Messina, la gioia, la grinta e un po' di sano equilibrio

Messina, la gioia, la grinta e un po’ di sano equilibrio

Redazione

Messina, la gioia, la grinta e un po’ di sano equilibrio

sabato 08 Dicembre 2007 - 22:05

Terza vittoria consecutiva, dodici punti dalla zona play out, cinque da quella play off. Bastano queste aride cifre per descrivere il momento del Messina? Certamente no, sarebbe riduttivo per la squadra e per il suo tecnico. Oggi i giallorossi hanno superato una prova impegnativa, hanno scritto una bella pagina di sport. L’impresa non è certo aver battuto il Ravenna, la squadra che ha collezionato il maggior numero di sconfitte in questo campionato, ma averlo fatto in condizioni ambientali proibitive e con una prova di forza davvero notevole. Forse agli scommettitori una vittoria del Messina sui romagnoli non ha fruttato granchè. Ma alla resa dei conti è stata durissima. Giove Pluvio non deve amare troppo il Messina e ha riversato sul San Filippo un autentico fortunale che ha reso complicato perfino mantenersi in piedi. Figuriamoci costruire trame di gioco e fraseggiare in mezzo al campo. Aggiungiamo lo sfortunato gol del vantaggio ravennate e già dopo venti minuti, in altri tempi, una cappa di frustrazione di sarebbe impadronita della squadra. Ecco, il merito di Di Costanzo e dei suoi ragazzi sta qui sostanzialmente. In quel momento è scattata dentro una rabbia che spesso può colmare anche gap tecnici importanti. Non che oggi ci fosse perchè il Ravenna ci è parsa squadra piuttosto modesta ma nel calcio la logica spesso abdica all’irrazionale. E con un atteggiamento di grande coraggio e determinazione il Messina ha ribaltato una partita divenuta improvvisamente tremenda. E qui merita un capitolo a parte il signor Biancolino. Uno giunto a Messina seguito da uno strascico di diffidenza manco provenisse dal campionato di terza categoria. Eh si che lo scorso anno aveva segnato 24 gol ad Avellino. Tuttavia la sua partenza al rallentatore aveva accreditato i dubbi sulle sue capacità realizzative. Ieri il bomber campano ha segnato il settimo gol stagionale, quasi tutti decisivi, eguagliando il suo record in serie B. Biancolino ha arpionato un pallone ai venti metri spalle alle porta, si è girato ed ha fulminato Capecchi. Un gol da bomber vecchia maniera, di quelli che negli anni Settanta hanno scritto pagine di un calcio romantico ormai perduto. Un gol alla Pulici, alla Savoldi, un gol alla Boninsegna, alla Anastasi,alla Chinaglia. Un gol che ha rappresentato la scossa per i giallorossi che hanno poi trovato il raddoppio con il difensore Stendardo. Bravo Biancolino ad aver ignorato critiche e maldicenze e bravo anche Di Costanzo che ha capitalizzato al massimo le potenzialità di questo gruppo. Il Messina non incanta ma vince, non domina quasi mai ma ha trovato in se stesso una forza che in serie B può fare la differenza: la grinta. Un’arma che adesso non deve più smarrire. Ora la classifica finalmente sorride. I giallorossi si sono lasciati alle spalle un bel plotone di squadre, sono lontani dalla zona calda e vicini a quella d’eccellenza. A nostro modo di vedere non deve cambiare nulla. Sbaglia chi esorta la società a fare proclami ed a rilanciare gli obiettivi. La storia di queste 17 giornate insegna che quando il Messina può giocare senza obblighi riesce a vincere. Quando lo si carica di responsabilità arrivano i tracolli. Viviamo alla giornata, guardiamoci le spalle e non perdiamo di vista i fuggitivi. Fra un po’ è Natale. La pausa del campionato porta consiglio, poi c’è il mercato. Per una volta un po’ di sano equilibrio non guasterebbe. Negli addetti ai lavori ed anche nei tifosi.

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