Messina calcio. Di Lullo incontra la squadra: “Sette finali, conquistiamo la salvezza”

Messina calcio. Di Lullo incontra la squadra: “Sette finali, conquistiamo la salvezza”

Messina calcio. Di Lullo incontra la squadra: “Sette finali, conquistiamo la salvezza”

venerdì 27 Marzo 2009 - 10:09

All'interno un'ampia photogallery. Il nuovo patron a tutto campo: “Ora niente nomi, dateci tempo e risponderemo con i fatti al calore della piazza”. Sul Celeste: “Che effetto, gli avversari entrano e capiscono di avere già perso”

Questa mattina il nuovo patron del Messina Alfredo Di Lullo ha incontrato allo stadio “Giovanni Celeste” la squadra, per manifestare il sostegno del gruppo da lui rappresentato in vista del finale di campionato. Sette finali, come le ha definite lo stesso imprenditore laziale, attendono da qua al termine della stagione i giallorossi, che devono riuscire ad evitare i play out.

Prima un colloquio di circa mezz’ora con calciatori, allenatore e parte dello staff, poi la visita all’interno del terreno di gioco e un breve confronto con i giornalisti. Ancora niente nomi, né ufficialità: «Non mi interessa in questo momento. Dobbiamo concentrarci su questi ragazzi, bisogna avere fiducia e noi ne abbiamo in loro. Abbiamo in mente grandi programmi per la piazza e vogliamo anche capire se in queste cose grandi possiamo coinvolgere questa rosa, che deve dimostrare di essere forte». Da qui Di Lullo si sbottona un po’ e comincia a parlare anche di futuro: «In questo momento potremmo promettere tutti i nomi del mondo, nazionali ed internazionali e non nascondo che fa anche piacere sentire alcuni soggetti accostati al Messina. Ma con i nomi non si va da nessuna parte, vedi l’Inter che con grandi calciatori non riesce poi puntualmente a vincere niente in Europa. Stiamo lavorando su un programma che possa consolidarsi nel tempo, in silenzio, lontani dal clamore mediatico. Tra qualche giorno saprete tutto. Anche perché ricordiamoci che sono passati 5 giorni dall’asta».

Ma Di Lullo non si ferma. Dichiara di aver capito le ambizioni dell’ambiente, l’amore verso questa squadra e conferma la sua scelta: «La gente ancora non mi conosce e quindi posso captare con più tranquillità l’aria che si respira. A Messina parlano tutti di calcio, c’è un legame forte con la squadra, noi lo sapevamo e quanto da me constatato conferma la validità della nostra scelta. Dico solo fateci lavorare, risponderemo con i fatti e non con le chiacchiere. Non vogliamo illudere nessuno».

Si parla di obiettivi ambiziosi, ma quali sono? «Puntiamo al massimo e neanche in chissà quale arco temporale, anche perché ho 53 anni – commenta sorridendo. Sento dire che Messina può accontentarsi di vivacchiare in serie B. Macché…Per la tradizione e la passione dei tifosi l’obiettivo non può essere solo la B. Però c’è bisogno di lavorare, tutti insieme, tutte le componenti, verso un unico obiettivo. Noi siamo pronti, altrimenti non saremmo qui».

Infine sullo stadio Celeste: «Sembra un torcida spagnola, una forca caudina. L’avversario sente il fiato sul collo, entra in campo e capisce che ha già perso. So che c’è una forte pressione per tornare a giocare qui. Vedremo quello che si può fare».

(cliccando su photogallery il reportage completo realizzato da Dino Sturiale)

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