L’ottavo risultato utile consecutivo testimonia lo stato d’animo dei giallorossi, determinati a fare più punti possibili in attesa delle attese penalizzazioni. Un pizzico di rammarico per quello che poteva essere e non sarà
Il successo maturato ieri al San Filippo contro il Real Nocera testimonia il buon momento del Messina ed accentua il rammarico per quello che poteva essere ma non sarà. La prima “versione” della squadra targata Magi-Beoni così come questa seconda firmata Martorano, hanno entrambe dimostrato praticamente in tutto il campionato che con una condizione stabile dal punto di vista societario la posizione in classifica sarebbe stata sicuramente diversa da quella attuale. Oggi il Messina si trova al nono posto ma con tre punti di penalizzazione e tre gare non disputate. Una condizione che permetterebbe comunque di mantenere la tranquillità, messa però in discussione dai punti che verranno sottratti quando verranno comminate le sanzioni per le vertenze non saldate con alcuni giocatori e riferite prevalentemente allo scorso campionato.
Sul campo però il Messina sta dimostrando il vero valore di un gruppo costruito in fretta dal responsabile dell’area tecnica Pasquale Leonardo, ma che in poche settimana ha già fatto capire di che pasta è fatto. L’ottavo risultato utile consecutivo maturato contro la compagine campana ha evidenziato ancora una volta diversi aspetti positivi, nonostante una gara fortemente influenzata dalle condizioni metereologiche. Innanzitutto lo spirito di squadra, la voglia di sacrificarsi, di ottenere un risultato. E in questo sicuramente un apprezzamento va rivolto a Sergio Campolo, che in poche settimane è stato capace di plasmare il gruppo oltre a dare un’identità tattica alla squadra. Certamente positiva la solidità difensiva. Il giovane ’91 Licciardello continua a dare garanzie, appare sicuro tra i pali e offre un’alternativa valida all’allenatore nel caso in cui dovesse rinunciare a Cecere per la regola degli under. Sulla sinistra Lo Piccolo ha tirato fuori l’ennesima, magistrale prestazione, confermando l’ottimo stato di forma. Nel complesso comunque bene tutto il pacchetto arretrato, Morabito, Orefice e Cucinotti. Centrocampo compatto con la grinta e l’adrenalina di La Marca e Fabio. Ottimo Mento che si è dato il cambio con Bruno, due giovani di assulot valore. Ancora una volta decisivo Catania, autore di due assist il primo dei quali al termine di un’azione spettacolare che ha portato al gol Broso, sempre più importante per le strategie di gioco peloritano. Se si proseguirà su questa strada il cammino verso la salvezza, al di là delle penalizzazioni, dovrebbe essere sicuramente alla portata.
Mercoledì turno infrasettimanale con la Nissa dell’ex Gaetano Di Maria, una delle formazioni migliori del torneo forse però un po’ troppo discontinua. L’Acr è intenzionata a vender cara la pelle per conquistare ancora punti pesanti. (foto Infomessina)
