Messina, torna il presidente della scalata dai dilettanti alla B?

Messina, torna il presidente della scalata dai dilettanti alla B?

Redazione

Messina, torna il presidente della scalata dai dilettanti alla B?

sabato 07 Giugno 2008 - 19:42

Il gioielliere Emanuele Aliotta pronto a scendere nuovamente in campo per salvare la -sua passione-. Intanto i candidati sindaco continuano a cercare imprenditori che vogliano investire nel club

Dopo l’annuncio della famiglia Franza di lasciare la guida dell’F.c.Messina e di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di serie B, l’allarme non ha raggiunto solo la politica, ma anche colui che ancora oggi si può ritenere il vero uomo della rinascita del calcio messinese.

Stiamo parlando di Emanuele Aliotta, presidente che ha portato il club peloritano dall’eccellenza alla serie b, prima di passare il testimone al gruppo Franza. Il gioielliere, appena saputo della possibilità di vedere nuovamente scomparire la squadra, nel caso in cui nessuno dovesse subentrare all’attuale presidenza, si è detto disposto a mettere le proprie forze passionali, di esperienza e anche economiche a servizio della causa, con vero istinto da tifoso.

Ritorno al passato dunque? A determinate condizioni. Aliotta ha voluto precisare che aspetta risposte istantanee dalla politica e a tal proposito era previsto per sabato pomeriggio un incontro con il candidato sindaco e suo amico Francantonio Genovese, per parlare della vicenda e studiare possibili soluzioni. Non una scelta politica, perché il ragioniere si è anche detto disponibile ad ascoltare tutti gli altri aspiranti alla poltrona di primo cittadino di Messina, a patto che si trovi una soluzione in tempi brevi e con i fatti, affinché si possa iscrivere la squadra al campionato cadetto e non si perda questo patrimonio.

LE TRATTATIVE TRA POLITICA E IMPRENDITORIA

Intanto i candidati sindaco annunciano di stare già lavorando per dare risposte al più presto. Il più attivo in questo senso sembra essere proprio Francantonio Genovese, pronto a contattare una serie di imprenditori locali e nazionali interessati a prelevare la compagine giallorossa. Se l’operazione non dovesse andare a buon fine, il segretario regionale del Pd potrebbe anche -agire- di tasca propria. Giuseppe Buzzanca, crede invece che sia giusto tentare di convincere la famiglia Franza a rimanere, facendo sì che nel pacchetto azionario pervengano risorse nuove provenienti anche da fuori e interessate al progetto degli stadi. Fabio D’Amore di Risorgimento Messinese, a cui i Franza non hanno nemmeno sottoposto il documento che annunciava la decisione di lasciare, ha garantito che si adopererà per ricontattare un gruppo del nord che in passato aveva manifestato l’intenzione di investire sul Messina calcio. -Si tratta di una realtà importante – ci ha spiegato stamattina – che qualche anno fa voleva entrare a far parte della società. Poi l’operazione non andò in porto, ma possiamo ancora provarci-.

L’ASPETTO SPORTIVO

Al momento i giocatori sono ovviamente in vacanza, ma per molti di loro, questo stato di incertezza non è piacevole. Certo per calciatori come Coppola e Manitta, un ritorno di Aliotta, potrebbe portare con sé un bagaglio di entusiasmo notevole, fermo restando il buon rapporto con la famiglia Franza. Aliotta è un tifoso del Messina, come loro stessi dichiarano di sentirsi, e il cambio alla guida potrebbe creare nuovi stimoli. Discorso diverso invece per i calciatori che sono arrivati in riva allo stretto con la gestione Gasparin-Favero-Di Costanzo, il cui futuro in giallorosso sarebbe fortemente in dubbio. Sembra infatti che se l’ex presidente dovesse riassumere il controllo, potrebbe tornare anche il Ds delle tre promozioni Nicola Salerno, in scadenza di contratto a Cagliari e prontissimo ad accettare la sfida. Al suo fianco non è escluso il ritorno di Salvatore Sullo, al momento si trova senza squadra e che è rimasto in contatto sia con Aliotta che con il Direttore Sportivo.

SERIE B O C2 CON IL LODO PETRUCCI

Dal punto di vista amministrativo invece, come è ormai risaputo, la prima scadenza è fissata per il 28 giugno. Entro tale data bisognerà versare una cifra vicino ai 120 mila euro per l’iscrizione della squadra al campionato di serie B. Alla cifra di 3,5 milioni rivelata dai Franza invece, si arriverebbe con le quote necessarie pagare gli stipendi arretrati dei calciatori, che devono firmate la liberatorie utili poi all’iscrizione della squadra. Nel caso in cui non si rispettasse questo termine, si potrebbre ricorrere al -Lodo Petrucci-, che però dallo scorso 14 maggio prevede in caso di fallimento, la retrocessione di due categorie rispetto a quella in cui si militava.

I TIFOSI

Dopo la delusione iniziale e la paura di vedere scomparire nuovamente, a distanza di dieci anni, la maglia per la quale tifano dalle categorie che contano, i tifosi sembrano aver preso con speranza l’impegno di quello che loro stessi continuano a definire -il presidente-. Adesso anche i supporters biancoscudati attendono concrete azioni dai politici, che non per campagna elettorale, ma per amore della città, dovranno dimostrare di voler veramente salvare una delle poche realtà positive che a Messina permette ancora di sorridere e far gioire.

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