Acr Messina, il 2009 si chiude con un pareggio. Serve più coraggio e cinismo

Acr Messina, il 2009 si chiude con un pareggio. Serve più coraggio e cinismo

Acr Messina, il 2009 si chiude con un pareggio. Serve più coraggio e cinismo

lunedì 21 Dicembre 2009 - 14:51

Ad influire nel match contro il Lamezia le occasioni sprecate e la conduzione arbitrale. Nel complesso buona gara, l’organico adesso è davvero di livello, ma Infantino deve trasmettere ai suoi consapevolezza dei propri mezzi. In attesa che Di Napoli e Sarli tornino al top

Si è chiuso con un pareggio il 2009 dell’Acr Messina. Un 1-1 con la Vigor Lamezia che lascia l’amaro in bocca per come il risultato è maturato. Innanzitutto per le tante occasioni create e sprecate. I giallorossi infatti, hanno sciupato diverse chance prima di essere raggiunti dal rigore siglato dal bomber avversario Cosa. Nel primo tempo due opportunità sono capitate sui piedi di Cosimo Sarli, ma l’attaccante ex Aversa Normanna, apparso ancora un po’ appannato sul piano della condizione, non è riuscito a sfruttarle. Poi ad apertura di ripresa, sul risultato di 1-0, la possibilità di chiudere il match si è dissolta con il rigore sbagliato da Roberto Magliocco. E’ stato lo stesso attaccante ad aver chiesto al compagno di reparto Sarli di potere battere il penalty, come riferito da quest’ultimo in mix zone. Purtroppo la conclusione non si è dimostrata all’altezza della voglia dell’ex Salernitana di segnare. Accade, ma questi episodi condizionano, nel bene o nel male, una gara.

Sicuramente non può essere sottaciuta la condotta di gara quantomeno discutibile dell’arbitro Cocchiara. Il fischietto della sezione di Piacenza ha commesso parecchi errori ed ha gravato sugli stessi cercando invano di “pareggiare i conti” sulle decisioni prese. Il match gli è sfuggito di mano soprattutto nella ripresa. Diversi gli episodi incriminati, dal rigore assegnato generosamente alla Vigor, passando per la mancata espulsione del portiere Forte in occasione del fallo al limite dell’area su Arturo Di Napoli, fino all’espulsione di Magliocco, giusta per l’ingenuità dell’attaccante, ma generata dal gesto dell’avversario che ha tenuto la palla in mano rallentando la ripresa del gioco e doveva quindi essere a sua volta ammonito. Cartellini gialli che invece l’arbitro ha tirato fuori ripetutamente nel corso del concitato finale. Una direzione che ha mandato su tutte le fuori lo spogliatoio peloritano. Di Lullo, espluso durante il match e costretto ad abbandonare il rettangolo di gioco, ha lasciato il San Filippo senza rilasciare dichiarazioni ufficiali ma visibilmente infuriato. Il patron Arturo Di Mascio invece ha commentato: «Abbiamo fatto tanti sforzi e poi ci ritroviamo una partita influenzata dall’arbitro». Il nuovo acquisto Sarli ha invece giudicato “scandaloso” l’arbitraggio, sottolineando che la squadra avrebbe meritato di vincere.

Probabile, ma purtroppo il calcio funziona in questo modo: per avere la meglio devi fare un gol in più degli avversari. Sarli lo sa bene, ha esperienza soprattutto in questi campionati ed è quindi consapevole che per portare a casa partite come quella con il Lamezia bisogna dare ancora di più, soprattutto sul piano del cinismo. Ha aggiunto: «Devo lavorare per ritrovare la forma. Dopo la sosta dobbiamo riprendere tornando a vincere. Darò il mio contributo, anche in termini di gol». Un contributo necessario per puntare subito alle zone alte della classifica. L’organico adesso sembra essere all’altezza, ma bisogna avere più coraggio. Lo stesso Infantino deve imprimere al gruppo consapevolezza dei propri mezzi, determinazione e concretezza mantenendo intatto il livello d’umiltà. Non è facile ma un allenatore bravo deve saperci riuscire. Altrimenti dimostrerebbe di non essere all’altezza dell’incarico assegnatogli. Al tecnico si chiede questo oltre alla gestione tecnica dello spogliatoio, in settimana e durante le partite (ndr ieri Giardina addirittura in tribuna). Anche con il Lamezia uno dei cambi effettuati sembra avere inciso sull’andamento finale del match. E’ vero che Sarli non aveva i novanta minuti nelle gambe. E’ vero che Di Napoli non si è allenato per tutta la settimana ed è entrato in campo spinto esclusivamente dalla voglia di dare il proprio contributo. Ma purtroppo l’ingresso di un centrocampista di contenimento (Cardia, nulla da dire sul suo impegno) al posto di un attaccante (Sarli) a trenta minuti dalla fine, ha portato la squadra a rinculare verso la propria porta “invogliando” gli ospiti all’offensiva.

Che la rosa adesso è davvero di buon livello lo testimoniano anche la parole di un altro calciatore conoscitore della categoria, la punta lametina Cosa, che ha dapprima confermato di essere stato vicinissimo al Messina ad inizio anno («La Vigor però è arrivata prima»), dichiarando in seguito: «Se avessero segnato il due a zero la gara sarebbe andata diversamente. Difficilmente altre squadra verranno qui a fare risultato. Se il Messina continuerà a giocare così come ha fatto oggi farà un girone di ritorno all’altezza delle sue aspettative». Detto degli aspetti “negativi”, ci sono anche diverse note liete da sottolineare. Ancora una volta ha dimostrato buona stabilità il reparto difensivo. Farò, pur se poco impegnato, ha fatto vedere sicurezza e feeling con i compagni di reparto. Tra questi assolutamente di livello la prova di Alizzi, che con Romeo continua a costituire una coppia di assoluto valore. Bene anche l’ultimo arrivato Calabrò subentrato all’ex capitano dell’Igea Virus. Onnipresente Sabatino, autentico jolly che, stavolta schierato sulla sinistra dello scacchiere arretrato, ha fatto sentire la sua presenza in tutto il campo. Ottimo nuovamente il contributo degli under Altobello, Dall’Oglio e D’Angelo, quest’ultimo autore anche del suo secondo gol stagionale. Altalenante il rendimento di Petagine: incontenibile nel primo tempo, appannato nella ripresa. Purtroppo le note dolenti riguardano l’attacco, il più forte del girone come potenziale, ma in attesa che i calciatori che lo compongono siano al top della forma.

I punti dalla vetta sono quindici, ma è stata sprecata una possibilità visto il capitombolo interno del Milazzo battuto al Grotta Polifemo 0-5 dal Sambiase.

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