Musacci: "A Catania non è andata bene. Spero di riscattarmi a Messina"

Musacci: “A Catania non è andata bene. Spero di riscattarmi a Messina”

Musacci: “A Catania non è andata bene. Spero di riscattarmi a Messina”

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giovedì 28 Luglio 2016 - 12:24

Gli anni più importanti della sua carriera a Empoli, l’esordio in serie A nel 2008, poi tre stagioni consecutive in serie B. Poi ancora un anno e mezzo in serie A al Parma, prima del ritorno in B e dell'ultimo anno in C al Catania

L’esordio tra i professionisti in C1, alla Massese, con 19 presenze. Poi ben 135 apparizioni in serie B ed anche 23 in serie A. Nell’ultima stagione, invece, il ritorno in serie C, al Catania, dove ha disputato 21 partite. Il centrocampista Gianluca Musacci è uno dei colpi di mercato del Messina, in cerca di riscatto dopo l’ultima stagione non brillante. “A Catania, alle prime difficoltà – spiega –, il gruppo non ha retto la pressione di una piazza importante. Sono sorti vari problemi che non ci hanno permesso più di proseguire bene. La stagione era iniziata benissimo, avevamo fatto diverse vittorie di fila e azzerato la penalizzazione. Alla fine ci aspettavamo sicuramente di arrivare più in alto in classifica”. Sarà l’anno del ritorno ad alti livelli? “Lo spero – risponde -, sono venuto per questo. Messina è una grande piazza, che vive di calcio come Catania, so già le pressioni che ci aspettano”.

Gli anni più importanti della sua carriera a Empoli, l’esordio in serie A nel 2008, poi tre stagioni consecutive in serie B. “Ho avuto la fortuna di giocare con tanti calciatori che hanno fatto diversi anni di serie A, compreso il direttore Tosto. Poi anche con Adani, Tavano, Maccarone, Saudati, Vannucchi, Flachi, Almiron e tanti altri, tutta gente che ha fatto una grandissima carriera”.

E’ arrivato da soli due giorni ma già domenica potrebbe scendere in campo all’esordio ufficiale della squadra, in Coppa Italia, a Siena. “Non ho mai visto giocare la squadra ma mi hanno detto che le prime amichevoli sono andate molto bene, quindi sicuramente andremo a Siena con l’obiettivo di vincere. Il mio impatto è stato buono, tutti mi hanno parlato bene di mister Bertotto e, avendo visto come lavora, posso confermare che è molto preciso e chiede un calcio di qualità, fatto di cambi di gioco e palle in profondità, quello che piace a me. Ancora devo mettermi in forma, perché il campionato è finito da due mesi e mezzo e sto ricominciando ora”.

Grandi responsabilità sulle sue spalle perché è uno dei meno giovani, nonostante abbia 29 anni, e per il suo ruolo di regista. “Ci sono tanti giovani in squadra – conclude – e per me sarà una responsabilità cercare di guidarli e dare l’esempio ma un po’ ci sono abituato. Sono un ragazzo tranquillo, forse anche troppo. A livello calcistico sono un classico metodista, un centrocampista centrale di qualità che cerca di far girare la squadra”.

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