Bus a 20 euro. "Atm non risponde", Campagna: "Già 10mila domande, ci vuole pazienza"

Bus a 20 euro. “Atm non risponde”, Campagna: “Già 10mila domande, ci vuole pazienza”

Marco Olivieri

Bus a 20 euro. “Atm non risponde”, Campagna: “Già 10mila domande, ci vuole pazienza”

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venerdì 14 Luglio 2023 - 07:20

Le proteste dei cittadini e la replica della società: "Abbiamo approvato più di quattromila rischieste, serve tempo"

MESSINA – In questi giorni tante le attese ma anche le lamentele nei confronti di Atm. Le attese per l’iniziativa dell’abbonamento annuale “Move Me” per bus e tram alla cifra di 20 euro (abbonamenti acquistabili a questo indirizzo). Le lamentele perché non risponde al telefono: “Ho fatto richiesta di abbonamento circa due settimane fa. Non ho ricevuto alcuna risposta. Ho provato con il numero verde ma, dopo qualche minuto di attesa, mi dicono che l’interno da me richiesto non è disponibile. Ho provato tante volte senza successo, come posso risolvere questo problema?”.

Risponde il presidente della società: “Abbiamo ricevuto diecimila domande, dal 26 giugno, in tredici giorni lavorativi. E ne abbiamo accolte più di quattromila, quasi la metà. Tutte le risorse sono impegnate: una decina lavorano per la procedura, che è solo online, e in quattro/cinque allo sportello. Mandiamo una mail e poi l’utente si presenta allo sportello dalle 8 alle 18. Non rispondiamo al telefono? Stiamo lavorando incessantemente e non ce la facciamo a rispondere a tutti. Serve pazienza”.

Campagna tiene a evidenziare il successo dell’iniziativa e tiene a precisare: “Nel frattempo, rilasciamo pass residenti per Torre Faro, primo e secondo pass, e tutta l’attività ordinaria. Se Move Me è stato così apprezzato significa che la domanda di servizio pubblico sta crescendo”.

Non sono mancati, in alcuni casi, gli intoppi tecnici nella compilazione online: dall’invio della registrazione video, invece d’inviare l’allegato della carta d’identità, alla mancata compilazione del codice fiscale.

L’iniziativa

20 euro all’anno, invece di 250 euro, come abbonamento per bus e tram. Uno sconto di oltre il 90%, grazie ad un finanziamento europeo del Pon Metro, 3 milioni e 600mila euro, per incentivare i cittadini a usare il trasporto pubblico.

Possono abbonarsi tutti i cittadini, anche i non residenti, se domiciliati o lavoratori a Messina. Idem per gli studenti che attesteranno di essere iscritti in una sede scolastica o universitaria nel territorio comunale. Non ci sono limiti reddituali ma solo quello dell’esaurimento fondi, pari a 11.600 abbonamenti. Se le richieste dovessero superare la disponibilità, il Comune potrà pensare di attingere ad altre risorse. Necessario un minimo di tre validazioni nel primo mese, pena la perdita dell’abbonamento.

Forti sconti anche per i parcheggi di interscambio (escluso il Fosso): in questo caso disponibili solo mille abbonamenti al costo annuale di 120 euro (compreso l’abbonamento ai trasporti), non validi per le strisce blu in strada.

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6 commenti

  1. Ho avuto la stessa esperienza al telefono, per più giorni. Alla fine ho inviato una PEC, ma non hanno risposto neanche a questa. Ho provato anche la chat su facebook, ma nulla. Possibile che anche i centralinisti siano stati impegnati con gli abbonamenti? È una scelta aziendale, non rispondere agli utenti. Una scelta che può permettersi solo una azienda (para)pubblica in regime di esclusiva, una privata in regime di concorrenza avrebbe perso molti utenti, offesi di essere totalmente ignorati.

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  2. pacenza e chidda chi avemu da anni……….ma a cuppa e a nostra …..nascemmu buddaci e resteremo a vita………in ogni caso u sinnicu vidi a luci in fondo al tunnel….semu a citta della Musica e degli Eventi….e di Calciomercato originale….e semu cuntenti tutti compresi i giunnali vari

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  3. Quando non si hanno le risorse umane per far fronte a queste numerosissime richieste non bisogna neanche proporle, il cittadino resta sfiduciato e si fa un’opinione negativa del servizio pubblico di trasporto e viene disincentivato all’utilizzo del mezzo pubblico.
    Presidente Campagna dopo aver fatto l’annuncio con fuochi artificiali e banda musicale in tutti i giornali e TV, adesso si attivi a dare risposte serie e concrete e soprattutto veloci a chi ha creduto in questa opportunita’. Nell’era della digitalizzazione ed informatica e’ una vergogna i ritardi nella valutazione e consegna dei titoli di viaggio, e soprattutto la latitanza nelle risposte telefoniche a numeri telefonici che Lei ha pubblicato. Se fosse stata la sua Azienda privata tutto questo sarebbe successo?

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  4. Io mi sono collegato sul sito la mattina del 26 Giugno alle 8:15 appena aperto il link per la registrazione on line, il pomeriggio stesso m’è arrivata la mail e dopo due giorni sono andato a ritirarlo, già dall’indomani le richieste aumentavano e quindi c’erano dei giustificabili ritardi. E’ inutile telefonare ma se si va al front office diranno subito se la domanda è stata accettata o no, bisogna avere pazienza ed il messinese (con la “m” minuscola) non ce l’ha nel suo vocabolario. Cosa molto importante: se si è in possesso dell’abbonamento scaduto bisogna presentarlo al front office altrimenti il nuovo non verrà consegnato.

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  5. La forte e prevedibile domanda non può giustificare certe situazioni. Chi scrive ha ritirato l’abbonamento e la propria documentazione era semplice e lineare ossia non c’erano requisiti particolari da controllare e approvare. Quello di non rispondere è una caratteristica che non si riesce a sradicare. Ci vorrebbe una migliore organizzazione invece per il ritiro del move me. 4 addetti allo sportello ma solo 3 a pieno regime e certe cose non dovrebbero sfuggire a chi è preposto ai controlli.

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  6. Quella del presidente è una difesa d’ufficio prevedibile quanto scontata ma che lui stesso sa non aver consistenza. Le segnalazioni e lamentele fatte così come i commenti a corredo di questo articolo sa bene il presidente che sono lo specchio della realtà quotidiana. Quella di non rispondere a mail o al telefono è una costante e caratteristica non certo dovuta alle richieste di abbonamento. Il presidente o chi per lui dovrebbe altresì travestirsi da cittadino per rendersi conto di cosa l’utenza che paga va incontro. E tale controllo andrebbe fatto con quelle organizzazioni sindacali che a prescindere criticano l’azienda, per cui se piove accusano in ogni caso il management aziendale. Il presidente sa bene che un’azienda per potersi definire efficiente deve saper dare risposte alla propria utenza ancor prima di far viaggiare in orario i propri mezzi.

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