Il Messina trionfa nel derby dello Stretto. 2-0 alla Reggina. FOTO

Il Messina trionfa nel derby dello Stretto. 2-0 alla Reggina. FOTO

Marco Ipsale

Il Messina trionfa nel derby dello Stretto. 2-0 alla Reggina. FOTO

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giovedì 29 Dicembre 2016 - 15:32

I biancoscudati partono bene ma, nella parte iniziale, l'occasione più pericolosa è della Reggina, che la fallisce al 18'. Poi solo Messina, con due chance fallite clamorosamente: prima con Madonia, poi col palo di Pozzebon. Nella ripresa Messina più spento ma al 73' arriva la rete del vantaggio grazie a Bruno e all'82' il raddoppio di Milinkovic che chiude la partita

Tre punti d’oro, fondamentali per dare respiro alla classifica e per staccare un avversario diretto nella corsa alla salvezza. Il Messina supera la Reggina (pareggiando anche lo scontro diretto) e chiude la prima fase della stagione a 21 punti in 21 partite, una pessima media di un punto a partita che rischia di non bastare per ottenere la salvezza diretta. Anche oggi, nonostante la vittoria meritata, il Messina non ha sempre brillato. Ha rischiato di passare in svantaggio, poi ha sfiorato un paio di volte l’1-0 nel primo tempo senza trovarlo ma, nella ripresa, sembrava non riuscire a trovare il colpo vincente. Poi, come due settimane fa contro la Vibonese, i peloritani hanno legittimato la vittoria. Ora è già tempo di pensare al calciomercato di gennaio, perché finora la squadra, nonostante alcune buone prestazioni, ha mostrato di non essere all’altezza per disputare un campionato tranquillo. C’è tutto il tempo per sfoltire la rosa e prendere qualche innesto perché il prossimo appuntamento è previsto il 21 gennaio, tra 23 giorni, a Francavilla.

IL PREPARTITA:

E’ uno dei derby più “tristi” di sempre in uno dei momenti più bassi delle storie calcistiche di Messina e Reggina. Entrambe le squadre, infatti, navigano nei bassifondi della classifica, a pari punti e in zona play out. Si tocca anche il record storico negativo per un derby di campionato, appena 2mila 364 paganti. In quello di due anni fa, vinto dal Messina 4-1, i paganti furono 5mila 515 (nel play out furono appena un centinaio in più, 5mila 607), una cifra oggi irraggiungibile, considerate le temperature rigide e il disamore che si respira in città, a causa del pessimo campionato finora disputato. Meglio concentrarsi sul campo, lì dove il Messina, con tutte le difficoltà del caso, ha assoluta necessità dei tre punti per staccare gli avversari e provare a tirarsi fuori dalla zona play out, prima della lunga sosta. Lucarelli ha qualche acciaccato ma può contare su quasi tutta la rosa. Tra i calciatori impiegati dall'arrivo del tecnico livornese, gli unici due assenti sono Capua e Ionut ma Musacci, acciaccato, parte dalla panchina.

IL PRIMO TEMPO:

Nei primi 10 minuti il Messina spinge, poi sale la Reggina che crea la prima occasione pericolosa al 18' : cross di Possenti, sponda di Tripicchio e Porcino spara alto da posizione favorevolissima all'altezza del dischetto. Al 22' la reazione del Messina: Mancini recupera palla a centrocampo, Pozzebon parte in contropiede e va al tiro al limite dell'area, deviato in angolo da Sala. Il corner lo batte Milinkovic, colpo di testa di Bruno e palla fuori. Al 27’ l’occasione per il vantaggio è ancora più clamorosa per il Messina: Milinkovic serve Madonia tutto solo in area ma l’attaccante palermitano fallisce clamorosamente la rete, tirando addosso a Sala. Tre minuti dopo Messina ancora più vicino al gol col tiro dal limite dell’area di Pozzebon; Sala riesce a deviare sul palo alla sua destra, poi la palla attraversa tutta la porta e finisce a lato accanto al palo sinistro. Poi è ancora il Messina a fare la partita ma senza occasioni pericolose. Per due volte, però, la Reggina rischia di farsi del male da sola con alcuni interventi goffi nella propria area. La prima frazione si chiude a reti bianche.

