A fare saltare -il banco- il mancato arrivo davanti al notaio di Piero Santarelli. All'interno il comunicato integrale del gruppo reggino
Fumata nera. Nerissima. Dopo aver atteso invano per diversi minuti l’arrivo di Piero Santarelli, è definitivamente saltato il tavolo dal quale doveva emergere la chiusura dell’accordo che avrebbe segnato il passaggio di mano ufficiale della proprietà dell’Acr al gruppo Martorano. Davanti al notaio Saraceno di Roma invece, si sono presentati solo il presidente -in pectore- Bruno Martorano, il vice-presidente Vincenzo Principato ed il socio Nuccio Ficara, accompagnati dal legale Chicco Gentile e dal Dg Enzo Nucifora, e l’ex amministratrice unica Marcella Chierichella. Il nodo sarebbe stato rappresentato dalla riconsegna degli assegni da quest’ultima a Santarelli. Anche se i veri motivi che hanno portato a questa ennesima, irresponsabile, decisione, sono da ricercare a questo punto lontano dalle normali dinamiche sportive, sulle quali qualche Procura, dovrebbe cominciare seriamente ad indagare.
Questo il comunicato ufficiale con il quale il gruppo Martorano annuncia l’irrevocabile volontà di tirarsi, anche se a malincuore, da questa sfortunata avventura: -Presso lo studio notarile Saraceno di Roma, all’incontro fissato per la risoluzione consensuale della cessione delle quote dell’Acr Messina, dalla signora Marcella Chierichella alla Mitocase di Pietro Santarelli, quest’ultimo, nonostante accordi presi in tal senso, non si è neanche presentato. Santarelli ha deciso di non partecipare all’incontro ed ha rifiutato ogni accordo transattivo proposto, ivi compreso l’abbandono, da parte della signora Chierichella, di ogni pretesa giudiziale ed extragiudiziale, con dichiarazione resa davanti al notaio. Pertanto non sussistono le condizioni per l’acquisizione dell’Acr Messina da parte della G.S.I. srl. I soci, ed il legale rappresentante della società, comunicano quindi la propria irrevocabile decisione di chiudere ogni trattativa, a causa dell’incompatibilità dei termini imposti dalla Fgci, con il protrarsi delle incertezze sulla titolarità effettiva della società. E’ doveroso sottolineare come l’impegno, la volontà e la determinazione posta sin dallo scorso mese di agosto dal gruppo imprenditoriale per l’acquisto del Messina e il suo rilancio nel panorama calcistico, si siano scontrati costantemente con comportamenti a dir poco discutibili da parte degli altri soggetti in causa. Fino ad oggi i soci della G.S.I. srl hanno dimostrato in ogni modo possibile la ferma volontà di far risorgere il Messina, affrontando rischi e sacrifici, che a tutt’oggi si sono dimostrati inutili di fronte ad una controparte che, nonostante i continui viaggi a Roma si è dimostrata contraria non solo al raggiungimento di un accordo, ma persino a garantire la sua presenza all’incontro di stasera. Purtroppo, a pagare ancora una volta il prezzo del disinteresse degli attuali proprietari dell’Acr saranno i tifosi ed è a loro che va il nostro ringraziamento per il sostegno ed il calore dimostrato in queste settimane-.