Messina. Contro il Lecce la vittoria è stata sugli spalti

Messina. Contro il Lecce la vittoria è stata sugli spalti

Redazione

Messina. Contro il Lecce la vittoria è stata sugli spalti

martedì 27 Maggio 2008 - 13:14

Anche Pietro Franza sorpreso per i colori e il coinvolgimento del pubblico. Gasparin non ha deciso se rimanere, ma il messaggio ha colpito anche lui. Non è pace, ma sicuramente non è più guerra. Si prova a ripartire uniti

Manca ancora una partita alla conclusione del campionato in corso, ma la stagione 2008/2009 in casa Messina sembra già cominciata. L’ultima gara casalinga contro il Lecce, inutile dal punto di vista sportivo ma molto significativa per l’ambiente, sembra possa aver gettato le basi per una riappacificazione tra la società e l’ambiente.

Già nella settimana che ha portato al match contro i salentini, il presidente peloritano e la sua famiglia avevano tracciato le linee guida per il futuro prossimo. Obiettivi che non sono ambiziosi almeno per il prossimo anno, ma che mirano alla programmazione e alla rinascita di una realtà che dopo le due retrocessione consecutive in A ,aveva bisogno di rialzare la testa. Di un campionato di transizione aveva parlato il Dg Gasparin all’inizio dello scorso anno, salvezza in anticipo, obiettivo centrato. Probabilmente assisteremo ad altre annate come questa, ma ciò che importa in questo momento è ricreare quell’atmosfera che ha reso Messina e la sua realtà -speciale- in passato, in un passato neanche troppo lontano.

I TIFOSI

I supporter hanno risposto. Hanno incitato la squadra, hanno voluto dimostrare a Pietro Franza che -loro ci sono-, al Direttore Generale Sergio Gasparin, che credono in lui, nel suo progetto. Quelli organizzati, promuovendo l’iniziativa -Ricominci Amo Messina-, tutti gli altri recandosi allo stadio. Tremila spettatori, in una giornata senza quota abbonamenti e dopo un campionato in cui la quota presenze è stata decisamente più bassa. Un passo avanti della tifoseria, che ha incitato e ringraziato la squadra per quanto fatto, ma ha chiesto anche un undici più forte per il futuro. Disposta a mettere da parte i rancori e i malumori, consapevole che dando battaglia a chi guida la società, si potrebbe finire anche con l’ignorare l’amor proprio verso i colori e la maglia. Il gruppo storico, parte di quello del Celeste vuole ricominciare e vuole farlo con questa dirigenza, composta da gente seria e preparata come Gasparin e Favero. E l’ha dimostrato apertamente. E non è neanche un atteggiamento così sorprendente per chi è arrivato dal Lorenzon di Rende al San Siro di Milano e adesso si ritrova nel -purgatorio-. Non fare nulla e attendere il prossimo -passaggio- all’inferno? La curva sud per prima ha detto di no. Segno di una messinesità che a volte, come per magia, almeno per lo sport si risveglia…

SERGIO GASPARIN

Il Direttore Generale non ha ancora deciso se rimanere o meno in riva allo Stretto, ma é chiaro che anche per lui questa giornata ha significato molto. Adesso attende risposte dalle altre componenti, visto che i tifosi e la stampa hanno risposto -presente- al suo appello. Domenica ha rivelato che i problemi rimangono, ma sottolineando che spingendo tutti verso la stessa direzione possono essere superati. Ufficializzerà la sua scelta dopo l’ultima gara di campionato contro il Rimini, ma è molto probabile che resti, per continuare quel lavoro iniziato lo scorso anno. Dalla sua permanenza dipenderanno molto probabilmente quelle di Renato Favero e Nello Di Costanzo.

PIETRO FRANZA

Anche il Presidente Pietro Franza sembra aver accolto positivamente la -giornata giallorossa- dei club, in tutti i sensi. Dal sito ufficiale del F.c. Messina ha scritto una lettera per ringraziare tutti i tifosi presenti al San Filippo. -Rivedere durante la gara le bandiere, gli striscioni e la partecipazione emotiva del pubblico è stata una testimonianza di calore e di passione straordinaria che mi ha affettivamente colpito – ha scritto. RicominciAmo Messina sia per tutti una ripartenza verso quegli importanti traguardi sportivi che io e tutta la mia famiglia vogliamo tornino a far parte del nostro futuro-.

Adesso dunque la presidenza aspetta segnali dalla politica e perché no da qualche imprenditore messinese (ma anche no) che li voglia affiancare. Intanto, recepito il messaggio, il numero uno del sodalizio peloritano potrebbe ricaricare le -pile dell’entusiasmo- dopo due anni di contestazione e uno d’indifferenza. Non è sicuramente tempo di pace, ma forse di deporre le armi sì.

MERCATO

Il primo segnale è arrivato con il rinnovo del contratto di Alessandro Parisi fino a giugno del 2012. Il terzino palermitano, protagonista della promozione in A, del settimo posto in massima serie, ma anche delle due retrocessioni, ha accettato la decurtazione dell’ingaggio per rimanere in giallorosso, un pò come Carmine Coppola. Ma è solo l’inizio per la società. Diversi saranno i nodi da sciogliere nell’immediato futuro: valutare le offerte per i big, studiare le comproprietà, decidere su quali giocatori delle serie minori puntare tra quelli seguiti dal responsabile dell’area tecnica Favero. La linea è già tracciata, giovani e possibili sorprese cercando di ridurre i costi. Non verrà fatto lo squadrone, questo è chiaro, ma perché non crederci?

(foto GGR ME)

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