IL SECONDO TEMPO:

Subito un cambio ruolo per ruolo, con l'ingresso di Maccarrone al posto di Rea. E proprio Maccarrone rischia di combinarla grossa dopo appena tre minuti, con un passaggio indietro corto e avventato verso Berardi, col portiere costretto a mandare in fallo laterale in scivolata per anticipare un avversario. Attenzione al 57', quando Coralli serve in area Bangu che, tutto solo anche se leggermente defilato, conclude a lato ma avrebbe potuto fare meglio. Il vice allenatore del Messina, Vanigli, protesta e viene allontanato dal campo. Fase di stasi fino al 73', quando il Messina passa in vantaggio: cross in area di Mancini su punizione, colpo di testa di Maccarrone respinto da sui piedi di Bruno che, a pallonetto, supera Sala. Un altro espulso dalla panchina del Messina: si tratta di Ciccone, alla prima convocazione in campionato dopo le apparizioni in Coppa Italia e l'infortunio. La partita si chiude all'82', quando Grifoni serve Milinkovic, che se ne va da solo in contropiede, arriva davanti a Sala in uscita e lo batte. Saltano i nervi, Bangu colpisce Maccarrone e viene spedito anzitempo negli spogliatoi. All’85’ il Messina sfiora anche il 3-0: cross di Nardini e colpo di testa di Pozzebon, che tocca la traversa e finisce alto. C'è il tempo anche per una nota di colore, bianco in questo caso, perché sul San Filippo si scatena una bufera, con pioggia mista a nevischio e il campo che assume un'insolita veste chiara.

MESSINA – REGGINA 2-0

MESSINA: Berardi, Grifoni, Rea (46' Maccarrone), Bruno, De Vito, Foresta (82' Palumbo), Mancini, Nardini, Milinkovic, Pozzebon, Madonia (69' Musacci). All. Cristiano Lucarelli

REGGINA: Sala, Cane, Gianola, Kosnic, Possenti, De Francesco (81' Romanò), Botta, Bangu, Tripicchio (69' Bianchimano), Coralli (89' Silenzi), Porcino. All. Karel Zeman

ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale. ASSISTENTI: Giuseppe Scarica di Castellammare di Stabia e Matteo Benedettino di Bologna

AMMONITI: 19' Rea, 33' Botta, 65' Maccarrone. ESPULSI: 83' Bangu

RETI: 73' Bruno, 82' Milinkovic

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. L’ARTICOLO, CON CERTOSINA BRAVURA, CI INDUCE A COMPRENDERE CHE LA SQUADRA DEL MESSINA E’ STRANA, PER IL SOTTOSCRITTO. OVVERO, NON E’ UNA SQUADRA DI GIOCATORI CHE SONO LINEARI, MA “SOFFRONO” DI SVARIONI CARATTERIALI. DOPO SCONFITTE, CERTO NON E’ CHE UNA SQUADRA DEVE SEMPRE PERDERE, SEMBRA CHE HA RITROVATO UN GIOCO VINCENTE, MA FINO A QUANDO? SEMBRA CHE GIOCANO ALLA GIORNATA. SBAGLIO DI GROSSO, PERO’ OGNUNO E’ LIBERO DI DIRE CIO’ E DI DIRE CIO’ CHE PENSA. MANCA FERMEZZA INTERIORE

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  2. L’ARTICOLO, CON CERTOSINA BRAVURA, CI INDUCE A COMPRENDERE CHE LA SQUADRA DEL MESSINA E’ STRANA, PER IL SOTTOSCRITTO. OVVERO, NON E’ UNA SQUADRA DI GIOCATORI CHE SONO LINEARI, MA “SOFFRONO” DI SVARIONI CARATTERIALI. DOPO SCONFITTE, CERTO NON E’ CHE UNA SQUADRA DEVE SEMPRE PERDERE, SEMBRA CHE HA RITROVATO UN GIOCO VINCENTE, MA FINO A QUANDO? SEMBRA CHE GIOCANO ALLA GIORNATA. SBAGLIO DI GROSSO, PERO’ OGNUNO E’ LIBERO DI DIRE CIO’ E DI DIRE CIO’ CHE PENSA. MANCA FERMEZZA INTERIORE

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