmiatori e viene da chiedersi se la nostra “ democrazia compiuta- non vada assomigliando sempre più spesso ad una “ oligarchia compiuta-.
Nota : Le notizie riportate in questo scritto sono tratte da una interrogazione della senatrice Donatella Poretti e del sen. Marco Perducai al ministro per lo Sviluppo Economico .
Vincenzo Cinturino
