Conosciamo il passato, non il futuro. Aspettiamo l'Acr Messina

Conosciamo il passato, non il futuro. Aspettiamo l’Acr Messina

Conosciamo il passato, non il futuro. Aspettiamo l’Acr Messina

giovedì 04 Giugno 2009 - 09:26

La nuova società lavora sui suoi primi passi. Ai tifosi non resta che continuare a sperare, in bilico

Si parla, si ricorda, si scrive. Forse meglio attendere i fatti. Infondo lo abbiamo fatto per mesi, dunque questo stato di stand-by ci sembra ormai quasi naturale, istintivo. Attendere lo sparo prima di partire, non per far pagare a chi c’è oggi le colpe di chi ha vestito gli stessi abiti in passato, ma semplicemente per non ripetere gli errori già commessi. Tutti. Giornalisti, tifosi, addetti ai lavori, calciatori. Realtà che si concretizzano, fatti, certezze o per lo meno una base da cui ripartire, indipendentemente dalla categoria. C2, D, ma sì, anche Eccellenza, purché vi sia la sicurezza che il carro è nuovamente pronto a mettersi in moto. Pulito e funzionante.

Supposizioni, voci, attacchi personali, servono oggi a poco. Bisogna ancora una volta aspettare e successivamente tirare le somme. Questa volta senza dare credito a priori, ma anche senza screditare prima di conoscere. Ci sono articoli su internet, voci “volanti” ma anche notizie confermate da carte alla mano che ci spingono a ritenere il gruppo che sta appoggiando il progetto Acr Messina poco credibile, ma non abbiamo la certezza che sia davvero così. Lo è stato in precedenti avventure, ma non possiamo sapere adesso che lo sia anche questa volta. Infondo cosa diremmo ai tifosi di un’altra piazza, ad esempio a quelli della Casertana, se ci dicessero che i Franza starebbero per investire sulla loro squadra?

Questo è il momento. Questo è lo stato d’animo. La Messina calcistica attende, si va dai prossimi frammentati passi, dal confronto con gli undici dipendenti destinatari della lettera di licenziamento, a quello con i calciatori che hanno richiesto lo svincolo. Poi sarà ancora attesa, per un ripescaggio in C2 che la proprietà spera di ottenere facendo leva sulla storia recente del club fallito (l’Fc Messina) e sul piano societario a quanto pare in fase di redazione. Inutile giudicare oggi, sbilanciarsi, fare supposizioni. La situazione non cambierebbe di certo.

Abbiamo visto, abbiamo ascoltato, ci siamo fatti un’idea. Ora proviamo ad andare avanti passo dopo passo, pur consapevoli che il baratro potrebbe essere dietro l’angolo, rischiare stando cauti, sospesi. La verità è che abbiamo camminato per mesi in bilico sul precipizio. Ed è vero che non soffriamo più di vertigini, ma allo stesso tempo cerchiamo finalmente una stabilità che fino ad oggi è mancata e continua a mancare.

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