Le scrivo al fine di fornire delle precisazioni in merito alle notizie trapelate nei giorni scorsi secondo le quali avrei espresso l’intenzione di finanziare l’ACR Messina del sig. Carabellò.

In primo luogo mi preme segnalare che di nuovo, ed in maniera del tutto erronea, vengo qualificato quale -promotore finanziario-. Non sono mai stato un promotore finanziario ma soltanto un trader professionista che ha investito capitali propri e di parenti ed amici attraverso lo strumento telematico del trading on line.

Di poi, se è vero che insieme all’amico Romolo Rossi ho discusso al fine di fare una cordata di una decina di imprenditori – con conseguente investimento minimo (per gestire una squadra in LND sono sufficienti all’incirca euro 300mila); non corrisponde assolutamente al vero la circostanza secondo la quale mi sarei recato presso il Comune di Messina con dei soldi contanti innanzi al Sindaco al fine di dimostrare la solidità dei miei intenti.

Inoltre, nei commenti fatti da alcuni lettori di locali quotidiani online vengo tacciato come pregiudicato e persona di mal’affare, addirittura qualcuno in maniera del tutto anonima ha dichiarato che il sottoscritto avrebbe regalato dei quadri per il valore di euro 200,00!

Tutto ciò mi rammarica e intristisce e diffama la mia persona.

Pertanto, con la presente intendo anche diffidare tutti i quotidiani online, i quali ritengo responsabili ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa, a non fornire notizie erronee sul mio conto e a cancellare commenti che diffamano la mia persona e l’integrità della mia famiglia.

Sicuramente a mio carico è pendente un procedimento presso la Procura della Repubblica di Messina ma confido, come ho sempre confidato, nella Magistratura e sono certo di dimostrare l’estraneità a tutti i fatti che mi vengono contestati.

Infine, con la presente intendo informare la cittadinanza che non ho alcuna intenzione – visti anche i commenti denigratori sulla mia persona – di investire capitali per l’acquisizione di queste quote sociali dell’ACR Messina.

Tutto ciò per tutelare la mia reputazione personale e professionale da gratuiti e meschini attacchi.

Tanto dovevo alla mia famiglia e alla mia onorabilità.